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Sono le sei del pomeriggio e Giovanni mi aspetta seduto su un enorme masso.
<< Sapevo che eri tu..>> è questo il suo saluto.
<< il tuo fidanzatino non ti ha detto di starmi alla larga?>> mi prende in giro.

<< Non sono qui per questo.>> rispondo a tono rimettendolo al suo posto... non ha ancora capito che con me non può averla vinta?

<< E dimmi... perché sei qui?>>

<< voglio imparare a difendermi.>> butto fuori.
Inizia a ridere tenendosi la pancia.
<< Bella battuta.>> si asciuga le lacrime.
Rimango ferma sul mio posto incrociando le braccia al petto, non è per niente uno scherzo.

<< Dici sul serio? >> mi domanda dubbioso.

Annuisco.

<< Non è fattibile.. non sono un maestro di combattimento e poi ho appena trovato un lavoro, non voglio perderlo di nuovo.>> si alza in piedi per sorpassarmi, ma lo fermo da un braccio.
<< Lavoro che hai ottenuto grazie a me.. mi devi un favore.>> gli ricordo.

<< Per quanto mi riguarda, penso di averti aiutato già abbastanza nel bosco.>> mette le cose in chiaro.

<< È vero... e per questo ti ringrazio, ma ho bisogno di imparare a difendermi.>> dico guardandolo fisso negli occhi.
<< ho paura che possa succedermi di nuovo.>> mi lascio andare e persino la mia voce si incrina, mettendogli davanti le mie insicurezze.

Si lecca le labbra secche poi sbuffa.
<< Va bene.. ma solo qualche lezione.>> dice allontanandosi tornando verso la tenuta.
<< Domani alle sei, qui.>> mi urla da dietro le spalle.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora