101

462 19 2
                                    

Sono in salotto insieme alle ragazze...non fanno altro che spettegolare sui vestiti e acconciature delle altre, e sinceramente lo trovo di cattivo gusto.
<< Il vostro vestito è splendido, dove lo avete preso?>> mi domanda infine una ragazza toccando il tessuto.
<< In realtà è un regalo del Marchese.>> dico.

<< Beata voi... è già tanto se il mio si accorga di me in casa.>> risponde facendo ridere le altre. io rimango in silenzio intravedendo, dalla sala adiacente alla nostra, il Marchese bere un bicchiere dopo l'altro, come se volesse affogare i suoi pensieri nell'alcol.

<< Quando avverrà il vostro fidanzamento ufficiale?>> mi domandano ancora e non ho per niente voglia di parlare di questo, ma mi tocca farlo per non destare sospetti.
<< Il prima possibile o almeno spero.>> le faccio ridere.

<< Mi colpisce la vostra ironia.>> un ragazzo dagli occhi scuri mi osserva attentamente, sorseggiando il suo liquore.
<< grazie.>> rispondo e basta.

<< mi concederebbe un ballo?>> mi chiede poi appoggiando il bicchiere sul tavolino. Mi guardo intorno non sapendo che fare. Non ho nessuna voglia di ballare, ma il Marchese mi ha detto di essere gentile ed educata con tutti, per questo decido di accettare l'invito.
Iniziamo a ballare, lentamente, seguendo le note del pianoforte. Cerco di concentrarmi sui suoi occhi, ma non hanno niente a che fare con quelli del Marchese.

<< Permettetemi di dirvi che siete la ragazza più bella della festa.>> mi fa un complimento.
<< grazie.>> rispondo per l'ennesima volta, sono a disagio, non so che dire, non lo conosco.

<< Da quello che vedo siete molto timida.>> mi solleva il mento con due dita e questo tocco mi infastidisce.
<< Affatto.>> lo sfido con gli occhi.

<< Non volevo offendervi, il contrario.>> cerca di scusarsi ed in realtà non ha colpe, sono io che in questo momento sono indisposta.
<< Come mai avete un viso così triste?>> mi accarezza una guancia e questa volta mi ritraggo.

Un pugno netto lo scaraventa a terra.
<< Che pensavate di fare con la mia fidanzata, eh?!>> il Marchese è fuori di sé, ha gli occhi rossi come le tende di questa sala, e a malapena riesce a tenersi in piedi, è ubriaco.

<< Non volevo mancarvi di rispetto.>> bofonchia spaventato l'uomo.
<< Non avvicinatevi più a lei o ve la vedrete con me.>> gli punta un dito contro e sta dando troppo spettacolo.
Le donne si sono alzate in piedi e tengono una mano davanti alla bocca.

<< Forza Cecilia, andiamocene.>> si rivolge a me, afferrandomi la mano. Noto il sorriso di molte, soprattutto quello della moglie del Barone. Mi ha chiamato con il nome della sua Ex e non c'è niente di più umiliante.
Mentre il Marchese mi conduce fuori, io saluto e ringrazio calorosamente il Barone per averci ospitato, scusandomi anche per l'atteggiamento del Marchese.

<< Non preoccupatevi.. capita a tutti di alzare troppo il gomito.>> ed in confronto alla moglie, che cerca di sminuire tutti, è galante e rispettoso.

Appena siamo fuori mi strattona portandomi sul suo petto.
<< Cosa stavate facendo con quell'uomo?>> se la prende con me.
Resto in silenzio visto che non gli devo alcun tipo di spiegazione, è tutta la sera che pensa alla sua ex, e per di più mi ha chiamata con il suo nome.
<< Rispondete!>> alza la voce, ma con me non funziona.

<< Non siete lucido, torniamo a casa.>> cerco di farlo ragionare, conducendolo verso il calesse.

<< Nessuno può toccarvi... non in quel modo.>> prorompe con voce calda, ma decisa.

*****

Finalmente arriviamo a casa, lo aiuto a mettersi a letto, solo perché non si regge in piedi, e ne approfitto per fargli alcune domande, a cui non risponderebbe mai da sobrio.
<< A cosa pensavate stasera?>> so di dirigermi in acque pericolose, ma voglio sapere.

Ghigna, sganciandosi il bottone del colletto.
<< Perché volete farvi del male? >>
<< Sapete benissimo che stavo pensando a Cecilia, ai suoi occhietti acquamarina.>> getta fuori la verità.
Una patina di lacrime si forma sui miei occhi, è doloroso da sopportare.
<< E poi?>> borbotto.

Fa un altro ghigno.
<< E poi pensavo al suo culetto... era così perfetto che sembrava...>> lo blocco; non voglio sapere altri dettagli, altrimenti rischio di perdere il senno.
<< ci sarà mai posto per me, nel vostro cuore?>> e non so perché glielo sto chiedendo, ma ho bisogno di risposte.

<< Nessuna prenderà il posto di Cecilia... nessuna.>> mi guarda intensamente, come se volesse ristabilire l'ordine.
Bene, ho sentito abbastanza.
<< Buonanotte.>> soffio prima di uscire dalla stanza. Mi ha completamente distrutta.

Il Marchese di Corvalle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora