Sono tornata a Roma questa mattina. Adesso sono negli studi Elios, per registrare la puntata di Amici. Sostituirò Stash, che purtroppo ha il covid. Vedrò Maria. Le mie aspettative? Pari a zero.
Antonio è accanto a me, sa che non deve lasciarmi sola.
Spero che le cose vadano tranquillamente, di problemi ce ne sono troppi.
Una mano batte contro la porta, insistentemente.
"Mari, lasciame' sta fino all'inizio della registrazione", dico sbuffando.
Lei entra ugualmente, sedendosi accanto a me.
"Allora... parliamo?".
"Che vuoi che ti dica... già stai a parlà. Voi pure il permesso? Non me sembra".
"Dai Sabrina", dice appoggiando la sua mano sulla mia gamba, la sposto.Antonio si alza, esce dalla stanza. Maria si alza, chiude la porta a chiave.
"Ti denuncio per sequestro di persona. Non mi tenere segregata", sentenzio.
"Ti voglio ringraziare, da conduttrice, da amica, di essere qui. Ti ho avvisata all'ultimo minuto e hai subito accettato", dice mentre si risiede accanto a me.
"Perchè me paghi, solo pe' i soldi ho accettato", dico intrecciando le braccia e abbassando il viso.
Mi fa una carezza dietro la nuca.
"Te co' ste mani. Hai finito di metterle addosso alla cacatella e adesso, me le rifili a me? Sul mio corpo? Nono, bella mia. Va' da Alessandra, dalla Barale, da chi voi, ma non da me".
"Ti costa tanto essere amiche?"
Annuisco.
Squilla l'iPhone di Maria, le dico di rispondere, lei fa un cenno di dissenso e continua a guardarmi.
"Potrebbe essere importante, rispondi".
"Fino a quando non ho chiarito con te, non iniziamo la registrazione, non parliamo con nessuno. Dobbiamo uscire da questo camerino, convinte di volerci bene".
"E' una cosa abbastanza ovvia", le dico, continuando ad indicare il cellulare con la mano.
Risponde, riesco a leggere il nome del mittente, è Barbara. Che gloria, mancava solo questa telefonata.
Maria assume un'espressione preoccupata, il che inizia a spaventare anche me. Si alza dal divano, io faccio lo stesso, prendendole la mano.
Cerco di captare quello che pronuncia dall'altra parte del telefono, non sembra la voce di Barbara, è un uomo che parla.
"Si, adesso arrivo. Mi dia il tempo di uscire dagli studi e sarò lì", si avventa ad uscire dal mio camerino, io la seguo. Va nel suo per prendere la giacca e la borsa.
"Dove vai?", domando spaventata.
"Barbara ha avuto un incidente. Ti prego, avverti gli altri, che oggi faremo ritardo. Mi dispiace".
"Che dici? Vengo con te, Mery".
"Non voglio che Barbara si agiti. Ti prego".
Mi da un bacio sulla fronte.
"Tu non ti azzardare a farmi prendere uno spavento del genere, non farlo mai. Che se ti succedesse qualcosa, morirei. Prenditi cura di te e grazie per esserci, grazie Sabrina".
Con le dita, tiro in sù la punta del naso, per non piangere.
La vedo andare via, quando vorrei solo abbracciarla.
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Ogni stella merita di brillare
RomansaL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...