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Osservo Melory mentre passeggia nel giardino e adesso capisco perché non può stare con il Marchese... Cecilia era sua sorella.

<< Qualcosa non va?>> domanda infastidita dal mio sguardo.
Scuoto la testa per tornare lucida.
<< mi ero incantata.>> dico la prima scusa che mi passa per la testa, ma non la vedo del tutto convinta.
<< Sono migliorata nel ballo?>> le chiedo visto che dovrò danzare ad un ricevimento.

Storce le labbra, facendo una smorfia.
<< Diciamo che siete ancora un po' rigida.>>

Rigida?
Forse perché sono un fascio di nervi.. non riesco a trovare un attimo di pace.
<< ci lavorerò.>> dico mentre vedo arrivare il Marchese.
Ruoto gli occhi al cielo andandomene.
<< signorina Gea..>>
ecco lo sapevo che era qui per me.
Mi volto lentamente mostrando sicurezza.
<< mi dica..>>

<< Dobbiamo prepararci per la cena di domenica.>> mi ricorda e non pensavo fosse così presto, manca solo una settimana.
<< Non ho altra scelta.. vero?>> borbotto guardando verso il cielo.

Scuote la testa indicandomi la strada.

Per la seconda volta da quando ho messo piede in questa casa entro nella sala dove il padrone mangia.
Mi stringo nelle spalle non sapendo che fare.

<< allora iniziamo dai posti..>>
<< La moglie del Barone siederà a capotavola e voi alla sua destra.>> inizia a spiegarmi ciò che devo fare.
Annuisco in silenzio perdendomi nella bellezza dei lampadari.

<< io invece siederò alla destra del Barone, che si troverà nell'altro capotavola, quindi saremo lontani.>>

Lontani?
Ho bisogno del suo aiuto.. non so se riuscirò a mimetizzarmi.

<< adesso venite qui.>> mi indica una sedia, faccio come dice mettendomi a sedere e davanti a me c'è una zuppa.
Sono solo le cinque del pomeriggio.. non mi va.

<< seconda regola.. quando mangerete la zuppa dovrete sorseggiarla facendo rumore.. altrimenti è maleducazione.>>
<< dopodiché fare i complimenti per il piatto.>>

<< Vabbè questo lo faccio sempre.>> mi riferisco all'ultima cosa che ha detto.. i piatti di Caterina sono fenomenali.

<< Bene.. adesso assaggiatela.>> me la indica con la mano.

Prendo il cucchiaio e titubante ne prendo un po', l'avvicino alle labbra e butto giù.

<< dovete mangiarla lentamente e produrre più rumore possibile.>> mi corregge subito mentre con le mani mi raddrizza le spalle.

Come fanno a mangiare così?

Ci riprovo di nuovo facendo tanto rumore e mi scappa da ridere.
<< scusate..>> dico subito in mia difesa pulendomi la bocca con il tovagliolo.

Il Marchese non si scompone di un millimetro.
<< riprovate.>> aggiunge.

Alzo gli occhi al soffitto.
<< Non fatelo mai.>> prorompe facendomi paura.

<< fare cosa?>> non capisco.

<< alzare gli occhi verso l'alto.. è simbolo di poco rispetto.>>

Sospiro.. non posso fare nulla.

<< In realtà non si potrebbe nemmeno sospirare, ma andiamo avanti.>>

Spalanco gli occhi.
<< Ma queste persone sono umane oppure no?>> mi innervosisco, non posso neanche respirare.
<< Andiamo avanti..>> fa finta di non aver sentito.
<< sul tavolo verranno portate varie pietanze.. non dovete per forza mangiarle tutte.>>

<< Va bene.>> rispondo dando un altro sorso alla zuppa è davvero buona.

<< Perfetto! Questo è il suono che dovrete produrre.>> si complimenta con me ed in realtà non me ne sono nemmeno accorta.
<< imparo in fretta.>> dico prendendomi tutto il merito.
Sorride appena, leccandosi le labbra.
Quanto è bello il suo sorriso!

<< Alla fine della cena dovrete seguire le donne in salotto, mentre noi uomini resteremo a tavola intrattenendoci con del liquore.>>

Dovrò stare da sola con donne che non conosco e che per di più non appartengono al mio rango?!

<< Non so cosa ne verrà fuori.>> metto le mani avanti prima di sorbirmi il suo rimprovero.
<< Fate ciò che vi dico e andrà tutto bene.>>
<< per oggi abbiamo finito, domani proveremo a ballare.>>

A sentire queste parole mi si gela il sangue.

Mi alzo in piedi guardandolo negli occhi.. è così affascinante che mi fa perdere l'equilibrio.
<< Allora vado..>> riesco a dire scappando.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora