Parte 79

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"Non correre", le urlo.

"Dai che questa macchina è una potenza".

"Mari, non abbiamo vent'anni, abbi pazienza, che se corri me gira la testa".

"Ti stai divertendo?"

"Mi piace stare con te", rispondo poggiando la testa sulla sua spalla.

Mi da un bacio sui capelli.

Arriviamo sotto casa sua, parcheggia la macchina nel garage, esce dalla macchina, viene dal lato del conduce, apre la portiera e mi aiuta ad uscire.

"Stasera sono servizievole".

"Grazie me so svegliata alle 5 della mattina e adesso è mezzanotte, me devi questo come minimo".

"Che ti prende stasera?", mi chiede. A volte le sue domande risultano inutili, le risposte sono scontate. Non le rispondo. Chiude la macchina, usciamo dal garage, entriamo nel palazzo, dirigendoci al sesto. Entriamo in casa, chiude la porta a chiave.

"Stiamo sole e sai il 21 aprile cos'è uscito al cinema?"

"Il sesso degli angeli, il mio film".

Mi bacia, e afferma:"Brava, vedo che sei preparata! E stasera il sesso dove si farà?"

Parla, mentre estrae dalla credenza le manette rosse, le mostra.

"Sei tanto affezionata a queste... posso mettertele?"

"Non me porti nemmeno in camera da letto?".

Mi mette una manetta alla mano sinistra e l'altra la mette alla sua.

"So prigioniera? O sei te quella incatenata?"

"Stiamo insieme", dice con un sorriso sornione.

Mi bacia, lascio che scenda con le sue labbra fino al mio seno, li si ferma a stuzzicarmi con molta intensità.

Mi guarda...

"Ti ricordi quando le portai ad Amici?"

"Mi ricordo tutte le volte dove hai cercato di stuzzicarmi, io ho ricambiato sempre il favore. Tanto ormai sanno della coppia".

Maria mi guarda sorridendo, mi da un bacio su entrambe le guance.

"La porno Mery si limita stasera? Non me l'hai preparato il sex on the beach?".

"Ho fatto di meglio", dice rispondendo alla mia domanda.

Andiamo in camera da letto, vedo che ha adornato il materasso di petali di fiori.

"Facciamo palestra tra i colori della primavera", dice prima di prestarsi a darmi un bacio sul collo.

Maria ci toglie le manette, le appoggia sul comodino. Si sbottona il pantalone, mostrandomi che ha allacciato il cornino alla mutanda.

"Porta fortuna e prosperità per il sesso".

"Già che tu sei qui con me...", dice avvicinandosi, sbottonando il mio pantalone.

La guardo negli occhi con fare malizioso, lei apre leggermente la bocca, passa la lingua sul labbro inferiore e resta a guardarmi sorridendo, io abbozzo un piccolo sorriso.

Lei si toglie la maglietta, inizio a sentire la mia intimità, come se si stesse risvegliando, non vede l'ora di diventare di Maria. 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora