Parte 50

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Ho deciso di trascorrere questo weekend con Flavio a Milano, l'ho raggiunto questa mattina, senza troppi impegni, staremo insieme anche ai suoi ragazzi.

Ci comporteremo come una famiglia, d'altronde quella siamo.

Non sono molto felice! Per nascondere la mia amarezza indosso gli occhiali. 

Sono stanca, ma resisto, va tutto bene, fino a quando non si fermano a chiedermi perchè mento.

Mento sul sentirmi in forma.

"Sono qui solo per i ragazzi", affermo guardando Flavio.

"Tu sei qui per te stessa", ribatte lui. "Ti spiego il perchè... la nuova compagna di Maria, abita vicino casa tua, ha l'ufficio li, non puoi nasconderlo, non puoi sottrarti, hai un'età, fai un mestiere importante, sei una donna straordinaria. Sei qui per non pensare, sei qui perchè la tua vita va oltre. Ogni stella merita di brillare, e tu perchè vuoi trascurarti?", aggiunge con un tono deciso, molto convinto delle sue giuste parole.

Io lo apprezzo, sono questi i momenti in cui mi rendo conto del perchè ho scelto di sposarlo, lontano da tutti, solo noi. Flavio è una bella persona, una persona di grande qualità, e so perfettamente che non mi lascerebbe mai sola,  ci vede tanto in me, probabilmente tutto quello che non riesco più a notare.

Ringrazio la vita, per averlo ancora accanto. Gli do un bacio sulla guancia, lui mi stringe la mano, come se non volesse farmi sentire sola, come se non volesse farmi combattere questa guerra con me stessa. 

"Mia regina, adesso andremo a visitare un castello, uno di quelli che meriterebbe il suo dominio", dice Flavio ironizzando.

"Il mio bambinone di una certa età, eh, che bello che sei", dico poggiando le mani sulle sue guance dandogli due pizzicotti e un bacio sulla punta delle labbra.

"Mi piace visitare il mondo insieme a te", afferma Flavio.

"Anche a me, sei un ottimo accompagnatore. Voi ragazzi vi state divertendo?".

"Si", dicono Sofia e Riccardo all'unisono.

Flavio si presta a darmi un bacio sulle labbra.

"Sono contento e devo dirti una cosa, in realtà mi era passata dalla mente, ma c'è una ragione in più per cui sono a Milano. Sai che una delle mie priorità di vita, è far del bene...", avverto il tono delle sue parole preoccupante.

"Che hai combinato? Hai prestato i soldi ad una persona che ti ha truffato?".

Fa un cenno di dissenso con la testa.

"Di più, mi sono offerto di ospitare dei bambini a casa nostra. Staremo a Milano per svolgere queste pratiche e poi potremmo portarli a Roma".

Nei suoi sguardi c'è la preoccupazione della mia reazione, e da una parte fa bene, l'ultima cosa di cui posso occuparmi in questo periodo sono la gestione di ragazzini che hanno bisogno d'amore. Mi sento gelida, spenta, da quando non ho accanto Maria, lui infierisce.


Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora