Camila è nel suo appartamento. Ha appena fatto la doccia e con asciugamano intorno al bacino, sta mettendo sottosopra l'intero armadio per trovare un vestito da mettere per la serata al locale insieme ad un paio di amiche. O almeno, uscirà se Stefano non si farà vivo.
<Assolutamente corto> dice dopo aver fatto finalmente la sua decisione.
Lo poggia sul letto e prende le scarpe da abbinare. Si passa la crema corpo e calza il vestito a bretelline, corto fin sopra le ginocchia di un colore grigio chiaro, del tutto pajettato.
Sistema i capelli in una coda alta e passa al trucco, dove ha letteralmente osato con glitter e colori vistosi.
Nel frattempo, suona il telefono. Immagina sia Stefano e difatti, cade ogni dubbio, non appena prende il telefono e nota il suo nome sullo schermo.
Apre la chiamata, fingendosi indifferente, anche se dentro sta ribollendo per il forte sentimento che prova nei suoi confronti.
Parlano per qualche motivo di lavoro, come il loro solito e alla domanda di lui "Dove trascorri la serata?" lei risponde "In realtà questo fine settimana lo avrei passato da sola a casa.".
Ovviamente lo ha detto perché spera in invito da parte di lui che arriva subìto, dicendole di raggiungerlo in un noto albergo della zona.
"Mi sembra una proposta molto intrigante", è la risposta di lei, mentre sorride allo specchio e si passa il rossetto sulle labbra che già stanno baciando mentalmente quelle di lui
Stefano chiude la chiamata e continua a prepararsi. Ha optato per un pantalone nero molto aderente e una camicia bianca semplice, perché ha già pensato di disfarsene non appena in stanza.
Ha chiaramente chiamato Camila per svuotare le palle.
O forse, è quello che lui vuole pensare.
Camila una volta pronta, esce di casa e prende un taxi per raggiungere l'hotel.
Non appena arriva, fa il nome di Stefano e il receptionist, le fornisce il numero della stanza e del piano in cui si trova.
Ovviamente, è stato Stefano a dargli l'ok a fornire le sue informazioni.
<Grazie> dice Camila con sorriso
Cerca con gli occhi gli ascensori e li trova al di sotto della reception.
Scende i tre gradini e ne raggiunge subito uno.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il cuore pulsa all'impazzata. Le mani sudano. Le gambe tremano al solo pensiero di essere in stanza con lui.
È al settimo piano che si ferma la scatola d'acciaio, così come la chiama lei.
Esce e cammina lungo il corridoio, rivestito da tappezzeria rossa e pareti con carta da parati color beige.
Arriva davanti alle centoventicinque e bussa alla porta. Inutile dire quanto l'attesa le sta giocando il respiro. Forse è solo stanca di essere la ragazza che lui pensa solo a scopare. Vuole essere qualcosa di più.