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So che vuole essere una persona migliore e questo mi tranquillizza. Gli do un bacio a stampo per voltarmi verso lo specchio e prendo il phon in mano.

Aiden si apposta dietro di me e poggia il mento sulla mia spalla bagnata, con un ché di innocente. Mi fermo e ci guardiamo.

"Non sei arrabbiata con me, vero?", mi domanda, per lasciarmi un bacio sulla pelle umida.

Non sono arrabbiata, sono solo seccata dall'idea di questa Amy. Sospiro.

"Non sono arrabbiata con te. Però mi da fastidio il fatto che esci con questa Amy."

"Non ci esco, amore", mi assicura. Mi si blocca il respiro, ma lui sorride. Amore. Sono secoli che non mi chiama in questo modo.

Volto il capo per guardarlo alla mia sinistra. I suoi occhi sono accesi. "Amore?"

Mi cinge in vita, sopra all'asciugamano. Ghigna leggermente. "Posso chiamarti amore?", mi chiede piano.

Certo che può chiamarmi amore. Poso le mani sulle sue, incrociate l'una con l'altra.

"Sì, che puoi chiamarmi amore. Hai mai chiamato qualcuno in questo modo?", gli chiedo curiosa.

"No. Tu sei la prima, contenta?"

"Hmhm."

Distolgo lo sguardo per portarlo nuovamente sul mio riflesso. Sta accarezzando il nodo dell'asciugamano che ho fatto per tenerlo addosso.

Non posso nascondere un sospiro nervoso. Aiden si avvicina al mio orecchio e io stringo la sua pelle più forte.

"Tu? Hai mai chiamato qualcuno amore?", mi sussurra nell'orecchio. Incontro il suo sguardo nello specchio e noto come i suoi occhi luccicano.

Scuoto il capo e in un gesto fa cadere l'asciugamano a terra. Resto nuda nel riflesso, eppure i suoi occhi restano puntati suoi miei. Non mi provo a coprire, sono troppo attenta a quello che sta dicendo.

"Ti amo, Ju", mormora, mentre mi lascia un bacio sulla tempia.

Socchiudo gli occhi e seguo la sua mano che scorre sul mio ventre. Mi sta torturando e gli piace. Mi prende il mento tra le sue dita per farmi voltare verso lo specchio.

"Guarda quanto sei bella. Ogni tua curva..." Mi accarezza con delicatezza il fianco, poi il seno.

Mi sto riempiendo di pelle d'oca, mentre lo ascolto col respiro mozzato. Non mi importa di Amy, lui sarà sempre mio.

Mi bacia lentamente, quando le sue dita scivolano verso la parte già sensibile di me. Gemo piano, ma lui lo strozza baciandomi con più forza.

Stringo con forza il suo avambraccio, mentre mi accarezza ritmicamente. Dio, non potrei vivere senza di lui. Mi morde il labbro, prima di abbassarsi leggermente e lasciare una scia di baci sotto la mia mandibola. Afferro i bottoni dei suoi pantaloni per sfilarli con un po' troppa forza, ma sto perdendo il controllo sotto il suo tocco.

Si allontana per avvicinarsi al mio orecchio, ma non smette di toccarmi. Incontriamo lo sguardo nello specchio.

"Vuoi provare qualcosa di nuovo?", mi domanda con calma.

Non so di cosa stia parlando, ma annuisco in silenzio. Sono aperta a tutto con lui. Si abbassa per prendere un preservativo dalla tasca dei suoi pantaloni, per poi alzarsi e aprirlo coi denti. Ha il volto inumidito per via della mia pelle bagnata.

Resto con lo sguardo fisso su di lui, prima che si posizioni dietro di me. Lo guardo interrogativo, ma lui si morde il labbro per farmi piegare leggermente. Strozzo un ansimo quando entra in me e mi avvicina a lui per il bacino.

"Oh mamma", mormoro. Non so cosa pensare, non pensavo si facesse pure così. Ma noto che nessuna delle altre posizioni mi è piaciuta come questa.

So che per Aiden non è la prima volta, si muove lentamente, il ché è straziante. Mi appoggiò con le mani al lavandino e apro in due spiragli gli occhi. Nel mio riflesso ho le labbra socchiuse e sto arrossendo visibilmente, ma non mi vergogno. Mi trovo bella.

