Appendix. Rivelazione
Mesi prima, lungo la via per il Tism
«Che la Grande Madre accetti il nostro seno mozzato offertole sull'altare del sacrificio» pronunciò Morrigan.
Il carrozzone sbandò e un larice accolse la preghiera delle due giovani.
Amarantha guardò pensierosa la sorella maggiore.
«Non ti fidi di me...» disse, spostando il peso da un lato all'altro del mezzo. Le ruote arrancavano in un passaggio difficoltoso nell'Oltreconfine. Amarantha abbassò la voce, cercando di non rendersi udibile a Cristen e ai vichinghi che le stavano conducendo al Tism.
«Temo per la tua incolumità, Amy...»
«Non essere sciocca, Morr. Seguirò il tuo piano: non appena sarò incoronata regina lo ferirò.»
Morrigan annuì senza alcuna enfasi. «Avrai salva la vita se dirai di portare in grembo un erede...» continuò la maggiore.
«Bella pensata! Ma perché ritieni sia meglio che io vada per prima? Bada bene che non lo dico perché ho paura, farei di tutto per la nostra causa. Ma lui ti vuole sopra ogni cosa, questo è fuor di dubbio...»
«Mi vuole, ma non si fida di me. Ho bisogno che Cristen sia completamente obnubilato dalla passione nei miei confronti» spiegò, senza traccia d'emozioni.
«E pensi che dopo che l'avrò ferito tornerà da te?»
«Io andrò da lui. Tornerò al Tism e cercherò di tenerti in vita, anche se sarai prigioniera.»
«Ancora non capisco.»
Morrigan avvertì una stretta al cuore. «Dirgli di Zadra, fa parte del piano. Quando saprà che è sua figlia non potrà che capitolare. E se non lo farà, beh, saremo comunque perdute per sempre.»
«Ma... Ma non hai mai voluto confessarlo a nessuno! Nemmeno le Venti sanno che lei è tua figlia!» sussurrò Amarantha.
«Sarà la mia leva. Avrò da lui completa fiducia: gli starò lontano, dapprima, per essergli vicino alla fine.»
Amarantha sospirò.
«Credi di potercela fare, Amy?» chiese Morrigan.
«Certo. Cosa ti turba ancora?»
«Temo, mia piccola Amy, che tu possa esser accecata dallo splendente luccichio del potere. Sarai regina, anche se solo per un breve tempo.»
«Dunque non ti fidi di me...» commentò Amy offesa.
«Tutte noi mentiamo» spiegò lei, ripensando alle tante volte in cui Cristen glielo aveva rinfacciato. «Io non mi fido nemmeno di me stessa.»
«Il tuo piano è perfetto, Morr. Sposerò Cristen, lo ferirò, tu verrai da lui, ne curerai l'anima, gli dirai di Zadra. Lui si fiderà ciecamente quando saprà di lei. E non potrà più fare a meno di te. Sarai presto al comando» profetizzò Amy, carezzandole la chioma scura.
Morrigan guardò Cristen in sella a Bfelth. Indossava la giubba marrone vichinga, aveva i capelli biondi intrecciati, l'andamento fiero e parole di incoraggiamento per il drappello di uomini che le stava trasferendo al Tism. Egli si voltò proprio nel momento in cui le due parlavano di lui. Cristen fece un mezzo giro col cavallo e rivolse a Morr, seduta a cassetta sul carrozzone tendato di bianco, uno sguardo inintelligibile. Abbozzò un sorriso.
«Di cosa hai paura, Morr?» chiese Amy, osservando la sorella mentre distoglieva lo sguardo dal re.
«Temo di innamorarmi di lui» sentenziò Morrigan deglutendo.
Amy trasalì. «Non devi nemmeno pensarci. Se ciò accadrà, ci sarò io a ricondurti sulla strada maestra.»
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L'amazzone e il vichingo
Fantasy"Morrigan capì le loro intenzioni solo quando il re si avvicinò a lei, le prese la spalla, le strappò via la manica e le racchiuse il bicipite dentro un anello dorato. Si dimenò, tentò di scostarsi, ma erano in due a tenerla ferma e, ben presto, il...
