Abbiamo annullato la registrazione, la faremo domani.
Maria questa sera dorme a casa, con me.
Non ho intenzione di lasciarla sola, è troppo dolente.
Vederla soffrire, perchè Barbara è in convalescenza, mi devasta.
Non devo illudermi che possa succedere qualcosa, sarebbe irrispettoso.
Ma voglio abbracciarla, accarezzarla, coccolarla, perchè lo merita, perchè sento di meritarlo anche io. Meritarci come amiche, senza pensare a troppe assurdità.
Siamo distese sotto le coperte, fuori piove, quasi nevica. Fa davvero molto freddo, ma almeno c'è il suo calore.
Le do un bacio sui capelli.
"Come ti senti?".
"Come una donna che alle 2 di notte, non riesce a dormire, perchè la propria compagna è in ospedale, e l'amore della sua vita la sta consolando".
"Amore?", le chiedo sbalordita.
"Amica, scusa ho confuso i termini. Con tutte le cose a cui devo pensare in questo momento, sto diventando pazza".
Le accarezzo il viso, mi viene da sorridere, perchè effettivamente matta lo è sempre stata. Mi trattengo, pensando al desiderio di donare un senso al nostro momento.
"Questo è sempre stato il nostro piccolo rifugio Maria, questo è sempre stato solo il nostro letto. Abbiamo preso questa specie di ufficio, insieme, con la speranza di venirci a rintanare, in un mondo apparentemente piccolo, ma in grado di far ingigantire la nostra serenità".
Le do un bacio sulla guancia:"Sono qui per te, staremo anche tutta la notte sveglie se sarà necessario".
Mi sussurra all'orecchio:"Non mi fare mai una cosa simile, Sabrina, ti prego. Sai che io desidero morire prima di te, perchè non voglio vivere il resto dei miei giorni senza il pensiero che prima o poi ti rivedrò. Sei il mio mondo. Dentro mi sento più calma, perchè tu sei qui, so che sei preoccupata, ma sei tra le mie braccia, non ci può succedere nulla. Vero?".
Annuisco, stringendola forte. E' debole, non riesce ad immaginare Barbara in quelle condizioni, cerca in me la forza. Vorrei davvero donargliela, essere in grado di poter fare qualcosa, ma non ho potere.
Le do un bacio sulla fronte, affermando:"I baci sulla fronte, sono simbolo di protezione. Quanti vuoi che te ne dia?".
Mi da un bacio sul collo, mi mordo il labbro, ed emetto un leggero gemito.
"Dammene un altro", sussurra.
Le do diversi baci, seguendo la linea dalla fronte alla punta del naso.
Mi allontano, per evitare che l'istinto sia più forte della razionalità.
"Dobbiamo comportarci bene", le dico abbozzando un sorriso.
"C'è una birra in frigo?", mi chiede.
"Alle due de notte, na birra, sei seria?", rimango sbalordita dalle voglie di questa donna.
"Almeno, se ti baciassi, potrei dare la colpa alla sbornia".
"Io so, che noi due ci ami...vogliamo bene, ma dobbiamo comportarci bene, Maria, ti prego. Non possiamo".
Continuo a pensare che vorrei far l'amore con lei, fino a stancarci, completamente, d'amare.
"Sabrina, lo sai. Quando accadono questi avvenimenti. Mi fanno pensare a quanto io sia incapace di perderti.
Non riesco a pensare ad altro. Io non voglio perderti".
Mi fa quasi piangere, perchè anche io non voglio perderla, vederla ferita, pensare che in questo momento, mi sta dichiarando tutto quello che ho patito per tempo, mi fa venire i brividi.
La guardo negli occhi, mi stendo su di lei.
"Amore, guardami. Respira, anche se sono un peso morto, tu respira. Pensa che questa è la nostra realtà. Vedi, ci stiamo perdendo? Non sta accadendo niente.
Io non ti lascio Maria, non ti lascerò mai".
Mi stringe forte, verso di sè. Le do un bacio a stampo, le accarezzo i capelli.
"Adesso stai tranquilla", dico appoggiando la testa accanto alla sua, lei mi massaggia la schiena.
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Ogni stella merita di brillare
Roman d'amourL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...