Una rosa senza petali.

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Gli interventi non salvano la vita a lungo.

Il cuore si ferma, senza che tu possa fare niente.

La vita si mette in pausa, come se tutto fluisse senza importanza.

Rimani lì con il volto impallidito, con le mani che ti coprono le lacrime.

Non ci riesci, chiudi gli occhi, immaginando che l'ultimo saluto stia ancora accadendo. Alcune realtà sono peggiori di un sipario che non riesce ad aprirsi, e rimane chiuso nel silenzio di un amore, che adesso, ha il colore del cielo.  


Sabrina è distesa accanto a Maria, sul letto, sotto alle coperte.

"Dammi il tuo dolore Mari, ti prego dammelo. Custodisci in me anche i vaffanculo che avresti voluto dire alla gente maleducata. Dammi tutto ciò che non riesci a sopportare, ciò che ritieni troppo grande. Sono qui per questo!" balbetta Sabrina singhiozzando.

Maria si limita ad abbracciare Sabrina.

"Mi lacera l'anima vederti cosi, ti proteggerò io al posto suo, so che non sarà lo stesso, ma sono qui" dice dandole un bacio sulla guancia.

Maria poggia un braccio intorno al collo di Sabrina.

"Vuoi andare a dormire nella sua camera?"

"Penso che diventerà la mia... per averlo vicino.

Cosi come il gelato... come le caramelle nascoste.

Non le nasconderò e lui non le terrà segregate, per non farmele notare. Non ho mostrato le mie lacrime per tutto il tempo, perchè era la sua volontà, perchè lui mi ha insegnato tutto quello che so, con il suo modo di esserci. Ho paura di aver sbagliato a non dargli quanto meritava" dice tremante la bionda.

Sabrina la stringe tra le sue braccia, cercando di cullarla in una carezza.

"Ao... io te prometto na cosa, to giuro su Roma, e soprattutto su a vita mia. Non potrò sostituirlo, ma er posto mio starà dove decidi te, e me magnerò tutto il gelato fino a farte prega de mannarme in palestra, me farò venì le carie ai denti. Dedicherò una parte de me anche al tuo uomo, al suo ricordo, perchè Mari tu per me sei stata la donna che avrei voluto sposà se fossi nata lesbica, ma purtroppo semo amiche ce dovemo accontenta" cerca di tirarla su di morale con il suo sarcasmo.

"Cretina... sei proprio una cretina" sul suo volto spunta un piccolo sorrisino.

"Oh ma guarda che è il primo, tutto mio eh, no voglio condivide co nessuno" dice dandole un bacio sulla fronte.

"Te lo meriti, te lo meriti perchè hai preso un aereo anche se eri con Flavio dall'altra parte del mondo" dice facendole una carezza.

"Sono il tuo angelo custode Marì, non me importa de niente, se non de te" Sabrina le fissa le labbra, morendo dalla voglia di darle un bacio.

La mora estrae dal cassetto un pezzo di cioccolato fondente.

"To posso spaccia'?" domanda curiosa, pronto a poggiarlo nella sua bocca.

Maria spezza un piccolo pezzettino e lo mangia. Sospira, mandando giù un magone.

"Me prometti na cosa? Che almeno per tutta la settimana ce stamo insieme, n'altra volta. Mari prenditi tutto er mese, il lavoro è importante, ma te voglio vede bene, e fino a quando nun stai bene, non te voglio lascia andà. La gente no merita sta parte tua, la gente è putrida" dichiara severa Sabrina.

"Venerdì registro Amici" dice sottovoce.

"Vengo con te, nun te mollo" dice dandole un bacio sulla fronte.

"Sei un piccolo blitz che in un momento simile mi occorreva" afferma Maria intrecciando le braccia per accarezzarsi le spalle.

"Hai freddo? Non voglio essere assillante giuro, però buttati su di me o sotto, dove te pare, basta che te riscaldi".

"Non usare queste citazioni che mi vengono altre scene in mente" ridacchia.

"Almeno un po' l'antidolorifico nella vita lo so fa".

"Te sei na cretinaa" ribadisce Maria, le da un bacio sul collo.

"Spero che tu stia bene, che lui stia bene nel vederti sorridere, perchè tanto lo sa meglio de te, che er core mio è anche core tuo" dice Sabrina poggiando una mano sul viso di Maria e avvicinandosi per darle un bacio al eschimese.

"Mi prepari una cioccolata calda con i marshmallow?"

"Ti sto anche convincendo a mangiare, tutto quello che vuoi. Però non l'usare come scusa, anzi vieni con me... " dice Sabrina, le prende la mano e poggia delicatamente le labbra sulla pelle, per darle un bacio.

"Sabri sono cinque minuti che vuoi che accada... ti aspetto".

"Che me lo dici solo per farmi allontanare, in modo che puoi iniziare a piangere. So che non è facile, che fa tutto schifo, ma tu sei con me, io sono con te, sempre" dice fermamente la mora. 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora