Parte 60

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"Questo vestito aftersex ti dona. Sei più bella, rispetto alla registrazione, li eri troppo composta", dice Maria toccandomi il culo.

"Mostrami il tuo seno, che ho voglia di comportarmi da neonata", continua a comandare la biondina.

Mi tolgo il vestito, restando con il reggiseno, che si affretta a togliere.

Bacia il mio seno, succhiano i miei capezzoli con molta foga. Le mantengo la testa, osservandola con molta maestria, è la sensazione più pura.

Smette, ci guardiamo negli occhi.

"Siamo state bene".

"Hai deciso di smettere?"; le dico alzando i capelli.

"Maria, che cazzo fai? A che cazzo pensi? Ti costa tanto, dirmi che mi vuoi?", le domando assuefatta.

"Devo andare, ci vediamo a casa".

"Te sei tracciata la fine, tu stasera dormi sul divano. Sei un'ipocrita, che cazzo mi metti a fare vicino al muro, se poi devi andare?".

"Non dire quello che sto pensando, non lo dire Sabrina. Non posso sentirtelo dire. E' stata solo una scopata, io e te, non stiamo insieme. Ci vogliamo solo molto bene".

Si ricompone, rivestendosi, io la guardo impassibile.

"Hai tradito Barbara, lo sai?".

"Non ha significato niente per me, quello che abbiamo fatto".

Indosso il vestito, mi avvicino a lei, pronta a darle una papagna, ma qualcosa mi frena.

"Ci vediamo Maria, spero molto tardi".

Dico aprendo la porta dell'ufficio.

'Ti amo, Sabrina, ti amo. Ti amo', la mia fantasia immagina che dalla sua bocca, possano uscire queste parole.

Mi limito a guardarla e a piangere.

"Non posso abbracciarti, ma vorrei...".

Esco, correndo, vado a sbattere contro un cameraman, cado a terra.

"La solita maldestra", dice Maria ridacchiando da lontano.

Mi alzo, con fatica, avvertendo un dolore nel piede.

"Tu te stai a gioca il mio bene, te lo stai giocando Maria".

"Sabrina, sta bene?", mi chiede il signore.

"Non credo di riuscire a camminare bene, non so come tornare a casa, ma ce la farò", dico guardando negli occhi l'uomo.

"Se vuole posso accompagnarla", si offre gentilmente.

Maria si avvicina, affermando:"Ci penso io, non preoccuparti, ti ringrazio. Lei sta con me".

"Ma io sto con chi? Con una donna che mi scopa, e mi abbandona, pentendosi di quello che vuole? Sei una codarda", le dico con tono spavaldo.

"Se ti fai accompagnare a casa, stasera non dormi nel letto con me", ecco la parte gelosa, mancava alla sua incoerenza.

"Tanto te nun ce dormi a prescindere, anzi vatti ad affittare la camera di un hotel, perchè se pensi di sostare a casa nostra, te sbagli de grosso. Mi seduci e mi abbandoni? Bene, io te chiudo proprio tutte le vie di comunicazione con me".

"Stiamo dando spettacolo Sabrina, stanno sapendo tutti i cazzi nostri", dice Maria sussurrando.

Lei mi abbraccia, mi guarda negli occhi, mi fa sentire piccola.

Le persone intorno ridacchiano sulla nostra presunta storia.

"Si, io e Sabrina siamo amiche, ci vogliamo molto bene, a volte capita di litigare. Nulla di piu!", dice Maria a gran voce. 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora