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Arrivati in cima a un altro palazzo di Chicago, scendemmo tutti dall'elicottero raggiungendo la terra ferma. Non vedevo l'ora di camminare su un marciapiede, non volevo mai più sentire altro se non il pavimento sotto i piedi.

Su quel tetto, camminammo con il borsone, raggiungendo l'ascensore. Non sapevo dove fossimo, ma ricordavo che Harry mi avesse detto che un auto ci stava aspettando per riportarci in hotel. Dovevamo solo lasciare tutto a qualcuno. Sembrava che la nostra missione fosse finita e io dovessi dire addio a Daniella Micheals.

Resta in pace stronza, eri una figlia di puttana.

Raggiungendo l'ascensore, Harry premette il tasto per noi. Non avevamo parlato molto con lui dalla sua finta morte. Ero sicura che non si sentisse in colpa, aveva ancora un'espressione divertita in volto. L'unica cosa che mi fermava dall'urlargli contro era il sollievo che sentivo ad averlo ancora con me. Avrei sorvolato il suo scherzo, ma se avesse mai rifatto qualcosa di simile lo avrei tirato io stessa giù da un elicottero.

Quando l'ascensore si aprì, entrammo tutti. Quel palazzo era enorme rispetto a quello precedente, e non avevo ancora idea di dove fossimo. Niall cliccò il tasto del seminterrato di quel palazzo di venti piani, immediatamente aggrottai le sopracciglia.

"Seminterrato?"

"Mhmm." Niall annuì, non dandomi spiegazioni.

"Dove siamo?" Mi guardai intorno cercando risposte dai loro quattro visi.

"Non vuoi saperlo." Harry rise, poggiandosi al muro e sciogliendosi leggermente la cravatta. Sbottonò anche alcuni bottoni della camicia, rendendo visibile la maglia nera al disotto.

"Cosa?" Ero solo più confusa.

"Strip club." Liam rispose.

"Oh." Feci spallucce, aspettandomi qualcosa di spaventoso. Ma poi capii. "Perché siamo in uno strip club?"

"Il seminterrato di uno strip club, è lì che dobbiamo incontrarci." Harry rispose, l'ascensore scendeva mentre parlavamo. Uno strip club sembrava un posto strano in cui incontrarsi, ma forse era solo la mia opinione. Dopotutto, non lo facevo spesso.

"Se qualcuno vi riconoscesse?"

"Il seminterrato è VIP, il pubblico è al piano sopra. Nessuno ci vedrà a parte qualche stripper." Harry continuò.

Annuii mentre l'ascensore si aprì, immediatamente venimmo accolti da un lungo corridoio illuminato da led viola. I muri erano rivestiti in velluto e l'aria sapeva di fumo e profumo da donna.

La prima cosa che sentii fu la musica, i bassi vibravano sotto i miei piedi mentre uscivo dall'ascensore. Era esattamente come mi immaginavo il seminterrato di uno strip club in Chicago.

C'erano numerose porte chiuse lungo il muro. Prima che potessi chiede in quale porta entrare, una donna in intimo nero girò l'angolo. Come me, era su alti tacchi, ma ero abbastanza sicura che lei fosse dieci volte più bella.

Ci raggiunse, uno scialle nero aperto sulle sue spalle. Aveva la pelle lucente e degli occhi penetranti di cui non potevo vedere il colore per via dei led. Le sue labbra erano naturali e carnose. Aveva un corpo alto e snello che era fantastico nell'intimo che aveva deciso di indossare.

"Lavorate per Malikai?" Chiese come se avessimo una prenotazione.

"Si signorina." Niall rispose, essendo sempre il primo a parlare alle ragazze quando ne aveva la possibilità.

"Seguitemi." Sorrise a me in particolare, girandosi. Non mentirò, ero arrossita un po'.

La seguimmo verso la porta alla fine, dove lei si spostò per farci passare. Quando la superai, mi squadrò velocemente. Era un gesto sensuale, come se stesse flirtando. Le sorrisi.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora