Parte 94

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Stiamo nel mio letto, Maria ha insistito per non dormire sul divano o nella camera degli ospiti. Afferma che dormire accanto a me, le da maggiore sicurezza. In realtà, maggiore prepotenza, perchè si permette il lusso di fare quello che vuole. La vedo ridacchiare con lo sguardo rivolto al cellulare,si sta dimenticando che sono qui.

Mi viene da piangere per il nervoso, non solo mi entra in casa, pretende di cenare con me, di abbracciarmi, ma vuole addirittura dormire con me e lasciare le cose come stanno. Flavio gli da pure corda. Chissà lui, in questo momento, cosa starà facendo.

"Te levi co sto telefono da mano o te lo rompo? Come tu de domenica hai rotto i coglioni a me. Non lo so, Mari, dimmelo te".

"Calma, bastava che mi dicessi di spegnerlo", dice infastidita dalla mia reazione.

Cosa pretende, che le faccia un applauso per essere mia amica, dopo che siamo state amanti? Non siamo mica due adolescenti in calore.

"So che hai avuto un calo del desiderio nei miei confronti, che non ti piaccio più, ma mica me lo devi spiattellare come se nulla fosse in casa mia, nel mio letto. A casa tua fai quello che vuoi, in casa mia, si vive secondo le mie regole".

Si sono gelosa e non poco, Maria è l'unica persona al mondo per la quale vado contro me stessa, contro i miei principi per le sue carinerie con altre donne.

"Hai ragione, scusa", dice distendendosi sul materasso.

"Te domani te ne vai...di corsa", la punisco, dando una severa lezione anche a me stessa, sarei capace di perdonarla sempre, ma perchè? a che fine?

Mi stendo accanto a lei, mi abbraccia.

"Sono le 21 e 20, hai sonno?"

Faccio un cenno di dissenso con la testa.

"Siamo cosi diverse, abbiamo anche orari diversi... io ho sonno"

"Dormi già che siamo a letto, che t'aspetti che faccia altro? Te sei stronza e furba Maria, io sono ingenua e innamorata... mi fai scoppiare il cuore, ogni volta che ti sento parlare o sorridere anche ad un solo messaggio di quella. Te non mi puoi capire. Hai sempre avuto il privilegio nella vita di tutti, nessuno escluso", mi volto di spalle.

Maria continua ad abbracciarmi, come se non ne potesse fare a meno, ma sa fare anche altro, sicuramente sa fare a meno di me per preferire Barbara.

Mi alzo dal letto, lasciandola da sola.

"Te vuoi restare qui perchè questo posto ti è più comodo, bene, restaci, tutta la notte, e tutte le ore del giorno che vorrai. Io non posso", dico freddamente, avviandomi verso il piano di sopra. Ho una camera da letto anche sul terrazzo, mi serve per restare ferma a guardare i miei meravigliosi fiori. Anche se stanotte piove, e le cose non sembrano andare come sperato.

Ogni stella merita di brillareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora