Mi ha scritto l'autrice chiedendomi di stoppare la traduzione, ho provato a parlare con lei ma non mi risponde più.
Perciò questo sarà uno degli ultimi capitoli che pubblicherò dato che li avevo pronti, non voglio che il mio lavoro sia stato sprecato.
Sono distrutta dalla cosa e sto cercando una soluzione, se avete idea di cosa io possa fare scrivetemelo su instagram, vi consiglio anche di visionare il mio profilo perché lì parlo con voi e vi tengo più informat* rispetto che qui.
Non potrò più darvi avvisi attraverso questa storia perciò, non cerco follower o altro, mi trovate come 'idkjustmystory'.
Love✨
Buona lettura:(
//Spensi la doccia, l'acqua bollente smise di cadere sul mio corpo. Strizzai i miei capelli e aprì il vetro appannato, afferrando la tovaglia bianca alla mia destra.
Avevo lasciato la stanza di Harry mezz'ora prima, e avrei dovuto incontrarlo di nuovo per andare a fare una passeggiata per pranzare.
Le cose che erano successe da quando avevo aperto gli occhi erano già troppe da reggere. Avevo passato l'intera doccia a pensare a differenti aspetti degli ultimi due giorni.
Non potevo andare da qualche parte con i vestiti della sera prima, e una grande parte di me non voleva andare da qualche parte con lui e basta. Non sapevo perché volesse uscire con me, a nessuno dei due piaceva l'altro e francamente rimanevo terrorizzata da lui. L'unica ragione per cui stavo andando era la mia curiosità che mi diceva che qualcosa di buono sarebbe potuto succedere.
Forse mi avrebbe tollerato di più, e forse non sarei stata così spaventata da lui.
Non avevamo mai avuto una conversazione nella quale lui non mi minacciava. Non apprezzavo il suo linguaggio del corpo invasivo ma ora sapevo che sapeva contenersi e non mi avrebbe ammazzata da un momento all'altro.
Credevo al fatto che non avesse abusato di me quella notte. Dopo averci pensato a lungo e bene, avevo compreso che non avevamo fatto sesso.
I miei vestiti erano ancora sul mio corpo e intatti.
Non mi sarei svegliata con lui accanto a me, mi avrebbe probabilmente lasciato da qualche parte in modo che io non avessi potuto sospettare di lui.
Inoltre avrei sentito sicuramente qualche tipo di fastidio camminando se fossi stata stuprata.
Tutte quelle ragioni mi convincevano a credere che stesse dicendo la verità. So che potevo sbagliarmi al cento percento ma mi stavo fidando del mio istinto. Non pensavo che qualcuno fosse entrato nei miei pantaloni quella notte.
In più mi aveva detto di andare da un dottore a farmi controllare se non gli credevo. Poteva star bluffando, ma continuavo a pensare di non essere stata toccata.
Con l'asciugamano legato intorno al mio corpo, mi avvicinai al lavandino e mi lavai i denti. Passai la mano sul vetro appannato, la prima cosa che notai era il residuo di mascara sotto i miei occhi.
Mentre tenevo lo spazzolino in una guancia, afferrai lo struccante con la mano libera. Cercai di aprire la bottiglietta per bagnare il dischetto.
"Fottuto—" Dissi con il dentifricio in bocca, cercando di aprirlo con una mano.
Lo aprì finalmente e bagnai l'ovatta, levai ogni residuo di cosmetici dal mio viso.
Ripresi a lavarmi i denti, mi abbassai e sputai nel lavandino iniziando a lavare la mia lingua. Toccai il retro della gola, se lo avessi toccato altre due volte ero sicura che avrei vomitato.
Sputai e finì, asciugandomi la bocca mentre mettevo il dentifricio a posto. Aprì la porta ancora nell'asciugamano, uscì dal bagno caldo tornando nella mia stanza.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...