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La sala si svuota lentamente. Il personale di servizio è sorpreso per l'imminente gara tra fazioni. Veronica corre da me congratulandosi. È felice di avere un'amica al suo fianco, ed anche io lo sono.
Sull'essermi candidata però ho qualche dubbio. Sono caparbia e non mi pento mai delle mie scelte, ma sto imparando a conoscere il Marchese e non credo che farebbe o direbbe qualcosa che potenzialmente potrebbe danneggiarmi... quindi la mia domanda è: perché non è felice per me?

<<Sei stata coraggiosa, prima.>> mi dice Giovanni al fianco della sua fidanzata, con uno sguardo misto di ammirazione e compassione.

<<Perché non ti sei offerto anche tu?>> gli pongo dubbiosa, dal momento che nemmeno lui è un codardo e poi sa ballare decentemente, sicuramente meglio di me.
Giovanni scuote la testa contrariato.
<<Non mi sentivo pronto.>> è questa la sua risposta, che pare un po' lasciva e fuorviante. Veronica lo guarda di sott'occhi e poi abbassa la testa, come se ci fosse altro sotto di cui non sono al corrente.

Sto per chiedergli delle spiegazioni più dettagliate, ma qualcuno richiama la mia attenzione.
<<Gea, dobbiamo parlare.>> pronuncia teso il Marchese guardandomi fisso negli occhi.

Cos'è tutto questo mistero?

<<Va bene.>> rispondo decisa seguendolo nel suo studio.

Appena chiude la porta, inizia a camminare avanti ed indietro come se fosse in bilico dal dirmi la verità o cercare una soluzione al mio disastro.

Faccio un passo nella sua direzione, arrestando la sua corsa.
<<Che succede? Parlatemi.>> dico cercando di capire le sue intenzioni, ma stavolta mi è difficile. Non riesco a decifrare i suoi occhi...sono... non so... Spaventati? Arrabbiati? Delusi?

Fa un respiro profondo.
<<Perché lo avete fatto?>> si lascia andare come se cercasse delle spiegazioni valide. Ma credo che la situazione si stia capovolgendo.
<<Siete voi che dovete delle spiegazioni a me... perché siete così avverso?>> gli faccio notare alzando il sopracciglio destro. Detesto rimanere all'oscuro delle cose.

Sbatte un piede a terra per scaricare l'ansia accumulata.
<<Spiegatemi prima perché dovete sempre fare di testa vostra.>>
<<Non eravate stata scelta per la gara. Io ho mostrato la mia soddisfazione al riguardo. E voi che fate? Vi offrite!>> sbotta tutto d'un colpo, toccandosi la fronte con i polpastrelli come a voler mantenere la calma.

Aggrotto le sopracciglia confusa.
<<Cosa c'è di male? Perché non avrei dovuto farlo? È una semplice gara di ballo.>> gli ricordo. Non voglio essere rimproverata per la milionesima volta, non ho fatto nulla di male stavolta.

<<Voi non capite...>>
<<Non è una semplice gara di ballo.>> borbotta, scuotendo la testa.

Adesso mi ha stancata.
<<Cos'è allora? Ditemi. Cosa mi nasconde ancora questo regno?>> alzo la voce sfinita da questi segreti indicibile ed inconfessabili.

<<Oh credetemi... non avete la più pallida idea di quanto sia intrigato e ingannevole, altrimenti non vi sareste offerta con quella disinvoltura.>> mi mette sugli attenti, facendomi spaventare. Di cosa sta parlando? Perché non va dritto al dunque?
<<Ditemi allora cosa c'è sotto.>> lo imploro con lo sguardo. Non può tenermelo nascosto.

Mi guarda mortificato, solleva poi lo sguardo al soffitto sbuffando innervosito.

<<Per favore.>> aggiungo in un sussurro afferrandogli le mani. Inspira per l'elettricità creatasi. Riporta il suo sguardo su di me e sembra pronto a dirmi la verità. Sta per aprire bocca, quando qualcuno decide di interromperci, entrando senza nemmeno bussare.

Continuo a fissare lui fregandomene di chi ci sia alle mie spalle. Il Marchese invece si irrigidisce, baciandomi poi le mani come un galantuomo.
<<Vi ringrazio ancora per la sorpresa di oggi.>> cambia totalmente discorso destabilizzandomi.

Mi volto per capire chi sia la persona che lo abbia turbato così tanto e trovo la principessa nel suo enorme vestito rosa pastello con le mani appoggiate una sopra l'altra.
<<Ho interrotto qualcosa?>> e come sempre questa domanda è rivolta al Marchese.

Vorrei risponderle di sì, ma mi mordo la lingua.

<<No, figuratevi...>> il Marchese mostra un sorrisetto forzato, invitandola poi ad entrare.

La principessa si bea delle sue attenzioni come un'adolescente in pieno subbuglio con le proprie emozioni. E trovo ridicolo che abbia raggiunto un rango così alto e poi si perda lo stesso in un bicchiere d'acqua. Evidentemente la passione amorosa non è ignara ai principi, e nonostante il loro insormontabile potere, sono umani anche loro.

<<Sono passata per parlare con voi Marchese.>> svela il motivo per cui ci ha interrotto.
<<In privato.>> aggiunge scoccandomi uno sguardo di finto buonismo.

Stavolta però è troppo, non intendo farmi mettere ancora una volta i piedi in testa da lei. Non può e non deve scavallarmi con questa facilità.
<<Non credete che sia poco carino chiedere sempre di rimanere sola con il mio fidanzato?>> piego la testa facendo un passo in avanti, poi aggiungo.
<<Non sono gelosa, però converrete con me che è un gesto poco elegante... e voi di eleganza ne avete da vendere.>>

Il Marchese sgrana gli occhi, intimandomi con il dito di non dire più una parola. La principessa invece perde quell'aria angelica, assumendo una postura da cane rabbioso.
<<Non ricordo che tra le innumerevoli mansioni imposte dal mio titolo ci sia anche quella di dare spiegazioni ad una giardiniera.>> mi risponde a tono fulminandomi.

Mi acciglio non gradendo questa sua superbia, concessa da uno stupido titolo. Sto per controbattere, ma il Marchese viene in mio soccorso sgridandomi con gli occhi.
<<Scusatela principessa, è solo stanca... ha ballato per tre ore di fila.>> prende le mie difese conducendomi alla porta.

Lo guardo male.
Non deve intromettersi nelle questioni che non lo riguardano.
Decido poi di giocare d'astuzia.
<<Avete ragione amore mio, e poi noi avremo altri momenti per stare insieme.>> rispondo impossessandomi delle sue labbra con spavalderia.

Rimane sorpreso.
Schiude comunque le labbra per baciarmi meglio.
<<Non vi arrendete mai, vero?>> sussurra e istantaneamente mi tornano alla mente i momenti in cui mi abbia ripetuto questa frase: nelle scuderie durante un nostro battibecco e anche in camera sua il giorno dopo aver fatto l'amore.
<<Mai.>> mi stacco accarezzandogli una guancia.

Poi esco, lasciandoli soli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2022 ⏰

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