"Entri con l'occhiale?"
"Sono più chic cosi", ridacchia.
"Una vera diva", commento.
Saliamo le scale e le tengo la mano.
"Che ne pensi... la gente sarà contenta di vederci cosi?"
"Ti rispondo dopo in separata sede... qui non posso!"
"Stasera mi pettini i capelli?"
"Cotonerò", ridacchia.
Le dò una pacca sul sedere prima che vada a sedersi.
"Ah... Mari!"
Si accomoda sulla sua poltrona ortopedica, io sulla mia continuo a guardarla in modo ammaliato.
Per un numero ci fanno accomodare su un divanetto, Sabrina è in mezzo tra me e Luciana.
Entra un signore con un cavallo, chiedendo a Sabrina di salire.Immaginiamo la principessa a cavallo, ma ancora di più, immaginiamo se tutti avessero visto la mia donna in condizioni poco eleganti.
Le accarezzo la gamba prima di salire al posto suo, prima di rendermi conto che i suoi occhi sono fissi da qualche istante sui pettorali del ragazzo cowboy in gilè.
Lei fa i suoi commenti, mentre io la guardo dal cavallo e muovendo le braccia, batto le mani tenendo le labbra strette, perchè durante ogni edizione mi pervade una gelosia imponente, quest'anno a maggior ragione perchè Sabrina è diventata il punto più fermo che abbia. Ci sono più notti che passa con me, rispetto a quelle con Cattaneo.
Mi danno fastidio il suo modo di guardare il genere maschile, anche se non posso biasimarla, anche io quando vedo un fisico particolarmente tonico come il suo non resisto. Soltanto che mentre io continuo a pensare che sia l'unica per me, qualcun altro... arriva con la sua bella presenza, a incutermi timore. Ho piena fiducia in Sabrina ma ad oggi succedono troppe cose, io sono una borghese, lei si trascina volentieri nel popolo.
Annunciano la benedetta:PAUSA.
Almeno ho circa trenta minuti da passare con lei in camerino. Mi incammino e aspetto che arrivi per chiudere la porta a chiave. La bacio.
"Ti amo, avevo bisogno di dirtelo perchè sei semplicemente bellissima", le dico sorridendole in modo innamorato.
Poggia la sua testa nell'incavo del mio collo, mi cosparge di baci, lasciando cadere le sue mani sul mio fondoschiena.
Usciamo per rifarci il trucco.
"Maria, se non ricordo male non avevi una macchia rossa qui nell'angolo o sbaglio? Forse qualcuno ti ha punto?"
Rido sotto 'ai baffi'. Faccio un respiro mentre rifletto su cosa dire.
"Niente, mi sono grattata, forse un po' troppo forte!"
La truccatrice ridacchia, forse immaginando, mi auguro non comprenda chi sia la colpevole.
Ritorno in studio, Sabrina mi guarda mordendosi il labbro. Rudy mi sorride, lui sa!
Entra un nuovo concorrente, che più che somigliare ad un angelo, in realtà è un abitante del purgatorio.
Si lascia spogliare da Sabrina e lei si diverte.
Mi mordo il pollice, non pensando a quanto mi irrita.
"Me lo rivesto con calma", dice al termine dell'esibizione e dopo che si è avvicinato a lei. Gli poggia l'accappatoio sulle spalle.
"Ammazza", balbetta.
"Sabrina", dico tossendo.
***
Mi prende per il braccio, ogni qualvolta ha paura ed io sorrido pensando solo alla fiducia e alla protezione che ripone verso di me.
Mi alzo, sedendomi a cavalcioni al centro del letto, mentre la sua figura continua a rilassarsi accanto a me. Mi accarezza la schiena, mentre continua ad avere gli occhi chiusi, li socchiudo di mia volta tirando un sospiro in modo da lasciar sfogare le sensazioni che mi dona.
Le faccio una carezza sotto al mento mentre lentamente mi avvicino per baciarla. Schiude le labbra per lasciarmi approfondire, con la mia lingua le accarezzo ogni lato della bocca, poggia la mano dietro la mia nuca.
Mi distacco sorridendole.
"Sei bella... come l'ingenuità dei concorrenti che si avvicinano a te, non capendo che sei mia", affermo guardando le sue labbra.
"Buongiorno ammore con due 'mm'". Sorride!
Il solito sorriso da bimbetta che farebbe innamorare chiunque.
"Mi sento fortunata a poter scrutare, infastidirti", ridacchio mordendomi il labbro e riavvicinandomi a lei, per far scivolare il mio naso sul suo.
"Ti diverti tanto", sbadiglia.
Mi passo la lingua tra i denti restando a guardarla con la bocca schiusa.
"Mi piace quando dai il meglio di te ed io posso prendermelo", dico con fare provocatorio.
"Anche se ogni tanto non me dispiacerebbe darlo a uno de quei manzi in slip che mi metti davanti nella trasmissione, eh Mari... te pensaci!"
"Vuoi che ti porti Giovannino?"
"See... me ce manca solo mentre sto nuda in camera mia, nostra, con te accanto", ridacchia in modo infastidito.
"Ci tieni tanto a fare una pessima ginnastica?"
"Quelli so atleti, mica pivelli come quel pover uomo che me so sposata", riflette.
"E con me ti piace?"
"Sei una donna... sicuramente c'è da migliorare. Poi te prima de me non è che..."
Faccio un sospiro guardando in modo fisso il lenzuolo.
"Non importa quanto cuore ci metto?"
"Ah Mari te non ce metti er core, ce metti altro. Non prendemose pe i' fondelli", ridacchia in modo divertito, soprattutto nel vedermi amareggiata.
Mi alzo in modo frettoloso dal letto, andandomi a chiudere in bagno.
Lei, orgogliosamente, prende il suo cellulare e scrive ad uno dei concorrenti. Me ne rendo conto dopo mezz'ora, quando tocca a lei andarsi a lavare, lascia comodamente il cellulare sul letto.
Non digito il pin, perchè non mi importa quello che ha detto, anche se di cose ne dice pure troppe!
Torna in camera da letto con addosso l'accappatoio, lo lascia scivolare a terra, rimanendo nuda. Resto a fissarla dal bordo del letto, accarezzandomi l'interno coscia e stringendo le labbra. Si pone di schiena e si riflette nello specchio, ammira il suo seno circondato dai miei succhiotti, li accarezza lentamente. Ansimo!
"Non potevi farlo in bagno", bisbiglio mentre incrocio le mie gambe piegandomi in avanti.
"Perchè che problema hai? So io che t'ho invitata a casa mia, de solito me specchio dove voglio e davanti a chi voglio", impone.
Mi alzo in piedi, la tiro con il braccio verso di me, la sollevo tra le braccia e la bacio in modo passionale.
"So un peso morto", ridacchia.
"Sei un peso buono", dico mentre ci distendiamo sul letto. Mi sfila i pantaloni e la mutanda, concentrandosi a leccarmi il clitoride.
"Almeno t'asciugo, come si fa nei luoghi sexy, tipo come facemmo nel sexyshop".
"Quanto sei scema?" dico mentre pone le labbra sulle mie.
STAI LEGGENDO
Ogni stella merita di brillare
RomanceL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...