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Danziamo in sala, senza sosta.
Mi fanno malissimo i piedi: tra allenamenti e balletti ho le vesciche ai piedi, stringo i denti e continuo a muovermi seguendo le indicazioni di Melory.

La principessa che aveva comunicato di essere tornata per giudicare i nostri progressi, in questo momento, è a spassarsela con il Marchese ed il Duca in salotto. Nonostante ciò, il padrone continua a difenderla a spada tratta.
Mi dispiace dirlo, ma non è obiettivo.

Mi scontro con qualcuno, alzo lo sguardo e capisco che non sia trattato di un malinteso.
Sofia mi guarda dall'alto verso il basso.
Non comprendo le sue intenzioni.
Non la considero e torno a ballare. Giovanni mi fa girare tra le sue braccia.
<< Non fa altro che sfidarti.>> mi fa presente.

<< Ho notato.>> rispondo.

<< Avevi ragione, non mi piace affatto come ragazza.>> dice quando ritorno tra le sue braccia.
<< Dobbiamo stare attenti.>> sussurro prima che Melory dica di fermarci. Menomale, non ce la facevo più, altri due giri e svenivo per terra.

<< Dovete essere più reattivi, ma per oggi basta così.>> aggiunge Melory uscendo dalla sala con il suo portamento da prima ballerina.

Mi avvicino alla panca insieme agli altri buttandomici sopra.
Inspiro forte... sono a pezzi.

<< Non riesci a tenere il ritmo?>> mi sfotte Sofia con una risatina fastidiosa.

La guardo in silenzio, aspettando che finisca di ridere.
<< Anche se ti alleni con noi, ciò non ti dà il diritto di rivolgerti a me con questi toni.>> sottolineo, rimettendola al suo posto.

Fa un sorrisetto beffardo.
<< stai tirando fuori le unghie? Dov'è finita la dolce Gea, che conoscono tutti?>> fa una vocina sbieca cercando di imitare la mia.

Non capisco cosa voglia da me... ma le sue insinuazioni stanno iniziando ad infastidirmi.
<< Non sprecare così le tue energie, Sofia.>> marco bene il suo nome.
Dopo che ho finito di cambiarmi le scarpe, mi dirigo insieme a Veronica verso la soffitta.
<< Cosa voleva?>> mi chiede quest'ultima avvicinandosi a me.
Alzo le spalle.
<< Litigare.>> butto fuori i miei pensieri.

Solleva le sopracciglia incredula.
<< E perché proprio con te?>> mi domanda ancora.
<< È meglio non pensarci.>> le dico accarezzandole i capelli.
Ci raggiunge anche Gio e il tempo di salire le scale, siamo in camera.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora