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Le auto partirono con Ryan e Harry nei sedili posteriori. Non avevo nemmeno guardato l'arresto di Ryan, ero troppo concentrata su Harry. Prima che me ne accorgessi, erano entrambi andati, e io ero confusa. Non riuscivo a credere a quello che era appena successo, era successo tutto troppo velocemente.

"Andiamo." Niall si avvicinò afferrando il mio braccio. "Torniamo in hotel per un po'."

Continuavo a guardare la strada su cui le auto della polizia avevano camminato, il cuore mi esplodeva. Mi sentivo persa e spaventata, tutto quello che era successo e avevo sperimentato era fin troppo. Una lacrima scivolò sulla mia guancia, la testa mi faceva male.

Non riuscivo a credere che Harry mi avesse mentito per tutto quel tempo, mi sentivo un'idiota.

Mi girai lasciando che Niall mi incamminasse. La folla si separò, ma sentivo gli occhi di tutti su di me. Abbassai la testa sperando che la mia guancia non fosse cosa rossa, il colpo mi aveva fatto davvero male. Ero così imbarazzata, avevo bisogno di andarmene.

"Stai bene?" Nova si avvicinò spostandomi i capelli, alzai la testa guardandola.

Scossi la testa, sul punto di piangere. Ero rotta in mille pezzi. Mi abbracciò, lasciandomi annusare l'odore di crema solare sulla sua pelle. Era bello un abbraccio da lei, era l'unica persona decente nella mia vita in quel momento.

"Nova, la portiamo nell'attico, ma é meglio se tu torni in stanza." Niall mormorò serio dietro di me, il battito del suo cuore era così rasserenante.

"Lei mi vuole sicuramente con se." Potevo sentire il suo petto vibrare mentre parlava.

"Lo so, puoi venire dopo. Abbiamo bisogno di parlare con lei in privato." Niall era davvero serio, troppo calmo.

Si allontanò e mi asciugò le lacrime. Non so quanto sapesse di Ryan e di quello che era successo, ma Harry aveva menzionato abbastanza.

"Okay." Disse lei. "Ci sentiamo dopo, okay?"

Annuii facendole un piccolo sorriso.

Ci girammo e continuammo a camminare, il mio corpo era esausto, volevo solo nascondermi dal mondo.

Nessuno dei ragazzo disse nulla mentre camminavamo, grazie a Dio aggiungerei. Non sapevo nemmeno cosa loro sapessero, erano arrivati solo quando Harry stava quasi per ammazzare Ryan. Sapevano che fossi incazzata, quindi sicuramente sapevano anche altro.

Volevo andare alla centrale di polizia e scoprire cosa sarebbe successo ad entrambi, ma Harry mi aveva assicurato che sarebbe tornato in un'ora. Non aveva senso raggiungerlo, e i ragazzi non mi avrebbero nemmeno aiutato a farlo.

Entrammo nell'hotel dove sentii l'aria condizionata colpirmi, tenni le braccia sopra lo stomaco. L'intera giornata mi sembrava un sogno, era successo tutto troppo velocemente. Prima di accorgermene, stavo camminando nell'attico. Il petto mi faceva male, volevo mettermi a chiocciola e dormire.

Mi avvicinai silenziosa al divano e mi sedetti, il mio piede tamburellava sul pavimento. Nonostante tutto quello che era successo, non riuscivo a pensare per bene. Il mio cervello era completamente vuoto da pensieri ed emozioni.

Non volevo parlare, non volevo piangere, non volevo pensare. Volevo solo stare in silenzio.

Se Harry sarebbe stato rinchiuso in cella per i due giorno seguenti, non avevo idea di cosa sarebbe successo al tour. Ryan ne sarebbe uscito pulito nonostante le brutte ferite sul suo viso. Harry era anche fatto di cocaina. Sapevo che mi avessse detto che la mafia lo tirava fuori da quelle cose, ma quanto velocemente?

Mi rannicchiai nel divano tenendomi lo stomaco con le mani, stavo male.

Alzai lo sguardo su Niall che camminava verso la cucina con il telefono all'orecchio. Non sapevo perché nessuno di loro fosse alla stanzione di polizia. Perché eravamo tutti lì? Tutti intorno a me sembravano leggermente nervosi, come se qualcosa di peggiore sarebbe potuto accadere. Niall era al telefono, Louis camminava avanti e indietro e Liam era seduto sul un altro divano. Mi sentivo poco a mio agio, mi sembrava che loro sapessero qualcosa che io invece non sapevo.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora