Ero convinta che sarei riuscita a impedirlo, ma non appena ci sdraiamo di nuovo sul letto e riprendiamo a parlare mi addormento. Devono essere le sue carezze, mentre ascolto il battito del suo cuore sotto al mio orecchio, a farmelo fare. È già molto se ho resistito fino all'una di notte.
La mattina seguente per la prima volta in anni non mi sveglio col suono della mia sveglia, ma semplicemente perché mi sento di farlo. Mi stropiccio gli occhi e leggo sull'orologio appeso sulla parete che sono le undici.
Le undici? In diciotto anni di vita mia madre non mi ha mai permesso di svegliarmi a quest'ora e devo ammettere che non mi piace svegliarmi quasi a mezzo giorno.
Ormai le abitudini di Aiden si sono radicate pure in me... Mi volto, entusiasta di poter finalmente dare il buongiorno ad Aiden, ma noto che la sua metà del letto è vuota.
Deve essere andato a lezione. Mi alzo dal letto e prendo il telefono dalla scrivania, aspettandomi dei messaggi da parte sue, ma devo notare che non è arrivato nulla. «Ah...»
Una sensazione di delusione si espande nel mio petto, ma quando abbasso lo sguardo sui miei libri vedo un post-it appiccicato su uno di questi. Sorrido non appena intravedo la parola "Aiden". Prendo il post-it in mano per leggere cosa c'è scritto sopra:
Scrivimi quando ti svegli.
Ti amo, Aiden
Avrei apprezzato pure qualche cuore, ma è già tanto se mi ha scritto "ti amo", essendo lui.
Non me lo faccio dire due volte che alzo il cellulare per scrivergli un: >Buongiorno<.
Mentre aspettando vado in bagno per lavarmi i denti, appoggio il telefono sul lavandino in attesa di una risposta.
Pochi secondi dopo lo schermo si illumina: >Buongiorno. Hai dormito bene?<
Rispondo, un sorriso enorme stampato in viso, con un: >Oui. Sei a lezione?<
Non sono abituata a questa parte di Aide, quella del ragazzo. Del ragazzo che ci prova davvero a essere gentile. Inizio a lavarmi i denti e quando finisco risponde di nuovo. >Sì. Ci sta una che mi si sta addormentando addosso.<
Ridacchio mentre torno in stanza e prendo i vestiti per la giornata.
Arriva un altro messaggio: >Ti va di andare a pranzo insieme?<
Davvero me lo deve ancora chiedere? Vorrei andarci piano, ma ho bisogno di passare con Aiden tutto il tempo che ho. Ci mettiamo d'accordo per l'una, mi dice che verrà a prendermi per quell'ora e io accetto.
Ho ancora due ore per studiare così mi siedo alla scrivania e mi impegno a trovare qualcosa da studiare. È bello sapere che Aiden si stia davvero impegnando in noi e la paura che mi possa spezzare il cuore sta diminuendo.
Continuo a lanciare sguardi sull'orologio fino a quando non sono finalmente le dodici e mezza e posso indossare uno dei vestiti che mi sono portata per occasioni romantiche. O meglio, mi ha fatto portare mia madre... Chissà cosa direbbe se sapesse che ne sto indossando uno per Aiden.
Indosso un vestito azzurro e mi porto i capelli dietro alle orecchie, quando vedo un messaggio di Aiden: >Sto sotto.<
Esco euforica dalla mia stanza per incamminarmi con passo accelerato all'uscita del dormitorio. Per poco non mi scontro con Katie mentre sale le scale.
Mi volto per un attimo per urlare un: «Scusami, Katie!», e continuo per la mia strada.
So che dovrei mettere a freno il mio entusiasmo, che solo perché ho perdonato Aiden le cose sono tornate perfette, ma non ci riesco.
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Anarchia 2
Fanfic{SEQUEL di Anarchia} Juliet pensava di conoscere Aiden. Corpo e anima. Eppure con un cuore spezzato deve realizzare che quello che pensava di sapere su di lui era solo la punta dell'iceberg.