Harry Styles
Fissai il coglione a cui volevo sputare in faccia. Sembrava Niall ma dieci volte più capace di vomitare in una piscina a una festa. Le sue sopracciglia erano quasi nere e pesantemente sistemate. I suoi capelli biondo sporco. Come quelli di Aven, ma più scuri.
"Io sono...Ryan." Esitò a stringere la mia mano, intimidito. Non so da cosa fosse intimidito, stavo sorridendo no?
Quando la sua mano incontrò la mia, la strinsi più forte del previsto. Lui sussultò alla mia stretta da gentleman.
Guardai in basso verso il braccialetto di Cartier al suo polso.
Ragazzo ricco.
"Bel bracciale." Finsi un sorriso.
"Grazie." Allontanò la sua mano, "È un regalo per il diploma."
Volevo ridere, ma mi trattenni.
"Certo che lo è." Annuii, ancora avanti al tavolo.
"Harry." Aven parlò, facendomi girare la testa. Aveva gli occhiali da sole che nascondevano la sua espressione, ma sapevo che non era felice di vedermi. "Cosa ci fai qui? Ti ho detto che sarei tornata dopo..." Sussurrò discretamente, mostrandomi quanto infastidita fosse.
"I ragazzi volevano mangiare qualcosa." Puntai oltre la mia spalla.
Entrambi guardarono verso dove stavo puntando. Girai la tesa per guardare Niall, Louis, Liam e Nova seduti, come gli avevo ordinato. Stavano parlando e scherzando fra di loro.
"Non hanno molti tavoli." Feci spallucce e tornai a guardare il tavolo su cui avevo poggiato le mani. "È un problema se mi siedo?"
"Si è un probl—"
Mi sedetti accanto a Aven prima che mi rifiutasse. Lei scivolò sul divanetto quando il mio fianco toccò il suo, guardandomi leggermente incazzata.
"Harry non é un buon momento." Nascose la rabbia con un tono educato.
"Va tutto bene piccola, volevo solo incontrare il tuo amico. Vado via tra un po'." Sorrisi allungando il braccio lungo lo schienale e cingendo le sue spalle.
Sapevo che mi stesse inviando delle occhiatacce attraverso gli occhiali da sole, ma girai la testa prima di lasciarmi corrompere dal suo visino.
"Quindi Ryan," Iniziai. "Sei un vecchio amico di Aven?"
Lui guardò il mio braccio sopra le spalle di Aven, agitazione nei suoi occhi. Mi soddisfava leggermente, vedere come mi odiasse già.
"Sono il suo ex ragazzo." Rispose con finta cortesia per nascondere che non mi voleva lì.
"Oh il suo ex ragazzo, mi scuso." Finsi di non saperlo. "Aven mi ha menzionato qualcosa del suo ex, devo essermene dimenticato." Feci spallucce.
Sentii una stretta alla coscia, non dovevo abbassare lo sguardo per capire che fosse Aven che mi chiedeva di chiudere la bocca. Aveva una stretta davvero forte, pizzicava ma lo ignorai.
"E scusami hai detto che sei il suo...amico occasionale?" Disse.
"Già, occasionale." Ripetei senza dargli spiegazioni.
"E cosa significa?"
"Qualsiasi cosa tu vuoi significhi." Feci spallucce e sorrisi, Aven strinse la mia cosce più forte, le sue unghia mi stavano davvero uccidendo.
"Harry è il mio capo, sta solo scherzando." Lei parlò stringendo la mia cosce e facendomi sentire sempre più dolore.
Posai la mia mano libera sulla sua, sperando di essere discreto.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...