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Quando spalancai gli occhi, notai tre cose distinte a me non familiari.

Il cielo era colorato di arancio, rosa e azzurro.

La mia testa era sul petto di Harry.

Ed ero spruzzata da dell'acqua.

Ansimai, alzandomi dal suo petto. Non riuscivo nemmeno a vedere bene per capire cosa cavolo stesse succedendo, tutto quello che potevo sentire era l'acqua che ci schizzava.

Si alzò anche lui, borse sotto i suoi occhi mentre rimanevamo seduti uno accanto all'altro. Con l'erba sotto di noi, capii velocemente che ci eravamo addormentati del campo da calcio.

E ora gli irrigatori ci stavano bagnando da tutte le direzioni.

Ci guardammo con occhi stanchi, e quando guardai in basso verso le nostre mani notai che erano ancora strette una nell'altra.
Ce l'eravamo strette per tutta la notte?

Non c'era tempo per pensarci.

"Ci siamo addormentati!" Saltai in piedi, stessa cosa fece lui. I miei occhi bruciavano ed erano annebbiati dal sonno profondo appena interrotto. Eravamo entrambi inzuppati.

Afferrò il suo pacchetto di sigarette bagnato, dall'erba e la mia mano facendomi segno di correre.

"Andiamo!" Urlò sopra il suono degli irrigatori.

Mi misi il braccio libero sulla fronte e corsi con lui verso l'uscita più vicina. Ero a malapena sveglia, non sapevo nemmeno che ore fossero. Saremmo dovuti salire sul bus alle cinque e mezza, l'avevamo perso? Il cielo era ancora scuro come se fosse ancora davvero troppo presto.

Correndo ciecamente tra gli irrigatori, Harry mi spinse verso le scale più vicine. Ma nel momento in cui salimmo il secondo scalino, sentimmo qualcuno urlare.

"Eccoli!" Una voce maschile proveniva da qualche parte, facendoci bloccare entrambi e guardarci intorno.

In cima alle scale c'erano due agenti di polizia e un guardiano.

"Li ho trovati stamattina!" Il guardiano urlò dalle alte scale.

Game over.

Guardai Harry che era inzuppato, ciocche di capelli avanti ai suoi occhi. Guardò in alto verso li agenti di polizia e gli fece un sorriso a trentadue denti, spalancai gli occhi.

"Non vi muovete!" La polizia urlò.

Iniziarono a correrci in contro, il mio cuore iniziò ad impazzire. Saremmo stati sicuramente arrestati. Non riuscivo nemmeno ad immaginare quanto subbuglio avrebbe portato nel tour. Come saremmo arrivati in Florida poi?

"Questa è la parte dove noi corriamo." Harry mormorò, afferrando la mia mano e scendendo di nuovo gli scalini.

"Cosa!" Urlai scioccata. Tenne la sua stretta alla mia mano mentre mi tirava dietro di se.

"Harry!" Obbiettai ma lo seguivo. Quella non era la migliore delle idee, scappare dalla polizia avrebbe peggiorato le cose se fossimo stati presi.

Lui guardò me oltre la sua spalla, sorrise divertito. L'acqua iniziò a colpirci di nuovo mentre correvano nel campo.

"Scusami piccola, non mi va di essere arrestato oggi!" Urlò sopra gli irrigatori.

Girai la testa guardando la polizia correre non molto lontana da noi, i miei occhi si spalancarono in panico. Harry e io correvamo attraverso l'acqua che ci inzuppava dalla testa ai piedi, raggiungendo l'altra uscita alla fine del campo.

Raggiungemmo un'altra rampa di scale. Non avevo idea se fosse lo stesso lato da cui erravamo arrivati la notte prima o no, la mia mente era confusa. Mi tirò sugli scalini attraverso li spalti. Evitai di guardarmi dietro perché sarei impazzita se le guardie fossero state di nuovo vicine. Non ero mai scappata dalla polizia prima, ma sapevo che per Harry quella era una delle tante volte.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora