Sono quasi le due di notte, non ho orari, sono più notturna che diurna, anche se mi sveglio alle 7 ogni mattina. Fantastico sulla mia vita con Sabrina. Oggi non ha risposto alla mia domanda, ma domani ci vedremo, con più calma. Finirò di lavorare verso le 18, passerò a prenderla con una piccola sorpresa. Dopodomani arriveranno i primi mobili per le camerette, ho scelto di avere due bambine, con o senza di lei. Ho bisogno di trovare un senso diverso alla mia vita, corro troppo, ultimamente sono stanca di vivere da Maria De Filippi, la conduttrice di enorme successo.
Voglio essere una donna che vive con l'amore della sua vita, anche se probabilmente non so quando si deciderà ad ottenere il divorzio, se mai lo vorrà. Voglio avere una famiglia, una di quelle che non ho da un po', da quando Gabriele ha iniziato la sua vita, adesso è un uomo indipendente. Maurizio è un grande uomo, ma come posso paragonare l'eccitazione e l'euforia adolescenziale che provo con Sabrina, con quello che resta del mio matrimonio? Lo sanno tutti, prima o poi avrò quel che mi spetta.
Mi arriva un messaggio da Sabrina: "Come si chiamano le bambine?". Questa notte non l'ha svegliata il mio cellulare che lampeggiava, strano, molto strano.
"Antonella, la più piccola e Giovanna, la più grande", le rispondo.
Visualizza il messaggio, dopo pochi secondi, mi telefona, rispondo mettendo il vivavoce.
"Quando mi porti a conoscerle?".
"Te non dormi verso quest'ora? Sono le 2", le chiedo.
"Mari, no, ce stanno i problemi, come se fa a dormi. Te credi che non abbia pensieri? Oggi, avemo rivisto la puntata, me so rispecchiata in tanti testi sai? Dovemo prendere le decisioni con cautela e come si deve. Ste ragazzine hanno sofferto già, per questo so sempre stata restia. Se alla fine ce rimettemo noi? Te non ce pensi... adesso avemo più vita di loro, ma poi...".
Ascolto con dispiacere la sua angoscia, vorrei dirle che nemmeno questo si basa sui sentito dire, sulle dicerie della gente.
"Flavio? Gliel'hai detto?", le chiedo, probabilmente peggioro solo la situazione, ma lei sa che per vivere di cose belle, dobbiamo prima lottare contro quelle meno piacevoli.
"No, Mari, non volevo che se ne andasse via. Vedi, anche questa è un'altra responsabilità. Ce ne stanno troppe, se tu vuoi fare la madre single, io lo accetto, ma da parte mia. Devo tutelare ancora Flavio, sai che non vuole avere a che fare con i giornali, conosci le polemiche, sai che internet è molto più tiranno. Sapessi quanti commenti, anche su di noi, blocco ogni giorno".
"Tu devi vivere in pace con te stessa", le ribadisco.
"A volte me sembra de star bene solo con te, poi peso e ci rimango male. Io t'amo Mari, t'amo, e adesso vado a dormi'. Tu non perdere le speranze, che sei l'unica forza che me rimane. Me vedi come sto, almeno tu stai na meraviglia".
"Sto una meraviglia, perchè ho il cuore al vento solo quando ti sogno, figurati quando mi sei accanto. Buonanotte, e sappi che si dice san, non sun come si scrive".
"So le 2 e 5, vuoi metterti a fare la pignola a quest'ora? Te prego! A stento me ricordo cosa vuol dire, figuriamoci come se pronuncia".
"Vuol dire sole, tu sei il mio sole Sabrina", dico mentre le mie labbra si schiudono formando un sorriso.
"Vuoi stare fino all'alba? Perchè non me vieni a prendere, cosi magari me fai vede quanto sono il tuo sole".
"Buonanotte cretina, ti saluto, prima di sentirti sparare cazzate".
"Ciao, ma sappi che anche tu sei la mia vita. Mi prenderò cura di tutto, promesso".
Sento le sue parole vicine, quella promessa si posa sulla mia anima, diventando un momento di unicità eterna.
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Ogni stella merita di brillare
RomanceL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...