90

539 31 4
                                    

Appena torno in giardino ad aspettarmi c'è il Marchese seduto con una gamba sopra il tavolo.
Mi guarda male.. e so già che litigheremo.
<< Dov'eravate? >> sospira nervoso.

Non può farmi ogni volta l'interrogatorio.
<< stavo cercando una pianta.>> mento e lo sa anche lui.
Sta un attimo in silenzio, poi si alza sovrastandomi con la sua altezza.
<< smettetela di giocare con il fuoco.>> mi avverte digrignando i denti.

<< Non so a cosa vi riferiate...>> guardo da un'altra parte.
Mi afferra il viso in maniera brusca.
<< Lo volete capire che...>> si blocca gonfiando il petto, non riesce ad andare avanti, il suo orgoglio glielo impedisce.
Ma io voglio che si senta libero, una volta nella vita.
<< capire cosa? >> metto il dito nella piaga.

Si guarda intorno, storcendo il naso.
<< Che... siete il mio punto debole.>> mormora con una voce profonda, sta sfidando l'uomo metodico e disciplinato che si impone di essere.
Non l'ho mai visto così preoccupato.
<< State tranquillo, anche io tengo a me stessa.>>

Smorza la sua tensione con una risatina isterica.
<< Siete così testarda...>>
<< Comunque... volevo restituirvi questa.>> dice prendendo dalla tasca la mia collana.

Eccola finalmente!

<< Ce l'avevate voi?>> l'afferro subito tra le mani stringendola al petto e mi tranquillizzo all'istante.. ne avevo così tanto bisogno.

<< Posso mettervela?>> si propone un po' in imbarazzo.

Certo che può.

Gliela porgo voltandomi di spalle.. con le dita mi sposta i capelli da un lato accarezzandomi la pelle.. chiudo gli occhi beandomi di questa sensazione.
Me l'avvolge intorno e la chiude dopodiché mi afferra i fianchi annullando le distanze tra i nostri corpi.
Tremo come una foglia.

Mi sussurra qualcosa all'orecchio, ma non riesco a connettere il cervello per capire.
<< Una di queste notti voglio dormire con voi>> sento.
Mi volto perché lo voglio guardare negli occhi.
<< Non potete approfittare dell'effetto che avete su di me.>>

Sorride.
<< Sono un uomo d'onore...>> mi rammenta.

Metto il broncio.
<< ricordatevi che io non ascolto mai le vostre regole.>> sussurro ad un centimetro dalle sue labbra.
Scuote la testa, nascondendo un sorriso.

<< Adoro la vostra risata...>>
<< perché cercate di nasconderla? >> voglio capire il motivo.
Non rientra nei suoi valori?
<< Caterina ha detto che ridevate molto, quando eravate piccolo...>> scavo nel suo passato e so che non gli fa piacere.

Il suo respiro aumenta e sento la rabbia scorrergli nelle vene.
<< La signora Caterina parla troppo... e a volte racconta cose inesatte.>> prorompe innervosito.

<< Perché arrabbiarsi allora?>> gli faccio notare, visto che la ritiene solo una bugia.
Distoglie il contatto visivo dai miei occhi.
Si morde la lingua.

Quale cicatrice si porta nel cuore?
Perché si priva di vivere?
Cosa ha fatto di sbagliato, per meritarlo?

Mi avvicino accarezzandogli una guancia.
Chiude gli occhi stringendo le labbra.
Penso che si stia trattenendo, solo perché sono io.
<< Guardatemi.>> ordino.

Muove un po' la testa, ma poi lo fa.
<< Non c'è niente di sbagliato in voi.>> dico molto decisa.

A queste parole allontana la mia mano.
<< Devo andare.>> mi comunica e controvoglia lo lascio camminare verso la villa.
Noto che prima di salire le scale del porticato, afferra il cappello a cilindro che ha in testa e lo scaraventa, con rabbia, a terra.

Mi avvicino piano e lo raccatto stringendolo al petto.
Sono sorpresa da questo gesto.
È come se cercasse di uscire dalla gabbia, in cui si è sigillato, ma nello stesso tempo possiede le chiavi per aprirla.

Spazio autrice:

Ciao ragazzi/e!!!
Come va??
Spero tutto bene!
Vi sta piacendo la storia??
Se si, mi auguro che lasciate una stellina oppure un commento, così che possa capire se sta venendo su un bel racconto oppure no.
Conto sul vostro supporto!! È sempre bello e giusto che il duro lavoro venga gratificato.
Ringrazio calorosamente chi lo fa già!!
Baci Isa. 😘😘😘

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora