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Continuo a prendere il mano per controllare che non mi abbia cercata, ma me ne pento ogni volta per rimetterlo dov'era. Adesso che Aiden mi ha spiegato le sue motivazioni posso capire un po' di più il perché ha fatto quello che ha fatto, ma il suo comportamento possessivo ancora mi turba.

Poteva parlarmene e io sarei stata alla larga da Nate. E invece come sempre non me ne ha parlato e ha agito da solo, nel modo peggiore.

Katie prende un vestito dal suo armadio e me lo posiziona davanti per vedere come mi sta.

"Hm. Troppo lungo, non credi?", mi domanda insicura. Che déjà vu.

"No. Secondo me è perfetto invece", contraddico. Il vestito ha le spalle scoperte, ma arriva fino alle ginocchia. "Ha pure un bel colore."

Dopo essere andate da Aiden abbiamo deciso di andare a pranzo e poi tornare nei dormitori. Mi sono concessa due ore per finire i miei compiti, ma per le sette è venuta in camera mia, dicendomi che ci dovevamo preparare per la serata, e così eccoci qui.

Katie di siede sul letto a fumare la sia sigaretta, mentre io mi guardo allo specchio con il vestito in mano.

"Quanto restiamo stasera?", le domando incuriosita. Spero non troppo, perché domani verrà Kyle a trovarmi.

"Non so. Forse per l'una, le due. Dipende se dopo vogliamo andare a fare qualcos'altro", borbotta lei.

Mi volto sorpresa. "Qualcos'altro?"

"Sì. In genere andiamo alla riva del Tamigi e aspettiamo lì l'alba."

Sorrido all'idea, deve essere bellissimo. "Suona come una cosa bella da fare."

"Lo è. Sopratutto da brilli."

Mi piacerebbe vedere l'alba a Londra. Spero soltanto che nulla vada storto con Aiden.

È inutile che gli scriva per metterci d'accordo per stasera. Decido di sotterrare il telefono nella mia borsetta, in modo da smettere di comportarmi come una ossessiva compulsiva.

Per le nove Katie si è preparata al meglio, indossando un vestito che assomiglia più a una cannottiera, e così scendiamo le scale per entrare in macchina.

Per fortuna ha una patente, ma deduco che al ritorno dovremo farmi la strada a piedi. Sulla strada Katie mi lista tutte le precauzioni da prendere in discoteca, ma non ho il coraggio di dirle che ormai con mia madre me le sono già imparate a memoria.

Passano dieci minuti quando parcheggia a un passo da un locale. Scendendo della macchina possiamo già sentire i botti della musica. Katie si strofina il vestito, mentre guarda il suo orologio.

"Cazzo. Siamo in anticipo", borbotta seccata.

"In anticipo?"

"Sì. Gli altri arrivano tra mezz'ora. Vabbè, significherà che dovremo iniziare a bere senza di loro", enuncia sollevata, mentre mi prende sotto braccio e ci avviamo verso l'ingresso. Non so se sono pronta a bere molto stasera, ma vorrei provare qualcosa di leggero.

"Va bene. Però prendo qualcosa di leggero io", le ricordo.

Katie sospira. "Lo so, lo so. Ma penso che tra mezz'ora cambierai idea- salve." Mostra al buttafuori la carta d'identità e io faccio lo stesso.

Prima di entrare Katie si volta solo per sorridere entusiasta. Quando mettiamo piede nel locale vengo subito assordata dalla musica e accecata dalle luci confusionali. Osservo con curiosità la massa di persone in mezzo alla sala, mentre salta al ritmo della musica.

Katie mi prende per il braccio per trascinarmi al bancone del bar. Ci mettiamo a sedere, mentre continuo a guardarmi in giro. Devo ammettere che mi sto agitando.

"Ti piace?", mi urla nell'orecchio.

Mi volto verso di lei e annuisco. "Sì. È solo forte la musica", le urlo a mia volta.

"Lo so. Prendiamo qualcosa da bere! Scusi!" Katie alza un braccio per chiamare l'attenzione del barista. Quest'ultimo ci raggiunge e ordina due Mojito.

"Cosa c'è in un Mojito?", le domando preoccupata. Non vorrei avesse già preso qualcosa di troppo forte.

Mi fa gesto con la mano di tranquillizzarmi. "Tranquilla. C'è solo rum, menta, limone... e zucchero di canna, credo."

"Ah. È forte?"

Il barista ci posa i cocktail davanti e lei ne prende un sorso, mentre scuote il capo. "Dai provalo, sono sicura che ti piacerà."

"Va bene."

Mi sporgo per prendere un sorso. Ha ragione è buono, sopratutto perché c'è il gusto di menta. Prendo qualche altro sorso, solo per realizzare di averlo diavolo. Come diavolo ho fatto?

Katie scoppia a ridere. "Vedo che ti piace! Ne prendiamo altri due!", urla al barista non appena ritira i nostri bicchieri vuoti.

Non mi piace questa situazione, con un altro bicchiere ho paura di perdere un po' troppo il controllo. "Katie non lo so se mi conviene!", le urlo, ma lei mi tranquillizza.

"Juliet, con tue Mojito non ci si ubriaca! Tranquilla!" Decido di fidarmi non ho altra scelta. Spero soltanto che Aiden ci raggiunga il prima possibile.

Katie ed io ci beviamo il secondo Mojito per poi andare sulla pista da ballo. E come sempre non sono capace a ballare, ma cerco di imitare i movimenti della mia amica. Devo notare che ci sono molti uomini che si voltano a guardarmi, ma immagino si guardino solo in giro.

Dopo mezz'ora Nate, Chad e Amy venirci incontro in mezzo alla sala. Sento un vuoto in pancia quando vedo che Aiden non è con loro, ma allo stesso tempo devo ammettere che sono sollevata che sia stato alla larga da Amy. Non mi fido di lei.

I tre si avvicinano a noi per salutarci e si avviano immediatamente al bancone. Mi prendo il tempo per scrutare Nate con attenzione; all'apparenza sembra così tranquillo. Katie mi prende per mano per riprendere a ballare e a saltare, ma sento la testa girare.

Forse ho bevuto troppo. Forse è una cosa buona se Aiden non viene stasera, perché se mi vedesse in questo stato troverebbe qualcuno con cui prendersela. Mi sento lasciare finalmente andare alla musica quando chiudo gli occhi. Ho la sensazione di ballare in aria e finalmente mi sento più rilassata e felice.

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