Aiden mi prende per la vita in modo da avvicinarmi con la schiena più a lui. Mi sta alzando leggermente, ma non si ferma.

"Mi piace...", mormoro sincera quando posa una mano sul mio seno.

Sto ansimando fin troppo forte. Aiden resta con lo sguardo nel mio, i muscoli delle sue braccia si guizzano ad ogni spinta.

"Cazzo... Juliet", boccheggia contro il mio collo bagnato.

Vedere Aiden dietro di me, contro il mio corpo, fa crescere sempre più il calore in me. Alzo le braccia per stringere i suoi capelli tra le dita e socchiudo le labbra per respirare meglio. I nostri respiri e i nostri ansimi sono in sintonia. Aiden stringe la sua presa sul mio corpo, sentendoci avvicinare al limite.

"Ti am-", ansimo, ma la parola viene interrotta da un gemito. Una scossa di piacere.

Mi prende il mento nella sua mano per farmi rivolgere il viso e incontrare il suo. "Ti amerò... per sempre, Ju", dice tra i denti con forza.

Ti amerò per sempre. Per sempre? Voglio rispondere lo stesso, ma non ci riesco. Ormai ho perso il controllo del mio corpo e sento le mie gambe tremare non appena mi stringe con le mano sul ventre.

Chiudo gli occhi con forza e affondo le mani nelle sue ciocche more, prima che si fermi a sua volta. Quando si allontana da me resto con gli occhi socchiusi, ancora sorpresa da quello che è appena successo.

Aiden prende l'asciugamano da terra per avvolgermici di nuovo e ridacchia.

"Stai bene?", mi domanda per lasciarmi un bacio sulla fronte.

Lo guardo spaesata, ma sorrido e annuisco. "Non pensavo si facesse anche in questo modo."

"Oh, non hai idea quanti altri ce ne sono..." Cavolo.

Si toglie la maglietta e io resto in silenzio a guardarlo. I suoi tatuaggi luccicano sotto la luce. Sono gelosa di tutto di lui.

"Mi faccio una doccia", mi informa, quando nota la mia espressione sorpresa, "Va bene?"

"Ah. Sì, sì, certo." Mi rivolgo al mio phon e lo accendo.

Nel mio riflesso noto le mie guance arrossate, ma anche che ho un'espressione più rilassata. Aiden poggia i suoi vestiti sul gabinetto e aspetta che l'acqua si riscaldi. Devo sforzarmi per non fissarlo, mentre passo il phon sui miei capelli.

Quando entra in doccia mi scappa uno sbadiglio. Sono davvero distrutta, non sono stata ferma una volta oggi. Vorrei chiedere a Aiden più cose sulla presunta Amy o su cosa ha fatto oggi, ma decido di farlo domani.

Finisco di asciugarmi i capelli e apposto il phon nel cassetto. "Aiden. Io vado a dormire", lo informo con uno sbadiglio, mentre apro la porta.

"Sei molto stanca?", mi domanda da dietro le tende.

Sospiro. "Sì, diciamo che ho avuto una giornata movimentata."

"Domani me ne racconti?"

"Certo. E tu mi racconti della tua."

Aiden compare da dietro le tende, i capelli gli gocciolano sulla fronte. Mi fa cenno con la mano di avvicinarmi a lui e lo faccio.

"Buonanotte, amore", mi dice, prima di prendermi il mento tra le dita e darmi un bacio bagnato.

Potrei sentirlo chiamarmi "amore" per sempre. È incredibile a dove siamo arrivati; fino a qualche mese fa avrei pensato di odiarlo e invece eccomi qui a bearmi di lui. E non avrei mai pensato che mi avrebbe chiamata "amore", eppure eccoci qui.

Sorrido, senza poterlo nascondere. "Buonanotte, amore."

Ci rivolgiamo un ultimo sorriso sincero, poi mi volto per uscire dal bagno. Noto che ho ancora le farfalle nello stomaco. Mi avvicino al mio armadio per poggiare l'asciugamano sulla sedia e indossare il mio pigiama.

Capisco, scrutando i cuoricini incisi sopra, che forse è ora di cambiare tipologia. Ne ho tre con questa decorazione. Aiden sta ancora sotto la doccia, così mi infilo sotto le coperte.

Voglio addormentarmi tra le sue braccia, ma deduco che ci vorrà ancora un po' fino a che mi raggiungerà, così chiudo gli occhi per addormentarmi.

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