Parte 63

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Sono al bar con Flavio, stiamo bevendo due cappuccini.

Arriva il cameriere e mi porta un bouquet, in fisso sulla carta c'è un bigliettino.

"Lo manda una certa donna, mi ha detto che è per lei", dice poggiandolo sul tavolo e allontanandosi.

"Ti pensa sempre", dice mostrando un sorriso disinvolto.

"Mi manca", accenno con un sorriso spento.

"Sabri, non metterti a piangere, che la vado a prendere per capelli e ta porto qui", dice con ironia Flavio.

"Ma va'", le do un piccolo schiaffetto sul braccio.

"T'ha regalato anche le gardenie, che significano purezza d'animo, che te deve dimostra de più?".

"Che non si scop-", Flavio non mi lascia terminare la frase, mi interrompe dicendo: "A quello non pensarci, concentrati sulla lettura del biglietto", dice poggiandolo tra le mie mani. Riporta:"Sono puramente pazza di te".

Piego le labbra, stringedole, sospiro.

"Che c'è?", dice Flavio prendendo la mia mano.

Gli mostro il biglietto.

"Dai, siete le scopa amiche più belle al mondo".

"Ma va", dico con un cenno di dissenso.

"Sabrina, tu non pensarci. Io sono qui, mostriamoci insieme, facciamo la nostra vita. So che ami Maria, lei sta con Barbara, vorrei far di più, non posso. Ma posso prometterti, che farò di tutto per farti stare bene, durante il nostro prossimo viaggio", dice avvicinandosi e abbracciandomi.

Trattengo un magone di lacrime nel petto, le stringo nella gola, nei ricordi che ho di Maria, dei nostri ultimi giorni. Mi domando perchè queste non sono le sue braccia, perchè la mia vita non può essere avvolta nella sua, dove so che non esiste niente di più importante.

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*Maria*

Sono sul divano e guardo su La 5, la replica di Uomini e donne, nel frattempo scorro su Instagram. Vedo le foto di Sabrina, quanto mi piace?!

Chissà come starà in questo momento con Flavio.

Barbara è accanto a me, faccio molta attenzione a non far notare quello che sto guardando sul cellulare.

"Ti va di organizzare una cena?", chiede Barbara.

"Una cena? Per festeggiare il tuo rientro?".

Annuisce.

"Va bene. Ti va sabato sera?"

"Per sabato Sabrina e suo marito torneranno?"

"Non lo so", affermo tossendo.

Non voglio pensare che durante il viaggio torneranno insieme, Sabrina con qualcun altro non voglio vederla.

"Avete scopato tu e Sabrina, quando io non c'ero?".

Resto impassibile, faccio un lungo respiro, rispondo:"No, ci siamo solo viste una sera, dopo cena, ma non ci siamo toccate. Sabrina non mi attrae fisicamente".

Barbara emette una risata isterica.

"Piace a tutti, è anche il mio sogno erotico", dice con una tosse finale, come se non volesse dare abbastanza credito alle parole.

Sabrina sarà il sogno erotico di molti, piacerà a tutti, ma il potere su di lei, continuo ad averlo solo io.

Continuo a pensare che il rapporto tra me e Sabrina sia assurdo, siamo due persone che si amano, ma non riusciamo a stare insieme. Entrambe fantastichiamo, ci tocchiamo, con la consapevolezza di non poter durare più del dovuto, di non poter essere qualcosa di eterno, almeno in amore.

Mi dispiace farla soffrire, anche se dentro di me, pur continuando a non ammetterlo, starò male anche io.

"Ho dimenticato una cosa in ufficio, ti dispiace se passo a prenderla?", domando a Barbara.

"No, ma strano che te ne sia ricordata solo adesso che ho nominato Sabrina".

"Pensavo a tante cose...".

Dico alzandomi dal divano, indosso velocemente le scarpe, do un bacio a Barbara e vado nel posto del mio cuore, da lei. Ho bisogno di salutare l'amore della mia vita, prima che vada a Parigi. 



Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora