Ai dolmen

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Poco dopo, alla riunione ai dolmen, c'erano tutti i generali. Morrigan entrò nel cerchio al seguito di Cristen e i bisbigli si fecero sempre più rumorosi.

«Silenzio, silenzio uomini» disse e gli bastò alzare il dito per farli tacere tutti.

«Morrigan, sorella maggiore delle amazzoni e regina dei vichinghi, mia moglie, ci informerà sugli appostamenti nemici e sulla tecnica migliore per prendere l'Abbazia» spiegò con solennità. Si sedette, poi, sullo scranno di legno che per l'occasione era stato portato fuori dalla tenda reale e posto al centro dei dolmen.

«Puah...» disse uno dei generali vichinghi.

«Non crederò a una parola di quella sgualdrina» aggiunse un altro soldato.

Cristen si alzò in piedi di scatto.

«Non tollero alcuna parola contro di lei. Uno sgarbo fatto a Morrigan è un delitto nei miei confronti!» tuonò severo.

Tutti tacquero.

«Signore! All'ultimo sinedrio ella sperava nella vittoria della Nebbia!» si udì tra la folla.

E il brusio aumentò.

Cristen si fece meditabondo e annuì inspirando. «È vero. Ma le cose ora sono diverse.»

«Deve averla domata, come si fa con le puledre selvagge dei boschi notturni» mormorò uno dei fanti a un commilitone. In pochi l'udirono, ma in molti si erano già fatti un'idea del genere.

«Morrigan dell'Abbazia è ora Morrigan dei vichinghi. Come mia moglie partorirà l'ultimo re del mondo. È prigioniera e ha a cuore la sorte delle sorelle, il suo rifiuto nei confronti di noi invasori è giustificato. Eppure, è cambiata. Non è vero?»

Morr annuì docile e sorrise benevola. In modo impeccabile si avviò al suo fianco e poggiò il braccio sul suo.

Cristen alzò il mento e al solo suo tocco si sentì incendiare di passione immaginando ciò che di lì a poco sarebbe accaduto.

«Che ci dica come abbattere la Nebbia, allora!»

«Sì, che spieghi come fare!»

Le voci si unirono per chiedere spiegazioni.

«Ora tocca a te, Morrigan...»

L'amazzone fece come ordinatole: raccontò delle postazioni degli Scuri alla base della fortezza e consegnò ai vichinghi il loro punto debole che consisteva nella difesa dell'Abbazia Alta. Suggerì di invadere dalle montagne e di proseguire verso il basso, in modo da spiazzare la Nebbia.

Il piano d'attacco, lei, l'aveva studiato nei minimi dettagli già nei giorni che erano seguiti alla partenza di Cristen.

Sapeva che prima o poi sarebbe stata interpellata dai vichinghi per dimostrare la propria lealtà nei loro confronti. Così, aveva richiamato a sé tutto ciò che ricordava riguardo la Nebbia.

Dopo che ebbe finito di confessare, fu scortata via e il generale dei Grigi, scrupoloso più di altri e sicuramente meno ingenuo della razza vichinga, si azzardò a fare una domanda.

«Come sappiamo se sta mentendo per favorire il nemico?» domandò avvicinandosi al re e facendosi udire da lui solo.

Cristen si fece serio e aspettò un poco a rispondere.

«Ne avrò la conferma stanotte.» 


NOTA AUTRICE

Avete deciso di acquistare il romanzo su Amazon? Vi prego, lasciatemi una recensione <3, mi aiuterà a farmi conoscere e a proseguire nella stesura di questa e altre storie. 

L'amazzone e il vichingo di Deborah Begali 

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