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**PUNTO DI VISTA DEL MARCHESE**

Sono le dieci del mattino, oggi ho dormito più del solito, entro in biblioteca afferrando un libro.. mi piace passare la giornata a leggere saggi...

Da poco ho riavuto possesso del libro che Gea mi rubò il primo giorno... era così intimorita che non respirava nemmeno, stava lì ferma guardandomi con i suoi occhioni scuri, poi ho scoperto la ragazza impavida e coraggiosa che è, l'unica che potesse tenermi testa.
Devo ammettere però che nasconderlo dentro una pentola, è stata un'ottima trovata... non scendo quasi mai lì sotto.
È stata proprio Amalia a trovarlo.
Non oso immaginare la faccia di Gea, quando lo verrà a sapere.

Mi avvicino alla finestra e mi siedo sulla poltrona.. questo punto sta diventando il mio preferito:

Primo perché riesco a vedere tutta la villa e secondo perché si trova proprio sopra il giardino in cui lavora Gea.
Non mi spiego il motivo.. ma mi affascina vederla lavorare.. sta sempre attenta al dettaglio ed il modo in cui i capelli le finiscono sul viso, mi fa sorridere.
è una bella fanciulla.. anche se dentro di sé rimane bambina.

Guardo fuori dalla finestra immaginandomela con un vaso in mano, oppure con qualche attrezzo.. ed invece non c'è.. la sua postazione è vuota.
C'è solo Ernesto che annaffia delle rose.

Dove sarà andata a quest'ora?
Spero che non stia combinando una delle sue...
Sospiro iniziando a sfogliare il libro.

****

È passata un'ora ed ancora di Gea nemmeno l'ombra.
Adesso mi arrabbio.
Sa quanto tengo al lavoro dei miei dipendenti.. non può spassarsela tutto il giorno, lasciando il lavoro ad Ernesto.
Le ho concesso di lavorare in giardino e ripaga così la mia buona fede?

Poso il libro nello scaffale andando in giardino.
Arrivo ed Ernesto si toglie il cappello inchinandosi.

<< Dov'è la signorina Gea?>> lo dico a denti stretti guardandomi intorno.. questa volta non ha scuse.
Si guarda intorno disorientato.
<< Ehm.. non saprei signore, è solita arrivare in giardino prima di me, ma questa mattina non l'ho vista.>> mi spiega.

Forse sarà con la sua amichetta...
Vado a passo felpato in cucina ed appena mi vedono entrare si inchinano tutte le cameriere non aspettandosi questa mia visita.. non scendo mai qui sotto.

Mi avvicino alla sua amica, che mi sembra si chiami Veronica.
<< La signorina Gea, dov'è?>> la guardo dritta negli occhi.

è rimasta sbigottita, non sa che dire.
<< io- signore è da stamattina che non la vedo.>>

<< se è un'altra bugia per coprirla vi caccio entrambe.>> alzo un dito.

Diventa tutta bianca.. è terrorizzata.
<< glielo giuro signore, non so niente.>>

Possibile che sia scomparsa nel nulla?!

Sbatto una mano sul tavolo facendo sobbalzare tutti.
<< chi sa dirmi dove si trova la signorina Gea?>> domando in generale, si guardano tra di loro, ma nessuno sa rispondermi.

Si spalanca la porta presentandomi sia il duca che la governante.
<< è successo qualcosa di orribile.>> prende voce il Duca avvicinandosi a me.
<< La signorina Gea è scomparsa, non si trova più.>>

abbasso le sopracciglia.
Cosa?!
Che significa scomparsa?

<< Le avevo detto di lavare i panni al ruscello, ma non la trovo più..>> borbotta Amalia tenendo la testa bassa.

I panni?!
Non capisco... non fanno parte dei suoi incarichi.

Non ho tempo per pensare a questo.
Corro subito verso le scuderie sellando il mio cavallo.
Forse si è persa nel bosco..
Salgo subito sopra il cavallo e partiamo.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora