Aiden
L'uomo appena lo spingo cade a terra, ma non si alza per rispondere alla mia aggressione. Sento la rabbia crescere quando lancia uno sguardo su Juliet, così mi scaravento su di lui per scagliargli un pugno in faccia.
Le nocche dovrebbero farmi male, ma l'adrenalina nelle mie vene lo previene. Questo animale ha osato posare le sue sudicie labbra sul collo della mia Juliet. Ha osato toccarla in un modo che solo a me spetta.
Il viso dell'uomo è ormai schizzato dal sangue del suo naso quando mi sento venir alzato di forza. Quando mi volto per vedere di chi si tratta vedo Chad che mi guarda con gli occhi spalancati. "Che cazzo stai facendo?", mi urla nell'orecchio.
Mi divincolo dalla sua presa per cercare Juliet, ma vedo solo altre persone che mi guardano terrorizzate. L'hai fatto di nuovo.
Riesco a intravedere il vestito argentato che stava indossando e inizio a farmi strada con forza tra le gente. Non me ne frega un cazzo dell'uomo a terra.
Io che volevo venire per scusarmi con Juliet e invece sono finito col peggiorare le cose probabilmente. Ma non mi pento di aver spaccato la faccia a quello, non dopo il modo in cui la stava toccando. E lei perché non si è allontanata?
Juliet esce spingendo contro la porta d'uscita e io la seguo di corsa. Purtroppo spingo la porta con troppa forza e per questo sbatte contro il muro. Juliet si volta spaventata a quel suono. Penso di esplodere quando vedo che quell'animale le ha lasciato una chiazza rossa sul collo.
"Ma che cazzo è stato quello?!", sbraito il più forte possibile.
Juliet ha un'aria strana, impacciata. Oh no. "Ti dovrei porre la stessa domanda, Aiden! Perché hai spinto quel tipo?"
"Hai bevuto?", le domando sconcertato. Mi guarda offesa. Se è ubriaca penso di voler ammazzare di botte quell'uomo.
Juliet si passa una mano tra i capelli. "Non sono ubriaca. Ho bevuto solo un po'-"
"Cosa?!"
"Smettila di fare come se fosse colpa mia! Hai di nuovo picchiato qualcuno Aiden!", mi rimprovera sconvolta e punta contro l'entrata del locale.
Mi avvicino a lei, ma mi blocca a mezzo metro. "L'ho fatto perché quell'animale ti stava fottutamente toccando! Perché cazzo lo hai lasciato fare?"
"Perché... pensavo fossi tu, Aiden."
"Pensavi fossi io? Seriamente?" Vorrei calmarmi, ma vederla in questo stato mi fa perdere la razionalità.
Juliet alza la voce arrabbiata: "Sì, pensavo fossi tu! E invece eri quello che dopo lo ha preso a pugni!"
"Sei arrabbiata con me perché ti ho difeso da quello?"
"No-"
"Sei arrabbiata perché ti ho allontanata da uno che ti stava facendo un fottuto succhiotto-"
"Non è per quello Aiden!", mi interrompe, di colpo più seria e lucida che mai. Chiudo la bocca confuso. "Sono arrabbiata perché non cambi mai! Solo stamattina ti ho detto che non devi essere violento-"
"Juliet. Quell'uomo ti stava fottutamente molestando-"
"Non mi stava molestando, Aiden. E se eri geloso avresti dovuto allontanarlo a parole, non con la forza come fai fottutamente sempre!", sbraita esausta. Non mi piace sentirle dire parolacce, ma so che lo fa solo quando è furibonda.
Cazzo. È arrabbiata per il mio comportamento aggressivo e adesso anche io lo sono. Siamo entrambi fottutamente arrabbiati con me.
Affondo il viso nelle mie mani per rendermi più lucido. "Senti, scusa Juliet. So di avere sbagliato. Sono venuto per scusarmi in realtà..."
"Sai sempre di aver sbagliato, ma lo ripeti sempre, Aiden", mi contraddice dispiaciuta.
Alzo lo sguardo per vedere come si abbassa il vestito che ha indosso. Cerco di prenderle il viso tra le mie mani, ma si allontana. Una morsa si forma nel mio stomaco.
"Ti giuro che ci sto provando a cambiare", le scongiuro, il mio tono è fin troppo bisognoso.
Juliet si porta le ciocche dietro alle orecchie. "Lo so, Aiden... ma hai pia chiaro due persone in due giorni."
"Cerca di capire però..."
"Continui a cercare di capire, ma- senti, non ho più voglia di parlarne."
"No Ju, ascoltami." Riesco finalmente a prendere il suo viso nelle mie mani per fissare il mio sguardo nel suo. "L'unico motivo per cui faccio così è perché non voglio perderti come ho fatto quest'estate. Farò di tutto-"
Ma lei si divincola dalla mia presa e le mie braccia cadono lungo i miei fianchi. Vedo che sta sul punto di voltarsi, ma si ferma per socchiudere le labbra.
"Non mi perderai mai, Aiden. Ma ho bisogno che tu cambia comportamento", mi spiega a mezza voce.
"Lo so. Ci sto fottutamente provando." Non ha idea di quanto io ci provi.
Ma il suo viso resta serio e con un ché di cupo. "Vado da Kyle per il fine settimana. Ci siamo già messi d'accordo."
"Da Kyle?", le domando spazientito. Non voglio se ne vada.
Juliet sospira. "Sì. Forse dovremmo cercare di non sentirci-"
"Cosa?" Mi avvicino a lei, ma lei mi fa cenno con la mano di fermarmi. Il mio respiro diventa irregolare. Non mi sta lasciando, vero?
"Non ti sto lasciando, Aiden. Ti pare? Ho solo bisogno di un po' di tempo per pensare. Tutto qui", si spiega lei, ma non mi tranquillizza.
"Pensare a cosa?"
"A.. a... senti, non ne voglio parlare adesso. Puoi tornare dentro, io vado a preparare la valigia."
Fa per avviarsi il marciapiede, ma mi ricordo solo allora che non ha una macchina. L'affianco.
"Non vorrai tornare a piedi da sola", mi accerto, ma lei mi ignora. Prende il suo telefono dalla sua borsa, per leggere i miei dieci messaggi che le ho mandato prima di arrivare.
È chiaramente sorpresa, ma si fa di nuovo seria.
"Juliet. Mi rispondi, cazzo?", ribadisco mentre continua a camminare.
"Sì, Aiden. Sto andando a piedi."
"Nono. Lascia che ti dia un passaggio." Per nulla al mondo la lascio andare in giro da sola in questa zona a quest'ora.
Juliet cerca il numero di Kyle in rubrica. "No, non me lo dai. Ti ho detto che voglio tempo per pensare e se mi darai un passaggio ti perdonerò di sicuro."
"Non è vero." Probabilmente lo è.
"Invece sì che è vero."
"Va bene. Possiamo stare anche zitti, ma lascia che ti dia questo fottuto passaggio", insisto e finalmente lei si ferma. So che neanche a lei farebbe piacere farsi la strada da sola a piedi.
Non incrocia il mio sguardo quando accetta con un: "Va bene."
Posso finalmente sospirare e ci avviamo verso la mia macchina. Non so come riesco a essere adesso così tranquillo dopo che mi ha chiesto del tempo. Forse perché ha detto che non la perderò mai. Ma lo intende davvero?

STAI LEGGENDO
Anarchia 2
Fanfiction{SEQUEL di Anarchia} Juliet pensava di conoscere Aiden. Corpo e anima. Eppure con un cuore spezzato deve realizzare che quello che pensava di sapere su di lui era solo la punta dell'iceberg.