Parte 45

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"Mia piccola dolce Bri", queste parole risuonano all'apertura della porta.

Flavio mi attende davanti alla soglia, come se stesse aspettando sua moglie all'altare.

Riconosco i suoi occhi, perchè non sanno mentire.

"Ciao Fla, te fermi ancora qui?", gli domando, stanca del via-vai che stanno facendo sia lui che Maria nella mia vita.

Con lui non ci sto più, non ho nemmeno il pensiero di immaginarmi nuda su un letto con lui al mio fianco.

Con Maria, l'impensabile. Ogni notte i miei pensieri mi immergevano nella canzone:"Sei bellissima" della Bertè, risuonava mentre il mio sguardo si abbassava per rilassarsi, per lasciarsi andare alla tranquillità della notte.

Vado sul terrazzo, la mia parte di habitat preferita. Immersa tra i fiori, che ogni giorno curo con amore. Un vento primaverile si fa spazio sulla mia pelle, mi sfiora e lascio che il suono degli uccelli rimbombi nella mia mente, in modo che sia solo esso a sovrastare i pensieri che annientando la lucidità di saper distinguere quello che provo per Maria, dalle sue effimere dimostrazioni.

"Mia cara, ormai non gioco più", ripeto queste parole, mentre guardo giù cercando di captare la sua presenza, come se avvertissi la sua vicinanza. So che è più di quello che sembra.

"Sabrina, posso?", eccola di nuovo qui. La sua voce persuasiva, quella "r" moscia invadente tra le sue parole, quanto lei nella mia vita.

"Ti hanno fatto salire fino a qui?", le chiedo con un tono stanco, quasi dolente.

"Flavio...", afferma. Si mettono d'accordo quei due, quasi come se fosse una sfida.

"Cosa devi dirmi?", mi volto verso di lei, incrociando le braccia, mantenendo uno sguardo spento, rivolto al pavimento.

Lei si avvicina, appoggiando la sua mano sul mio braccio.

"Mi interessa di te, ma quanto mi interessa di Barbara. Siamo amiche da tanti anni".

Fermo le sue parole, non è questo che voglio ascoltare, ma ha ragione.

"Siamo state amiche anche nei momenti in cui ci allontanavamo dal mondo? Quelli dove le tue mani sfioravano la mia intimità, te l'ho concesso, perchè hai sempre potuto farmi tutto. Quello che non mi aspettavo da parte tua, è che mi trattassi come una lurida amante. Avevamo progetti di vita in comune Maria, poi il buio".

Mi abbraccia.

"Non è questo quello che ti ho chiesto, non pensare di poter rimediare cosi", sussurro tremante. Appoggia una mano dietro la mia nuca, sussurra al mio orecchio: "Te lo sto chiedendo io, te lo sto chiedendo per favore".

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora