Sabrina ha organizzato una grande cena a casa sua, perchè tra tre giorni partirà per lavoro insieme a suo marito. Passerà diversi giorni a Boston, mi ha detto che girerà di teatro in teatro per cercare un progetto. Desidera tornare a recitare davanti alla platea, io ho intenzione di vedere ogni spettacolo. Voglio darle forza, essere dietro alle quinte... non solo per assistere, ma soprattutto per divertirmi. Farle scaricare l'ansia quando non si sentirà abbastanza. A volte sta sulla difensiva, perchè le riesce inevitabile, con me abbassa la corazza, si trasforma nelle fragilità che la rendono unica, quando anche quando è arrabbiata, nascondendo il sorriso sornione.
Ci avviciniamo alla porta d'ingresso di Sabrina. Delia si ferma a guardare tutte le cianfrusaglie che ha fuori all'ingresso, sembra il mercatino delle pulci... e per giunta non c'è organizzazione, menomale che con me vuole comportarsi sempre da perfettina.
Busso alla porta, lei apre, accompagnata dalla sua domestica.
"Buonasera...", impallidisce vedendo Delia dietro di me.
La salutiamo, dandole un bacio sulla guancia sinistra e l'altro sulla destra.
Mi frena afferrandomi un braccio.
"Falle vede la casa", dice alla sua domenica.
Delia segue la donna, io e Sabrina andiamo a sederci sul divano, in salotto." Come te permetti?", dice con fare minaccioso.
"Come te permetti", ripete, si sfiora la fronte con i polpastrelli.
"Io te dico, vieni da me, è una cena de famiglia... te presenti con la tua amante? Io te dovrei fa male, in questo momento Mari. Non lo posso fa, perchè nessuno sa che t'amo. Se qualcuno lo dovesse scopri, non solo ce passerei un guaio... te farei passa il doppio a te. To dico mo, perchè Flavio è andato a Fiano, dai miei genitori, ma se solo t'azzardi a sfiora la coscia de quella o a baciarla. Quando è finita la cena, quando ce vedremo io e te, da sole, te stacco qualcosa. M'hai capita o voi che to ripeto? Non me faccio problemi, o sai si..."
Sorrido, piegandomi sulle gambe.
"Te ridi", mi da una pacca sulla gamba.
Rido con molta più enfasi."Te possino ammazzarte. Andamo di là, prima che quella te fa domande, se le dovesse fa... sai che le dico? Che avemo scopato, può darsi che se toglie er vizio de starte accanto".
Continuo a ridere. Non posso farci niente, lei mi rende felice, anche nella sua gelosia, non sa nascondersi. Lei è vera.
La vedo alzarsi dal divano, e andare in cucina. La seguo, avrei un milione di cose da dirle, ma non posso afferrarla e baciarla.
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Ogni stella merita di brillare
RomanceL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...