30

681 17 2
                                    

C'è silenzio nella stanza...
Lui respira a fondo allentandosi il colletto, come se stesse per scoppiare da un momento all'altro.

<< la ferita è guarita.. potete togliere la benda.>> mi comunica, dopo essere stato mezz'ora a controllarla.
<< la ringrazio.>> mi alzo in piedi.
Sto per raggiungere la porta.
<< Avete passato il pomeriggio con il Duca? >> è curioso.

Mi volto facendo si con la testa.

Si siede dietro la scrivania.
<< E... cosa pensate di lui?>> guarda fuori dalla finestra, fingendo disinteresse.

<< Credevo di aver capito, che non vi interessasse la mia opinione.>> gli ricordo, dal momento che me lo ripete continuamente.

Alza le spalle.
<< Difatti è semplice curiosità.>>

Perché non dice mai le cose come stanno? Pensa di prendermi in giro?!
Adesso gli faccio vedere io.
<< Beh ecco... è un uomo intelligente, loquace e spicca la sua premura nell'istaurare rapporti con le persone.>> inizio a dire, vedendolo agitarsi sulla poltrona, non riesce a tenere ferma la gamba.

<< È gentile, socievole e di buona compagnia.>> elenco tutte le sue qualità.
<< in poche parole: il vostro esatto opposto.>> getto la bomba.

Arriccia le labbra.
<< Bene! Sono felice che andiate d'accordo.>> mormora.
<< Ma vi ricordo che non potete spassarvela con gli ospiti, durante l'orario di lavoro.>> appoggia i gomiti sulla scrivania, rimproverandomi.

Piego la testa.
Non capisco.. qual è il suo problema?
<< Il Duca è venuto da me, non il contrario.>> lo informo prima che arrivi a conclusioni sbagliate.
<< e poi stavamo solo- >>

Si erge assottigliando gli occhi.
<< Forse lo avete indotto a farlo.>> mi offende.
Stavolta sta esagerando... come può insinuare una cosa del genere?

I miei piedi si muovono da soli.
<< E se anche fosse?>> lo incalzo.

Stringe le labbra, arricciando il naso.. evidentemente non si aspettava questa risposta, ma poco m'importa, per lui sono sbagliata a prescindere.
<< E lo ammettete così? senza un minimo di pudore?>> si lecca le labbra secche.
<< Nella stessa maniera in cui voi mi offendete.>> gli faccio notare.

Alza un dito.
<< odio la vostra impertinenza.>>

Odia la mia impertinenza?
Sapesse io quante cose odio di lui..
Ci guardiamo dritto negli occhi, questa discussione deve finire al più presto.
Grazie al cielo, sentiamo bussare alla porta.

Scuote la testa, prima di tornare alla scrivania.
<< Non finisce qui.>> dice mentre dà il permesso a Melory per entrare.

È ridicolo.
Me ne vado sbattendo la porta in legno.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora