Parte 37

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Nasce da qui un nuovo giorno, una nuova avventura.

Io e Maria abbiamo deciso di stare con le nostre future bambine, almeno per le vacanze natalizie.

Ci siamo promesse di essere sincere l'una con l'altra, nei confronti di questa esperienza.

La amo da impazzire, sono felice di aver iniziato questo percorso di vita con lei, perchè con me si mostra sempre nella sua versione migliore, a tal punto che anche solo sfiorare la sua essenza attraverso i nostri sguardi, è tanto.

Faccio una carezza alle bambine, prima di alzarmi dal letto. Vado dal suo lato, le accarezzo quei due capelli che si ritrova e le do un bacio sulla punta delle labbra.

"Sei l'unica a cui consento di disturbarmi, soprattutto questo modo", sussurra sbadigliando.

"Ma vah... cretina".

Mi dirigo in cucina, le vado a preparare il caffè.

Mi arriva un messaggio da parte della mia segretaria, è una foto che ritrae Flavio con un'altra.

Getto il telefono a terra, spengo il fuoco e mi siedo sulla sedia, porto una mano sulla fronte, quella foto mi ha un po' destabilizzata, ma forse lo farà solo per dispetto.

Maria viene in cucina, esclamando:"amore che hai? Stai bene?", si inginocchia davanti a me. Annuisco fornendole come risposta al suo interrogativo, il mio silenzio.

La bacio appassionatamente.

"Non sto male, ho solo realizzato che è finito un matrimonio finto, perchè lui già mi aveva tradito. Ma adesso posso iniziare qualcosa di meraviglioso, Maria, con te. Le bambine, dormono?"

"Si, le ho lasciate sul letto. Ho acceso la tv, magari si sveglieranno tra pochi minuti".

"Quindi ho qualche minuto per baciarti".

Maria annuisce, porto le mie mani sulle sue guance e la bacio con molta foga.

Le bambine entrano in cucina, interrompendo le nostre effusioni.

Io e Maria ci ricomponiamo, facendo accomodare Antonella e Giovanna alla tavola.

Chiediamo alle bambine come hanno trascorso la notte, cosa hanno sognato e cosa vorrebbero fare durante questa giornata.

"Sei felice Sabrina?", mi chiede Maria.

"Questa è una nuova sfida, provare ad essere una buona mamma, per chissà diventarlo in età da nonna", dico sorridendo.

"Non esiste più un'età per vivere, lo sai questo?", istiga Maria.

"Non crederai che sia tonta! Lo so, lo so molto bene da quando mi rendi felice", appoggio una mano dietro al suo collo, la bacio. 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora