I miei polmoni non ricevevano più aria mentre il mio tremolio aumentò. Sbattei le palpebre una volta, forse due, non lo so. Ero in silenzio, non avevo parole. Cosa era successo alle mie parole? I miei occhi fissavano la finestra, ma il mio cervello era perso. Avevo sentito bene? Aveva detto la parola mafia? Pensavo di aver sbattuto la testa, nulla sembrava vero. E dove cazzo ero?
"Aspetta Harry, le hai fritto il cervello." Liam mormorò da qualche parte nella stanza.
"Ci sta solo pensando."
Ingurgitai il groppo che avevo in gola. Ero così persa, due parole vagavano nella mia mente.
"La mafia?" Chiesi.
Alzai gli occhi su Harry, che annuì.
"La mafia." Lui confermò.
Era più malato di quanto pensassi, perché non stavo urlando?
Il mio cervello era pieno di informazioni, mi posai le mani sugli occhi. Tutto sembrava girare e muoversi ed io ero così confusa. Una parte di me pensava che quello fosse uno scherzo, ma i bus continuavano ad essere riempiti e nessuno saltava fuori ridendo.
"State scherzando." Alzai di nuovo la testa verso di loro, doveva essere uno scherzo.
"No." Harry spense la leva facendo tornare la finestra scura.
Sembravo pallida con quelle luci, forse stavo per svenire."La mafia esiste ancora?" Chiesi.
Loro risero, ma io rimasi seria.
"Si, esiste eccome." Harry annuì.
"O mio dio questo è pazzesco." Mi presi di nuovo la testa tra le mani. "Ho tantissime domande."
"Come sempre." Harry disse, unendo le mani difronte a se.
Alzai la testa.
"Pensavo bisognasse essere italiani per far parte della mafia.""Per essere nella mafia italiana si." Harry annuì.
"Okay, quindi questa è una mafia differente?"
"No, stessa mafia." Harry constatò.
Ero confusa.
Mi bloccai, fissandoli e aspettando che qualcuno parlasse ma nessuno lo fece. C'era solo puro silenzio, mi avevano sentita vero?
"Okay...quindi..."
"Quindi cosa?" Harry inarcò un sopracciglio come se fossi io a perdermi qualcosa.
"Non sembrate italiani." Dissi ovviamente.
"Non siamo nella mafia, lavoriamo per la mafia." Harry chiarì, confondendomi ancora di più.
"Qual'è la differenza?"
"C'è una gerarchia diversa nella mafia, prima di tutto bisogna avere il sangue italiano. Ma non nelle associazioni, le associazioni possono avere diverse etnie. In poche parole siamo l'anello esterno della mafia." Niall spiegò questa volta.
"E cosa fanno queste associazioni?"
"Qualsiasi cosa la mafia voglia, nel nostro caso girare il mondo come una rock band in modo da trafficare droga, armi e soldi in diversi 'distretti' nel mondo. Le associazioni sono solitamente composte da giovani come noi, ma i membri della mafia sono molto più grandi e hanno molto più potere. Il nostro lavoro è solo essere dove loro vogliono, loro pianificano e noi agiamo." Harry spiegò.
"Quindi qualsiasi cosa che avete fatto fino ad ora; le rapine, la droga— è tutto perché ve l'hanno ordinato loro." Chiesi per un chiarimento.
Questo avrebbe avuto bisogno di molte spiegazioni perché ero davvero scioccata.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...