Aven Brooks
La sua voce era piena di incertezza mentre mi faceva una singola richiesta che sarebbe stata normale per qualsiasi altra persona che non fosse stato lui. Da lui, era qualcosa di davvero importante.
Avrei voluto non essere ubriaca in quel momento— ma avevo la sensazione che sarei tornata sobria davvero velocemente.
"Doccia, insieme?" Cercai di contenere le mie emozioni, tenendo un'espressione seria in volto.
Lui annuì timidamente.
"Tipo...nudi?" La mia domanda era stupida ma ero scioccata.
Si strofinò la nuca, annuendo di nuovo.
Tenni gli occhi su di lui, guardando quanto nervoso era. Il mio cuore impazziva al pensiero, avrebbe lasciato che lo vedessi nudo per tutto quel tempo. Per quanto avrei voluto sorridere e saltargli in braccio, dovevo essere paziente.
"Pensi di essere pronto?" Sussurrai, sapendo che fosse un'enorme passo per lui.
Lo fissavo bisognosa di una risposta seria che mi avrebbe convinta abbastanza da accettare. Non volevo che avesse un attacco di panico perché non ci aveva pensato abbastanza a lungo.
"Devo provare." Mormorò.
"Tu non devi fare nulla." Chiarii.
"Voglio provarci." Si corresse, occhi che bruciavano nei miei.
Lo guardai, "Di solito fai la doccia senza maglia?"
Annuì, "La maggior parte delle volte, ma evito di guardarmi. Se sto avendo una giornata particolarmente negativa, non tolgo la maglia."
"Pensi che starai bene?" Sussurrai incerta, non volevo che se ne pentisse. Doveva fare quella decisione completamente da solo, senza persuasioni.
"N-non lo so." Scosse la testa. "Ma se devo farlo, voglio che sia stanotte."
Un sorriso crebbe sul mio viso, la doccia annebbiava la stanza. Il pensiero che avrebbe fatto qualcosa che lo terrificava per fare un passo in avanti, e che lo avrebbe fatto con il mio supporto, era fantastico.
"Il fatto che ti vedrò senza maglia non cambierà nulla di quello che è avvenuto oggi. So già come sei fatto, e ti ho detto quanto bello continui ad essere. Se vuoi fare questo passo con me, ricorderò questo momento per sempre. Ma se vuoi indossare la maglia e continuare a fare la doccia con me, continuerò ugualmente a ricordare questo momento per sempre. Questa è una decisione che spetta solo e solamente a te, non cercherò di persuaderti in nessun modo." Cercai di tranquillizzarlo.
Rimanemmo in silenzio come se fosse immerso nei suoi pensieri, era positivo, volevo che ci pensasse per davvero. Parlai ancora una volta.
"Solo, non farlo per me, fallo per te stesso."
I suoi occhi incontrarono di nuovo i miei, un metro tra di noi. I miei occhi erano lucidi per l'alcol e leggermente offuscati dall'assenza delle lenti, ma feci il mio meglio per tenere lo sguardo su di lui.
Posò la mano sul muro, cliccando un tasto che cambiò l'intera atmosfera della stanza.
Il bagno era improvvisamente illuminato da luci viola, venni presa alla sprovvista. Mi guardai intorno nella stanza annebbiata, vedendo le luci viola. Mentre tornavo a guardarlo, fece un passo verso di me, facendomi fare un passo indietro. Il viola illuminava il suo viso, teneva gli occhi in basso verso di me ma non potevo più vedere il verde delle sue iridi.
Chiuse la porta dietro di se, fece un altro passo in avanti in modo che fossimo entrambi al centro della stanza. Ero mediamente confusa del perché le luci viola illuminassero il bagno.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...