Sono in macchina, sto guidando per tornare a casa.
Sulla frequenza radio trasmettono la canzone di Sal Da Vinci, e il mio primo pensiero corre da lei. Ha donato un volto a questa canzone.
"Spero solo che tu... non ti arrabbi di più, come hai fatto già prima con me" canticchio.
A pensarci... oggi è sabato, andrà in onda la quinta puntata di Tu Si Que Vales. E' una puntata particolare, ricordo ogni momento come se l'avessi vissuto un attimo fa. E' una di quelle puntate in cui perdiamo il controllo, le cose ci sfuggono di mano e i pensieri fluiscono in azioni, fortunatamente la serietà professionale è il nostro campo d'arresto. Altrimenti sarebbero cazzi, amari!
Passo per una strada che conduce a casa sua, decido di mettere la retromarcia e percorrere la retta via, il retto sentiero con la speranza che sia sola.
Non voglio chiamarla per avvisarla del mio arrivo.
E' una settimana che non rispondo ai suoi messaggi, la Fanelli già si sarà impossessata di mezza abitazione, come minimo.
La sua prima frecciatina è stata inviata tramite un post... ha trascritto testuali parole:" Fai del bene e dimentica, fai del male e ricordalo".
Giusto per donare un senso di rancore, dopo che tutta Italia sa che quando lavoro non ho vita social, perchè mi rilassa concentrarmi su me stessa e sul mio da fare, che dimentico di dare importanza, a chi per me è più importante della mia stessa persona.
Ha continuato qualche giorno dopo, con un nuovo post, in cui ha richiamato anche l'attenzione di Antonio, scrivendo che era stata una sua idea. Tra l'altro l'abito marrone evidenzia alla perfezione le sue curve, e non ho fatto altro che ingrandire l'immagine per notare i ricami del vestito. La frase riportava:"Nessuno vale una sola sera" con una chiave accanto.
Come le sa mandare la Ferilli le frecciatine nessuno, fa direttamente il passaggio Italo treno con Flavio al comando di ogni suo fastidio, perchè ai desideri ci penso io, e mai solo per una sera. Nessuno negherà mai l'amore incondizionato che nutro per ogni singolo gesto o parola che appartiene a quella donna.
Trovo parcheggio poco distante dal suo palazzo, come sempre lì... è faticoso trovare un posto.
Scendo dall'auto, e mi dirigo nel suo palazzo. Salgo le scale con l'ascensore, appena esco la trovo avvinghiata ad Emanuela.
Mi guarda con stupore, io sospiro.
"Buonasera... stavo giusto andando via" dichiara.
La guardiamo andare via in silenzio.
Mi avvicino a Sabrina, sto per baciarla quando mi interrompe, portando le mani dinanzi, come se volesse bloccare ogni mia singola mossa.
"Te adesso te fai viva? Dopo na settimana? Sei proprio stronza fijia mia".
Mi guarda con fare deluso, mentre io ridacchio.
Entriamo in casa.
"Le ho lette le frecciatine" dico in modo ironico.
"Te leggi sempre tutto ciò a cui, casualmente, non mandi risposta".
Porto una mano sotto al suo mento e cerco di avvicinarla me.
"La smetti di ave questa espressione?"
"Te dovrei guardà come una che muore dalla voglia de sartatte addosso? Andiamo su... non mi sembra il caso" sbuffa.
Le rubo un bacio, mi dà una pacca sulla spalla.
"Non dovevo?"
"Mi dà fastidio psicologicamente quando non mi rispondi" dice con tono severo.
Continuo a ridere, guardo la maglietta che ha indosso. Simile a quella che Totti dedicò ad Ilary.
"Te l'ha regalata Emanuela?"
"Flavio... me l'ha portata da Milano. Non cambiare argomento Mari".
"Vorresti educarmi nella risposta tramite whatsapp?"
"Ciò non sarebbe male, però... so che non servirebbe a niente" puntualizza.
"Ti va di andare a fare una passeggiata? Prima che inizi la trasmissione".
"Non ce se mai entrata in casa mia, che già te ne voi andà?"
"Era solo per portare in giro la versione femminile di Micheal Jackson con la maglietta della Roma" ridacchio.
"Nun fa la mattacchiona Mari, prima m'hai baciata...già te sei stancata?"
"Ti sembro una che si stanca della propria donna?" controbatto la domanda.
Poggio le mani sul suo viso e la bacio con molta foga.
"Non sto respirando" blatera, mentre le mie labbra restano attaccate alle sue.
Lascio che la pressione delle mie labbra si ammorbidisca, per concederle il comando. Ho davvero bisogno di ciò.
"C'è una coperta bianca che ci aspetta su un letto immenso, andiamo?"
La prendo in braccio in modo da sposa, andiamo in camera da letto, la gento sul letto.
"C'ho n'età... vedi come te devi comporta".
Mi guarda con fare indispettito e contemporaneamente voglioso.
Salgo a cavalcioni su di lei, mi morde il collo, dando dei piccoli baci sulla clavicola, il battito aumenta in modo frenetico, e nella mia mente risuona la canzone:"Rossetto e caffè".
"Te stai arrappa troppo Mari, te sento bagnata già dai pantaloni, figurati lì come sarai messa" ridacchia con fare malizioso.
Mi imbarazzo, quasi fino a distaccarmi.
"Che c'è la vecchietta è timida?" continua con fare provocante.
"Perchè?"
Mi bacia.
"Tu hai i tuoi momenti ed io ho i miei per vendicarmi". Sorride, come se fosse un'adolescente felice.
Mi abbasso, arrivando all'altezza della sua vita, le sfilo il leggins, e le accarezzo il tanga, lo tolgo e lo gettò a terra.
"Qui non è di meglio rispetto a me. Anzi è un terreno fertile, appena bagnato, e su cui io non vedo l'ora di innescare la mia potenza".
Lecco la sua vagina con passione, fino a quando non arriva all'orgasmo, in seguito inserisco due dita all'interno, spingendo con forza dentro e lasciando andare lentamente fuori in modo repentino, fino a quando non viene per la seconda volta di seguito.
Mi guarda sfinita.
"Mi sono fatta perdonare?" domanda, dando prontamente un bacio sul suo clitoride.
Resta in silenzio.
"Non posso avere una risposta?"
Fa un cenno di dissenso con la testa.
"Mi dà fastidio che stai ancora vestita" dice con fare provocatorio.
Le dò un bacio, e mi spoglio. Ci posizioniamo entrambe sotto alla coperta, mi pongo con le spalle rivolte al muro e lei distesa sulle mie gambe. Accende la televisione e inizia lo show, guardiamo il programma completamente nude, avvinghiate l'una all'altra e dandoci delicati baci appena scorgiamo un nostro momento. Non potrei essere più ricca di cosi, guardando un mio progetto con la donna dei miei desideri.
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Ogni stella merita di brillare
RomanceL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...