Parte 81

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Ricevo una chiamata da parte di Flavio, in tarda notte, non è mai capitato. Almeno mi terrà compagnia, questa sera mi sento a disagio. Mi alzo dal letto, guardo attentamente Maria, vado fuori sul terrazzo. Rispondo alla chiamata.

"Tutto bene?", dice Flavio.

"Si, a te cos'è successo? Non me chiami mai a quest'ora", dico sbadigliando.

"Mi mancava mia moglie, è proibito chiamarti?"

"No, nemmeno io riesco a dormire... non perchè mi manchi, ma per quello che succede con Maria... tra poche ore staremo con le bambine, vorrei che ci amassimo, come facevamo a dicembre, ma sembra passato troppo tempo".

"Bri, pensa che è tutto in salita. Sabrina Ferilli può barcollare, ma mai crollare", dice Flavio con un tono lieto.

Avverto in lontananza dei passi farsi vicini, d'improvviso una voce mi sorprende alle spalle:"Che fai?".

Mi giro, vedo Maria con gli occhi semichiusi, non riesce a reggersi in piedi, è ancora in dormiveglia. Mi avvicino a lei, poggio un braccio dietro la sua schiena per sorreggerla.

"Fla, grazie per avermi fatto sorridere! Ci vediamo presto", dico chiudendo la chiamata.

Maria mi bacia, si avvicina a peso morto al mio corpo, continuo a sorreggerla, abbracciandola.

"Ti amo", sussurra Maria.

Le do un bacio sulla fronte e continuando a mantenerla, ritorniamo in camera da letto.

Mi sveglio alle 6 e 30, ho dormito qualche ora. Ho ancora sonno, ma devo sistemare la camera delle bambine, preparare la colazione e attendere che Maria si svegli.

Mentre sono ai fornelli, le sue braccia mi stringono da dietro, inizia a baciarmi sul collo. La guardo, ci avviciniamo fino a baciarci in modo passionale, le nostre labbra si accarezzano per una lunga sequenza di minuti.

"Buongiorno Sabri", dice Maria sorridendo.

"Giorno amore!", le faccio una carezza sul viso.

"Mi fa bene svegliarmi cosi".

'Sapessi quanto fa bene a me, Marì', penso tra me e me.

"Posso farmi perdonare, Bri?", dice Maria prestandosi a darmi un bacio sulla fronte. 

"Cosa dovrei perdonarti?"

"Di non averti fatto dormire stanotte".

Mi bacia il collo, toccandomi con le punte delle dita la schiena.

"Mery, anche io starei tutto il giorno avvinghiata a te", dico accarezzandole il braccio, aggiungo:"Dobbiamo andare dalle bambine, c'abbiamo da lavorare... non è il momento. Spero che almeno questa notte, avremo un po' di tempo".

Stiamo per baciarci, ma veniamo interrotte dal suono del cellulare.

"Barbara deve chiamare proprio adesso? Le sarà successa un'altra convalescenza?", dico sbuffando.

Maria mi guarda, porta l'indice davanti alle labbra indicando di restare in silenzio.

Controlla il mittente della chiamata, la rifiuta.

"Godiamoci questa settimana, che la settimana prossima a quest'ora sarà il tuo giorno".

La bacio! 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora