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Varco la sala da ballo con le scarpette già indosso.

Vedo subito il Marchese dritto sul suo posto con le mani dietro la schiena, mi avvicino a lui fermandomi appena ci troviamo faccia a faccia.
<< Proviamo uno dei balletti di Melory?>> domando, visto che conosco solo quelli.

Mi sorride appena e poi fa cenno di no con la testa.
<< Nei ricevimenti, il ballo più frequente è il valzer.>> mi spiega lasciandomi a bocca aperta, non sono pronta ad imparare un nuovo tipo di danza.

Sto per ruotare gli occhi al cielo.
<< Non fatelo!>> mi ammonisce subito.
<< Dovete togliervi questo vizio e non scherzo quando lo dico, la disciplina è importante se volete salire di rango.>> mi dà molti dettagli ed ha ragione, ma non riesco a non essere spontanea.

Dovrò lavorare anche su questo.

<< Bene il valzer non è complicato: sono importanti la postura, le braccia, le ginocchia e i passi.>> seguo attentamente il suo discorso.
<< Le ginocchia devono essere rilassate e leggermente divaricate.. le braccia alte e la postura decisa e corretta.>>
<< Deve traspirare eleganza e delicatezza.>>

Mi sono già persa...

<< i passi base sono tre, inizierò io e voi dovrete seguirli in maniera speculare.>> mi afferra le mani alzandole e mi sento già a disagio.

<< Testa da un lato per vedere la sala e si parte in senso antiorario.>> con il piede sinistro fa un passo in avanti ed io uno indietro, poi con il destro si muove seguendo la linea orizzontale e poi riunisce i piedi.
<< Fatto. I passi sono questi, che eseguiremo poi al rovescio.>> e lui la fa facile, io mi sento un pinguino con le scarpette da ballo.

Riprendiamo i passi e li sbaglio varie volte.

<< Siete troppo tesa.. rilassatevi, ci sono io qui con voi.>> mi rassicura ed è proprio lui a riempirmi di brividi.

<< quando trascineremo i piedi di lato la postura sarà più morbida, appena uniremo i piedi dobbiamo stare dritti il più possibile.>>
<< il ritmo lo scandirò io, partiamo.>> inizia a farmi volteggiare per la sala e sono più le volte che gli pesto i piedi che altro.

Sto sudando per la vergogna, ma lui non mi rimprovera.. vuole che impari.

<< Gea, lo sguardo è importante, non guardatevi i piedi.>> mi fa presente alzandomi il mento e i suoi occhi sono un danno per me.
Mi concentro e provo a far uscire qualcosa di decente, ma è dura, alla fine mi allontano.
<< Mi spiace farvi fare brutta figura.>> sussurro visto che lui è abituato a partener migliori di me.

Mi afferra dai fianchi portandomi sul suo petto.
Ci fissiamo.
<< Dispiace più a me...>> soffia e ci rimango male.

<< avervi così vicino e morire dalla voglia di baciarvi.>>

Alzo le sopracciglia incredula dopodiché fa scontrare le nostre labbra.
È sempre bello toccarle.
Seguo il suo movimento creando una danza tutta nostra.
Gli accarezzo il viso, mentre lui infila la lingua spaziando da tutte le parti gli schiocchi si diffondono in tutta la stanza e vorrei non smettesse mai.
Mi tremano le gambe ed anche il cuore.
Gli infilo la mano tra i capelli e ci gioco un po'.

Si stacca da me guardandomi negli occhi.
<< Non riesco a trattenermi quando vi ho davanti... dovete fermarmi.>> mi dice.

<< Ma io non voglio fermarvi.>> rispondo riprendendolo a baciare, mi palpa forte il sedere e sento le fiamme nel petto.

<< No, no basta.>> si tira di nuovo indietro.
<< Devo insegnarvi a ballare.>> ritorna con i piedi per terra ed entrambi abbiamo il respiro accelerato.
Annuisco lievemente prima di perdere il briciolo di lucidità, che mi è rimasto.
Lentamente riprendiamo a ballare, mi sento più rilassata e a mio agio.

Spazio Autrice:

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