Tre giorni dopo mi sveglio prima di Aiden, perché lui ha lezione per pranzo. Gli lascio accanto alle chiavi della macchina un bigliettino con sopra scritto: Chiamami quando ti svegli, ti amo.
Proprio come ha fatto lui poco fa. Gli lascio un ultimo bacio sulla guancia per poi uscire. Sulla strada verso l'università mi chiedo cosa indossare per stasera; ho numerosi vestiti che mia madre mi ha fatto portare, ma non so se indossarne uno elegante o meno. Suppongo che lo deciderò stasera.
Chissà cosa indosserà Aiden. Sarebbe bello vederlo con una camicia addosso. Gli sta così bene... Quando arrivo in aula e mi siedo al mio posto, mi viene subito incontro Jason.
"Buongiorno", mi saluta con un sorriso smagliante.
"Ciao."
"Non ti vedo da molto tempo", ammette, mentre si passa una mano tra i capelli biondi.
Molto tempo? Ci siamo visti due giorni fa. Sospiro. "Sì, sono andata fuori."
Il professore entra nell'aula, così Jason si deve allontanare per raggiungerlo. Apposto tutti i miei quaderni davanti a me, insieme al telefono. Lo giro con lo schermo verso l'alto in attesa di un messaggio da parte di Aiden. Dovrebbe svegliarsi adesso circa.
La lezione passa relativamente veloce. Aiden non mi ha scritto, quindi decido di chiamarlo subito dopo la fine. Il professore ci concede e io esco di fretta, dopo aver salutato sia lui che l'assistente. Il signor Tomlinson mi sorride e questo mi spiazza. Jason deve avergli parlato bene di me.
Mi fermo nel corridoio per prendere il telefono e aprirlo, pronta a chiamare Aiden. Voglio chiedergli se vogliamo vederci dopo lezione, ma la sua voce mi interrompe: "Ju!"
Mi volto alla mia destra per vederlo corrermi incontro sorridente. Se non mi avesse chiamata non credo che lo avrei riconosciuto. Resto sorpresa quando mi prende il viso tra le mani per baciarmi con euforia.
Devo ammettere che quel gesto mi confonde ancora di più, ma non voglio allontanarmi. Lo fa lui per me. I suoi occhi hanno un ché di acceso.
"Indovina chi si è procurato un colloquio per uno stage in un'azienda di bioplastica", enuncia al settimo cielo.
Spalanco gli occhi per sorridere. "Tu?"
"Sì, io. Chi sennò-" Lo interrompo per baciarlo di nuovo, stavolta più profondamente. Non so se può sentire il mio orgoglio. Un colloquio per uno stage. Di già?
Mi allontano dalle sue labbra per prendere i suoi capelli tra le mani. "Come? Dove?"
"Hai presente il professore che mi ha chiesto di leggere 'il gene egoista'?" Annuisco e lui continua, sempre sorridente. "Ecco, ha un amico che possiede questa azienda e gli ha proposto di assumermi. Prossima settimana ho il colloquio."
"Oh, Aiden! Non hai idea di quanto io sia contenta!", esclamo, prima di saltargli addosso e abbracciarlo con tutte le forze che ho. Mi stringe con la stessa forza.
Sapevo che avrebbe fatto strada così velocemente. Non vedo l'ora del colloquio.
"Non essere troppo entusiasta però. Non mi hanno ancora preso", borbotta contro l'incavo del mio collo.
Scuoto la testa, non volendo ascoltare la sua insicurezza. "Ti prenderanno di sicuro. Punto e basta."
"Ah, hai già deciso?" Mi mette a terra e io annuisco decisa. Sono certa che lo faranno.
Mi prende sotto braccio, ma ci avviamo verso l'aula in cui avrà lezione. Voglio ancora parlare di questo con lui.
"Va bene. Allora li minaccerò che se non mi assumono la mia ragazza li andrà a perseguitare", sghignazza e io scoppio a ridere.
"Esatto. Sei nervoso?"
Fa spallucce. "Un po'."
Ci fermiamo davanti all'aula e sbuffiamo entrambi perché dobbiamo dividerci. Mi prende il viso tra le mani per accarezzarmi con un sorriso.
"Pranziamo insieme?", mi chiede speranzoso.
"Certo."
"Ti vengo a prendere io dopo al dormitorio, allora."
"Ok."
Si sporge per lasciarmi un bacio profondo. Si allontana con malavoglia. Cerco di voltarmi, ma mi prende per una mano per farmi voltare e darmi un altro bacio.
"Mi devo fare una scorta dei tuoi baci", si giustifica quando lo guardo storto.
Quando tento di allontanarmi cerca di nuovo di tenermi per la mano, ma io mi divincolo divertita e lui mi guarda offeso. Gli mando un bacio invisibile, ma lui lo schiva per vendicarsi.
Si arrende però quando mi urla un: "Ti amo, anche se sei cattiva."
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Anarchia 2
Fanfiction{SEQUEL di Anarchia} Juliet pensava di conoscere Aiden. Corpo e anima. Eppure con un cuore spezzato deve realizzare che quello che pensava di sapere su di lui era solo la punta dell'iceberg.