Anarchia 2

89

Stiamo seduti al tavolo prenotato per un quarto d'ora, meno nella mano. Aiden ha l'aria impaziente, mentre fissa l'ingresso in attesa dell'arrivo di Sabrina e Gabriel. Alla fine siamo arrivati prima noi e lui ovviamente me lo ha rinfacciato ridendo.

Non so come sarà la dinamica tra loro tre, ma spero che Aiden non perderà la pazienza e cercherà di chiarire con entrambi. Quando li vediamo entrare nel ristorate ci alziamo entrambi per salutarli.

Susanna indossa un vestito molto simile al mio, mentre Gabriel è vestito con una camicia come mi aspettavo. Ci salutiamo tutti, anche se nel caso di Aiden c'è un po' distacco tra loro.

"Grazie per l'invito", dice Sabrina mentre ci mettiamo a sedere. "Non pensavo che mi avresti mai invitata a cena, Aiden."

Lui forza un sorriso. "Pensavi male, Su."

"È pure un posto raffinato. Juliet, cosa gli hai fatto a mio fratello?"

Scoppio a ridere e vedo la tensione sul viso di Aiden affievolirsi un minimo. L'unico a essere taciturno è Gabriel, ma suppongo si aspetti delle scuse.

Do una ginocchiata e Aiden per fargli cenno sul fratello. Lui si schiarisce la voce per stringermi più forte la mano.

"Gabriel, al telefono non sembravi convinto delle mie scuse", mormora insicuro. So che ha paura che non lo perdoni.

Gabriel lo guarda confuso. "Non sembravo convinto?"

"No."

Sospira e noi lo guardiamo in silenzio. "Non sono arrabbiato con te, solo che dopo avergli spaccato il naso potresti pure chiedere scusa anche a papà."

Aiden si irrigidisce, ma poi abbassa lo sguardo per nascondere la rabbia. "C'è un motivo preciso per cui l'ho fatto, ma non voglio parlarne adesso."

"Perché no?"

"Perché siamo a cena." Alza lo sguardo per guardarlo a denti stretti.

Sabrina cerca di alleviare la tensione, chiamando il cameriere. Ci dà i menù e lo leggiamo tutti di fretta per poi ordinare. Sono infinitamente grata di quell'intervento.

Gabriel sta dando un ultimatum a Aiden; o gli dice il motivo per cui odia così tanto suo padre o non lo perdona.

"Cambiando argomento... quando hai il colloquio di lavoro?", domanda Sabrina rivolta a Aiden.

Lui si poggia con la schiena alla sedia per pensare. "Prossimo martedì."

"Devo dire che non me l'aspettavo. Sono stati loro ad ad offrirtelo?"

"Sì- e grazie che credi in me, Sabri", sbotta divertito.

Sabrina alza gli occhi al cielo e io sorrido. "Sei stato bravo fratellino, questo te lo concedo."

Gabriel dà l'aria di rilassarsi a sua volta.

"Quanto restate a Londra?", domando per cambiare argomento. Se resteranno ancora un po' potevo organizzare un'altra cena come questa.

Gabriel sospira. "Papà ed io torniamo domani a Los Angeles, perché devo tornare a scuola."

"Ah, giusto. Con Emma hai ancora contatti?"

"Sì, studiamo al quanto spesso insieme."

"Studiate?", domando sconvolta. Mia sorella che studia spesso? Cosa le è successo?

Gabriel ridacchia e in quel momento gli posano l'ordine davanti. Aiden ed io abbiamo preso la stessa cosa e questo mi fa sorridere.

"Io resto ancora per qualche settimana qua", ci informa Sabrina mentre addenta la sua insalata.

Aiden si illumina. "Come mai?"

"Non so. L'altro giorno ho sentito Josefina e ho deciso di restare anche un po'. Ti ricordi di Josefina, Aiden?"

Aiden per poco non si strozza con la carne che stava mangiando. "Eccome."

Lo guardo confusa per la sua reazione, ma lui mi fa cenno col capo di ignorarlo. Chi è Josefina? Sabrina scoppia a ridere.

"Juliet, dovresti vedere la tua faccia."

Divento rossa come un pomodoro, mentre Aiden mi guarda divertito.

"Qualche anno fa siamo venuti a Londra d'estate e c'era una mia amica, Josefina, che era innamorata persa di Aiden. Era un po' ossessionata, ad essere sinceri..."

"Un po'? Quella ragazza ha photoshoppato delle nostre foto insieme", controbatte Aiden con un ché di sconvolto.

Gabriel ed io scoppiamo a ridere. Fantastico; Aiden qualche anno fa aveva già le ragazze che gli andavano dietro, mentre io ero una ragazzina fissata con Harry Styles. C'era una piccola differenza, insomma.