Capisco che non posso fare nulla, così rientro in casa. Mi siedo nuovamente sul divano, ma continuo a tenere lo sguardo su Aiden. Il cuore mi sta martellando nel petto, come se la sua ansia fosse passata a me.
Scruto il modo con cui si tira con forza le ciocche dei capelli, mentre si volta verso la vista. Continuo a essere sbalordita, ma sopratutto spaventata dal suo comportamento. Non ho mai visto talmente tanta paura sul suo viso.
Il film continua, così, nonostante io lancia degli sguardi sul terrazzo, cerco di seguirlo. Solo dopo mezz'ora Aiden torna in casa. Si sfrega con forza le mani contro il viso, come per essere più lucido. Metto il film in pausa, in speranza di una qualche spiegazione.
Aiden finalmente mi guarda negli occhi e si ferma davanti a me. "Non volevo dovessi vedere una cosa del genere..."
"Tranquillo. Stai bene?", gli chiedo in impensierita. Lui scuote il capo, ma resta in piedi e col capo chino.
"Immagino tu voglia delle spiegazioni...", dice a mezza voce.
"Non devi se non vuoi."
"Invece sì che devo, Ju", mi corregge. Sospira, prima di sedersi accanto a me sul divano. Incrocia le mani per guardarle con nervosismo. "La canzone che stava suonando prima..."
"Quella del film?"
"Sì, quella. Ecco...", affonda le mani nei suoi capelli e io gli poso una mano sulla spalla per tentare di confortarlo. "Stava suonando quella canzone quando ho trovato mia madre. Quella volta."
Mi si spezza il respiro. Sapevo che doveva avere a che fare con sua madre, ma non glielo avrei mai chiesto.
"Vuoi togliere il film?", gli domando, mentre gli accarezzo la spalla, ma lui scuote il capo. È ancora turbato e odio vederlo in questo stato.
Mi sdraio con la schiena contro il manico del divani e gli faccio cenno di abbracciarmi. Aiden si scosta dalla sua posizione, per cingermi in vita e posare la sua testa sul mio petto. Non l'ho mai tenuto come lui in genere tiene me, ma capisco perché gli piace così tanto. È come se potessi tenerlo al sicuro.
Sbadiglia e io faccio lo stesso. Mi accarezza con il pollice la vita, ma resta in silenzio.
"Ti è già successo prima d'ora?", gli chiedo, per accertarmi.
"Sì, ma secoli fa. Non facciamoci troppi problemi, Ju."
"Non mi faccio problemi, voglio solo tu stia bene."
"Adesso sto bene."
Come posso non farmi troppi problemi? Se la nostra relazione è formata da alti e bassi per via del suo passato.
Cerco di pensarci, mentre ascolto il respiro di Aiden rallentare. Si sta addormentando.
"Ti amo, Aiden", gli sussurro, prima di scostargli i capelli dalla fronte e lasciargli un bacio.
Mi stringe più forte in risposta. "Ti amo, Juliet."
Lo sento addormentarsi, ma per quanto io cerchi di farlo a mia volta non ci riesco. Lo stomaco continua a brontolare e per paura di poter svegliare Aiden mi alzo dal divano.
Resto con un sorriso stampato sulle labbra, mentre lo scruto dormire; assomiglia a un bambino. Il bambino traumatizzato che è sempre stato.
Guardo un'ultima volta in frigo, ma effettivamente non c'è davvero nulla di commestibile, a parte le birre.
Non voglio ordinare online, ormai è troppo tardi. Decido di andare in cerca di qualche chiosco, tanto Aiden dà l'aria di dormire ancora per molto.
Prendo la mia borsa dalla panca, per uscire. Quando arrivo sul marciapiede lancio uno sguardo sulla macchina di Aiden per guardarmi in giro, in cerca di qualche ristorante. Mi chiedo se Aiden mi farebbe mai guidare la sua auto... Gli ci vorrebbe molta fiducia.
Prendo il telefono dalla mia borsa non appena sento arrivare una notifica.
Mi incupisco quando leggo il messaggio della signora George: >Cara Juliet. Mi dispiace, ma devo informarti che purtroppo non sarà possibile permettere il tuo club di dibattito. Cari saluti.<
Mi blocco sul marciapiede, mentre fisso lo schermo. Non penso di essermi mai sentita così vuota in tanto tempo. Non sono arrabbiata con la signora George per non avermelo permesso, ma sento un peso nel petto. E ora?
Voglio solo andarne a parlare con Aiden. Mi affretto a cercare da mangiare, ma ad ogni passo che faccio non trovo nulla.
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Anarchia 2
Fanfic{SEQUEL di Anarchia} Juliet pensava di conoscere Aiden. Corpo e anima. Eppure con un cuore spezzato deve realizzare che quello che pensava di sapere su di lui era solo la punta dell'iceberg.