.
La mia idea di vita comincia con la complementarietà che ho con Sabrina.
L'ho osservata per molto tempo, come lei ha osservato me. Adesso l'accarezzo mentre dormo, le concedo di farmi ridere, nonostante sia fredda, immobile, in ogni istante.
Mi accarezza i capelli, che tendono sulle mie spalle. Appoggia la mano sul mio viso, concedo alle mie labbra di sfiorare le sue.
"Sei sempre tu il mio chiodo fisso", dice canticchiando.
"Tutto il casino fatto per averti", continuo sulla melodia.
"Sapessi quello che hai combinato, nella mia vita... eh Mari", sorride scuotendo la testa.
"Oggi resti qui?", le chiedo.
"Ho dei casini a casa da sistemare...", controbatte.
"Quello di Flavio, l'hai risolto", le dico. "Non dobbiamo più nasconderci", aggiungo.
"A te potrà sembrare cosi, perchè magari senti a gente, che te dice che scopamo, che c'amamo... ma Mari. Non ma sento de dar fumo alla vita mia", dice indignata.
Mi alzo dal letto, prendo la camicia l'abbottono e infilo il pantalone.
"La colazione te la prepari da sola", le dico delusa.
"E casa tua, non so dove mettere le mani".
"A letto hai saputo mettere le mani, adesso valle a mettere nella dispensa".
"Chissà che casino che c'avrai... non c'è Annabelle?", mi chiede sbuffando.
"Avrei fatto tutto quel rumore, se ce fosse stata? Non credo, sai come sono fatta. Avemo sfondato er letto stanotte, sta per barcolla... devo chiama' er falegname".
Dopo aver pronunciato queste parole, Sabrina ride a crepapelle.
"Che?", le chiedo, sapendo che la risposta sarà: "Almeno ti ho insegnato qualcosa", è fiera, perchè mi sta trasformando in romanista. Un giorno giocherò una partita di calcio, vincerò, e le dedicherò tutto. E' bella, come la rabbia che mi fa provare, seguita dalla voglia di baciarla.
"Pspsp... farmi venire tutte quelle volte, è servito... hai incorporato i miei orgasmi, e li stai trasformando in romanaccio. Fiera de te, ma più de me, perchè so io l'artefice", afferma.
"Non dicevi che ero na pippa a letto?".
"Le file nel sexyshop, t'hanno fatto bene", continua a ridere.
Si alza dal letto, ancora nuda, si avvicina al mio corpo, sbottona la camicia.
"Mi prepari la colazione? Ma solo il caffè, le ciambelle le offro io", dice ansimando sul mio collo. Mi eccito, chiudo gli occhi, passando la lingua tra le labbra.
"Va bene", le dico, prima di baciarla.
"Non farmi aspettare troppo!".
STAI LEGGENDO
Ogni stella merita di brillare
RomantikL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...