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Dopo aver pranzato nella caffetteria in vicinanza dell'università Aiden deve andare a prendere Joe da scuola, così colgo l'occasione per andare in biblioteca e prendere in prestito dei libri che potrebbero servirmi per il compito assegnato.

Quando arriviamo davanti alla biblioteca Aiden mi lascia un bacio a stampo e sorride. «Posso chiamarti stasera?»

«Quando tornerete?», gli chiedo, controllando il mio entusiasmo.

«Sì.»

"Dipende se tornerete tardi», mormoro.

Non voglio sembrare una bacchettona, ma domani ho di nuovo lezione molto presto e conoscendo Aiden, tornerà tardi a casa se sarà fuori col cugino.

Sospira. «Hai ragione. Ti chiamo domani mattina allora? O ti vengo a prendere per andare a lezione.»

Non oso rifiutare. Mi porto le ciocche dietro ai capelli sorridente. «Va bene. Hai il diritto di venirmi a prendere.»

Ridacchia per prendermi il mento tra le dita. «Ho il diritto?», mi domanda divertito, mentre si morda il labbro inferiore.

Annuisco beffarda e lui posa le sue labbra sulla mie, gustandole per un istante. Si allontana per darmi un bacio sulla fronte e inizia a fare retromarcia, senza darmi le spalle.

«Ti amo», mi assicura.

«Ti amo», ridacchio in risposta, mentre continua a scrutarmi con un sorriso. Vorrei le cose tra noi due fossero sempre così.

Mi volto per entrare in biblioteca e mi metto subito alla ricerca di alcuni libri consigliati dal professore. Dopo aver vagato per gli scaffali per un'oretta mi metto a sedere a uno dei tavoli a disposizione per sfogliare i libri scelti.

Sono nel bel mezzo della mia lettura quando sento la sedia di fronte a me venire mossa. Quando alzo lo sguardo noto Katie sedercisi sopra, mentre mi sorride solare. «Ei. Ti ho trovata.»

«Mi cercavi?», le domando confusa.

«Sì.» Qualcuno sull'altro tavolo le fa segno di zittirsi, ma lei ricambia con una smorfia. «Nate mi ha detto che domani sera quindi vieni.»

«Sì, certo», rispondo in ansia.

Non vorrei parlare di queste cose in biblioteca. Katie si mette apposto la gonna corta che indossa, mentre io resto immobile a guardarla.

«Cosa stai leggendo?», domanda incuriosita. Lancia uno sguardo sulle pagine che stavo sfogliando.

Sbuffo. «Sinceramente, non ne ho idea. Sto cercando di capirci qualcosa.»

«Ti capisco. 'Sto cercando di capirci qualcosa' è il riassunto della mia vita.» Sospira, ma poi si rallegra. «Ti va di farci un giro?», mi propone.

Capisco che non ha più senso restare in biblioteca, tanto meno con Katie che mi distrae, così accetto. Prima di uscire passo dalla bibliotecaria per prendere in prestito i tre libri che ho scelto, e Katie mi prende sotto braccio mentre usciamo.

"Perché sei così interessata in me? Insomma, non hai detto di essere più grande di me?», le domando non appena si accende una sigaretta.

«Perché ti fai questi problemi?», ride.

«Non lo so...»

D'altronde non ha l'aria di essere una persona che si interessa a fare amicizia con qualcuno del primo anno. Adesso che ci penso mi ricorda Sophia; il suo approccio e il suo comportamento. Sarebbe divertente se si conoscessero... Ma non la sento da mesi, non so se perché io non l'ho cercata o perché lei non ha cercato me.

Ci incamminiamo in direzione del dormitorio, mentre Katy continua a fumare. «Sei la ragazza di Aiden, no? Aiden è amico mio e voglio conoscerti meglio.»

Presumo sia possibile. «Ah, capisco.» Mi offre una sigaretta, ma la rifiuto gentilmente.

Katie sogghigna divertita. «Non prenderla come un'offesa, ma non pensavo a Aiden piacessero le ragazze come te», ammette. «Non è un'offesa.»

Abbasso lo sguardo sulle mie unghie, sentendomi al quanto ferita; non perché lei lo abbia detto, ma perché in fondo anche a me sorprende in fatto che io piaccia ad Aiden. «Sì, sì lo so.»

Svoltiamo l'angolo per trovarci sulla strada del dormitorio e Katie aumenta il passo, così cerco di starle dietro.

«Cioè- non c'è niente di male in te. Solo che me lo immaginavo con qualcuna piena di tatuaggi o almeno un piercing sull'ombelico...», dice con leggerezza. Alza la sua maglietta per mostrarmi di cosa stava parlando. Bè, suppongo che Aiden ci stupisca ad entrambe...

Annuisco soltanto, mentre Katie butta a terra la sua sigaretta.

«Scommetto che neanche bevi», mi mette alla prova mentre saliamo le scale.

«Sì, che bevo invece», mento.

Sta iniziando a darmi fastidio dare l'impressione di essere la "ragazza innocente con cui Aiden si è messo". Perché sono certa che di conseguenza tutti penseranno che passerà presto a qualcuno più simile a lui.

Mentre saliamo Katy mi guarda sconvolta. «Davvero? Non ti ci facevo.»

«E invece ti sbagliavi. Non bevo molto, ma di tanto in tanto certo che lo faccio.» Spero soltanto non mi inviti adesso a bere. Mi fa cenno di entrare con lei in camera.

«Porto solo velocemente i libri in camera e vengo», la assicuro e lei annuisce in risposta. Entro in camera per appoggiare la borsa coi libri sulla scrivania e togliermi le scarpe.

Sento già la mancanza di Aiden, così prendo il telefono per vedere se mi ha scritto, ma lo schermo di blocco è vuoto. Decido di non scrivergli, tanto ha detto che ci sentiremo presto. Piuttosto noto che sono già le sei passate. Suppongo che ci sono rimasta più di un'ora in biblioteca...

Quando entro in stanza di Katie trovo Nate e Chad seduti sul letto accanto a lei, mentre si passano una canna a vicenda.

«Guarda un po' chi ci stava aspettando», mi dice Katie puntando contro i due ragazzi.

Nate si alza dal letto per venirmi ad abbracciare, puzza di erba. «Quanto tempo eh?»

«Sì», forzo una risata.

Non so cosa penserebbe Aiden se sapesse che Nate mi sta abbracciando, sopratutto dopo la litigata che abbiamo avuto stamattina a "causa" sua.

Nate si allontana e Chad mi fa un cenno di saluto col capo, poi passa la canna a Katie.

«Non sapevo fumassi», le dico sorpresa.

Il fumo le va di traverso e inizia a tossire. «Tutti fumano, Ju.»

«È vero», borbotta Nate.

Si siede su una sedia e mi fa cenno di posarmi sulla sue gambe, ma rifiuto con un sorriso. Cosa sta facendo? Lo sa che sto con Aiden.

Chad chiude gli occhi e sorride. «Dov'è Amy? Aveva detto che sarebbe venuta pure lei.»

Nate fa spallucce, mentre resto in piedi con le mani in mano. Non ho idea di chi sia questa Amy e non voglio intromettermi.

«Ha detto che aveva altro da fare», risponde irritata Katy. Mi fa cenno di sedermi accanto a lei e lo faccio.

Chad alza gli occhi al cielo. «Sempre simpatica.»

«Simpaticissima», risponde Nate in tono sarcastico.

Noto che mi continua a fissare, ma cerco di ignorarlo. Forse mi ero sbagliata riguardo a lui; ha davvero l'aria di essere cambiato, adesso che non è più timido e introverso come quattro anni fa.

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