Pablo ha raggiunto Michele per parlargli della situazione di Sheila. Michele ha ordinato sushi e sta aprendo una bottiglia di vino bianco, per accompagnare la serata. Intanto osserva il suo amico. Lo vede pensieroso. Praticamente ha parlato poco e niente.
<Pablo... Che cavolo ti prende? Stai guardando il pavimento da quando sei arrivato> parla Michele mentre si avvicina a lui, osservandolo
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<Mick dobbiamo parlare di una cosa seria> <Lo avevo dedotto che c'era qualcosa in te che non andava... Parlami... Sono tutto orecchi> intanto si siede a tavola con lui <Si tratta di Sheila> lo guarda negli occhi ora, mettendo leggera ansia in Michele <Ok... Di cosa esattamente?> <Della sua salute... La situazione è più grave del previsto>
Michele perde un battito.
<Pablo sii chiaro. Non mi fare tirare le parole... Dimmi tutto quello che devo sapere> <Si hai ragione... Ma non è facile per me ... Come sai Sheila ha rinunciato alle cure, perché ha dato priorità a vostro figlio ma così facendo non possiamo adoperare per come dovremmo e questo sta peggiorando la sua situazione. Oggi ho avuto il risultato degli ultimi esami e ... - gesticola nervosamente - la massa tumorale sta aumentando... Dovremmo farle l'intervento, cautelando il bambino in qualche modo>
Michele non ha parole. Ha solo un groppone fermo in gola per la situazione.
<È rischioso questo intervento?> chiede, con tono corretto dall'ansia <Tutti gli interventi sono pericolosi Michè... Lo sai... E sai anche che ho scelto di prendermi cura io di lei... Quindi mi tocca farlo, nello stato pietoso in cui mi ritrovo.> spiega <Senti Pablo... Io confido in te e nelle tue mani. Non per questo sei stato classificato come uno dei migliori chirurghi,ma... La mia preoccupazione è che uno dei due non possa farcela> <Abbiamo calcolato tutto Michè... Dovrebbe andare tutto bene, ma non è facile convincere Sheila a farselo fare perché sappiamo che non si farà toccare e mettere a rischio il bambino, tantomeno io mi devo convincere che posso farcela. Non posso lasciare Sheila nelle mani di un altro> <Non hai mica pensato di rifiutare l'intervento?> Lo guarda negli occhi, fisso <La verità? Si... La paura in un primo momento ha primeggiato... Poi ho riflettuto e mi sono detto che non posso tirarmi indietro... Che ce la farò, che ce la metterò tutta... Devo solo lavorare con me stesso perché quel corpo è della mia amica... Qualsiasi cosa,mi sentirò responsabile> mentre lo dice, nota un Michele palesemente preoccupato,un tantino distaccato <Che situazione di merda> sbatte il bicchiere poi, facendo riversare il vino sulla tovaglia
Pablo sospira.
<So quello che provi> prova a dirgli <No! Tu non sai un cazzo! Mai nella vita mi sono ritrovato in una situazione così... Non vedo via d'uscita da nessuna parte! Porca puttana> si alza, sbattendo anche la sedia al tavolo