Capitolo 8

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<< Hai visto come mi ha guardata?>> mi volto verso Veronica indispettita

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<< Hai visto come mi ha guardata?>> mi volto verso Veronica indispettita.
Non sono né una dama, né una principessa, ma merito comunque del rispetto.
<< Lascia stare.>> mi consola, mentre la governante si mette dinanzi a noi.

<< Bene, bene... come avrete sentito sarò io a scegliere le vostre mansioni>> ci ricorda dandosi delle aree da pavone, soltanto perché il padrone le ha lasciato carta bianca.
<< Adesso mettetevi in fila!>> cambia timbro della voce, strillando, come una perfetta bipolare. E se stare nella villa significa diventare come lei... che Dio ce ne liberi. Ruoto gli occhi al cielo eseguendo comunque il suo ordine.

Dopo che ha consegnato le prime divise, constato che i ragazzi sono indirizzati al lavoro esterno alla casa: stallieri, giardinieri, guardiacaccia e cocchieri.
Le ragazze, invece, vengono divise in tre fasce in base all'importanza del ruolo: assistenti di cucina, cameriere a diretto contatto con le stanze degli ospiti e del Marchese, mentre altre di grado inferiore si occuperanno del trasporto di carbone ed acqua.
Arriva il mio turno e Amalia alza leggermente il mento, trasmettendomi delle sensazioni negative.
<< Tu mia cara, sarai la sguattera.>> sentenzia passandomi il mio vestiario. E rispetto agli altri che portano una divisa in cotone decorata a righe e scarpette a sabot, io vesto semplicemente un abito chiaro e informe come un lenzuolo, e degli stivaletti ai piedi.

Pensano di educarmi in questo modo? Beh si sbagliano di grosso.
Senza aggiungere parola, mi incammino con Veronica in un posto più appartato dove poterci cambiare.

***********

Inizia il tour dentro questa enorme tenuta e dire che è meravigliosa è poco.
Partiamo, innanzitutto, dalla cucina che si trova nel seminterrato, questo posto è piuttosto buio.. le finestrelle a ghigliottina permettono una penetrazione della luce inferiore rispetto a quella dei piani superiori, ma è comunque illuminata da lampade ad olio e candele di sego; anche gli arredi sono spartani, in ugual misura i materiali usati per il pavimento e le pareti.

Passiamo al piano terra e la luce aumenta.

Amalia si ferma un attimo per darci alcune indicazioni.
<< qui si svolgono le attività pubbliche, quindi all'arrivo di un ospite dovrete temporaneamente fermarli, in attesa di essere annunciati.>>

Visitiamo anche la sala da pranzo, il salotto ed il salone e sono tutte e tre spettacolari... tutto è studiato: dall'estetica architettonica all'arredamento.

<< Quella è la scala centrale.. ma voi non potrete usarla>> inizia a dettare altre regole, mentre io mi soffermo sui materiali pregiati con cui è stata costruita: legno, marmo, pietra e corrimano in ferro battuto.

<< questa invece è la scala della servitù.>> aggiunge.
È stretta, con i gradini inclinati e non ha niente a che fare con quella centrale, anzi sembrano provenire da case diverse.

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