Parte 80

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Stiamo distese sul letto, l'una accanto all'altra.

"Mi sento...wow", afferma Maria.

"Ti ho mandato in estasi... bella mia", dico sorridendole.

"Sono contenta di essere tua, hai un cuore bellissimo Sabrina", dice Maria guardandomi in modo incantato. Appoggio le mani sul suo viso, la bacio.

"Perdonami se sto rovinando il nostro rapporto. Solo che non riesco a smettere di guardarti come un'amica speciale, essere definita 'fidanzata' suonerebbe strano. Abbiamo una certa età, tu possiedi una certa preziosità, che...".

La interrompo, sospiro dandole le spalle, probabilmente non è quello che volevo sentirmi dire, soprattutto ridire. L'ha capito tutto il mondo che Maria vuole divertirsi, chissà quante ce ne stanno oltre a Barbara. Stringo le mani formando dei pugni, cerco di trattenere la rabbia che ho nel cuore.

Lei mi accarezza i capelli, sussurrando diverse volte: "Sabry", "Ao".

"Sai che c'è? Te prima mi tocchi e poi mi lasci andare, come se ti stufassi. Stai consumando l'amore che provo per te, Maria", dico in modo brusco.

"Avevamo detto di innamorarci ma con dei limiti. Lo sapevamo entrambe Sabrina".

"A te non sembra che siamo andate oltre, anche con la storia delle bambine, Maria... io non ho parole, porca vacca", dico stanca.

Maria prende il suo cellulare dal comodino, mi volto verso di lei.

"Vuoi vedere se t'ha scritto Barbara? Mentre io sto a letto con te, nuda? Hai sto coraggio".

"Volevo farti una foto", dice con un sorriso sornione.

Guardo il suo blocco schermo, vedo che ha la mia immagine.

"Barbara l'ha vista?"

Annuisce.

"Che t'ha detto?"

"Che non è normale, ma solo perchè io e te ci vogliamo bene..."

"Ci amiamo", dico fingendo un colpo di tosse.

"Questa è la donna più bella che io abbia mai visto, e quando mi guarda mi sento, come se fossi ogni volta una donna migliore", dice guardando la mia foto.

"Fammi tua Maria, perchè a me sta per venire da piangere e so che non devo, non posso".

Maria si stende sopra di me, mi bacia con molta passione. Porto un braccio dietro la sua schiena, la stringo forte al mio corpo.

Prende un bigliettino dal comodino, me lo passa.

"Leggi", mi ordina.

"Non ho gli occhiali", le dico.

"Sforzati".

Leggo il bigliettino, c'è scritto:"Sogno una vita con te, tutte le notti".

"Potresti viverla di giorno, io sto a tua disposizione", dico prima di riprenderla a baciarla.

Passiamo tutta la notte cosi, a baciarci, lentamente ma con molta intensità. Questo è l'inizio di una nuova settimana, una di quelle in cui non ci separeremo, nemmeno per un istante. 

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora