Aven Brooks
Con un'ultima aggressiva strimpellata alla chitarra, il concerto finì. Ero nell'ala sinistra, parzialmente nascosta dal palco. Quella notte si era svolto il primo concerto in Las Vegas. Come sempre, la folla esultava per la band.
Durante il concerto, mi ero assicurata di essere molto esposta al pubblico. Non venni lasciata sola nell'arena come la volta prima, e tutto per gli ordini di Harry. Nel corso del soundcheck, mi aveva voluta avanti a se per tutto il tempo, poi prima del concerto, gli ero stata incollata nel suo camerino. Era troppo rischioso restare sola. Ero spaventata ma allo stesso tempo dovevo vivere ogni secondo come se fosse stato l'ultimo.
Tutti erano molto esaltati per Vegas, capivo perché. L'intera crew ne stava parlando durante il soundcheck, penso fosse di rito per tutti prendersi una piccola vacanza durante quella specifica tappa. Tutto quello che sentivo erano conversazioni sui casinò e sulla sunset strip. Tutti avevano ansia di finire il proprio lavoro per sgattaiolare via.
Si sarebbero esibiti due volte in Vegas, significava che ci saremmo fermati per più di due giorni. Credevo si sarebbero esibiti in arene diverse, ma non ci avevo davvero prestato attenzione. La mia mente era occupata dal fatto che qualcuno stesse cercando di uccidermi.
Mentre il concerto finiva e le luci si spegnevano, l'arena esultava incredibilmente per la band al primo posto in tutte le classifiche. Tutti e quattro i ragazzi scesero raggiungendomi. La mia fotocamera intorno al collo, Niall mi raggiunse per primo.
"Okay andiamo fottutamente fuori di qui." Niall non perse tempo nel momento in cui fu al mio fianco, posò il braccio sulle mie spalle obbligandomi a camminare.
Risi al suo gesto, la sua naturale personalità sembrava non preoccuparsi mai molto delle azioni fisiche. Gli altri tre erano dietro di noi, tutti pronti a uscire per le strade di Las Vegas.
"Andiamo dritti da Harry?" Chiesi al gruppo per l'estravagante itinerario, tutti camminavamo velocemente verso i camerini.
"Si, le persone devono essere lì tra due ore quindi abbiamo il tempo per giocare d'azzardo prima di salire e assicurarci che tutto sia pronto," Niall, che sembrava un party planner, era carico. Mentre ero sotto il suo braccio, girò la testa verso di me con un sorriso. "Pasticcino mi aiuterà?"
Quando stavo per rispondere, Harry saltò avanti a me e Niall. Non ebbi nemmeno il tempo per guardarlo prima che si piegasse e mi prendesse su una spalla. Urlai spaventata mentre venivo sollevata dal pavimento e dondolavo sulla sua schiena.
"No, starà con me." Rispose mentre ridevo al modo in cui mi stava tenendo.
"Harry!" Esclamai mentre camminava con il mio peso morto sulla spalla, il suo braccio intorno alle mie cosce e una mano sul mio sedere.
"Pensavo che i dottori ti avessero ordinato di stare a letto, sembra che non festeggerai affatto stanotte." Harry aggiunse verso Niall, ignorandomi mentre non potevo vedere nient'altro se non la sua camicia blu.
"I dottori hanno anche detto che non dovrei bere, ma oggi al soundcheck ero ubriaco." Sentii Niall difendersi.
"Sei un'idiota." Sentii Louis dire.
"Cavolo Harry— mettimi giù!" Urlai ma allo stesso tempo risi, non dovevo essere convincente.
"È Vegas, se Niall ha intenzione di uccidere il suo unico rene, lasciateglielo fare." Liam rise.
Stiamo tutti semplicemente ignorando Aven?
"Esattamente! Sono pieno di sangue e antidolorifici quindi mi sento in cima al mondo. E se succede qualcosa, Louis mi salva."
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...