83 - Una verità difficile da accettare - Volume due

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Michele si è rivestito per tornare a casa da Gioia, prima che la piccola se ne accorga della sua assenza
Intanto guarda Stefano preso dal cellulare.
<Tutto bene?> gli chiede
<Non proprio> dice solo, mentre continua a pigiare
<Che stai facendo esattamente?>
<Messaggio con Boro>
<E chi è?>
<Un altro degli spogliarellisti... Mi sta convincendo a non lasciare il posto>
<Beh non è che ti ha licenziato... Sei solo in pausa quindi pensaci bene>
<Se non erro ti ha chiesto di sostituirmi> finalmente alza lo sguardo
<E se ti ricordi ho già dato la mia risposta>
<Perfetto... Io ero su di giri... Ma ho bisogno di quel lavoro. Non posso lasciarlo>
<Perché ne hai bisogno? Pensavo fosse solo un passatempo>
<No... Su quella passerella mi sento al centro del mondo Mik... Non so come spiegarti, ma in qualche modo mi fa stare bene. >
<Si... Capisco dove vuoi arrivare>
<E non ce l'ho con te... Ma con la vita stessa>
<Lo so... So anche che le cose possono cambiare, solo se tu non smetti di crederci>
<Sono ventotto anni che ci sto sperando> scrolla le spalle
<Per ognuno di noi c'è un destino scritto da qualche parte... Ad esempio, chi lo avrebbe detto che noi due avremmo avuto questo rapporto?>
<Si è vero... Da quando sei entrato nella mia quotidianità, ho capito tante cose ... È così bello sapere che posso contare su di te... Ti voglio bene> lo abbraccia ancora una volta e gli dà una pacca sulla spalla
<Attenzione a non innamorarti di me> si stacca così Stefano, ridendo sonoramente con suo fratello
<Coglione> ride Michele mentre il suo telefono prende a suonare e lo estrae dalla tasca

<È Azzurra... Devo rispondere... Ci sentiamo più tardi e se hai problemi in ufficio chiamami> gli dice Michele velocemente, stringendo appena sul bicipite di Stefano.
<Io prendo un taxi ... Ho delle cose da fare... Magari più tardi mi porti a prendere la macchina>
<Va bene... Ci aggiorniamo> esce velocemente dalla dimora e apre la chiamata ad Azzurra

<Azzurra buongiorno> dice mentre cerca la chiave nella tasca
<Azzurra? Mi piace di più quando mi chiami amore> sente la voce di lei e sorride
<Hai ragione... Ero di fretta... Buongiorno amore> le riformula la frase
<A te amuri... Dove sei?>
<Sto per salire in macchina... Sto lasciando la dimora>
<Sei stato la notte con Stefano giusto?>
<Si... Alla fine ho deciso così ... Mi sembrava più che giusto. Tu? Che fai?>
<Ho lavorato tutte le fotografie del b&b, posso definirlo un lavoro pronto oltreché perfetto>
<Sentitela... Quanta sicurezza nel tuo campo> ridacchia
<Non è solo il mio lavoro ma è anche la mia passione... A proposito Mik... Ho delle domande da farti>
<Dimmi... Sei in vivavoce perché sto guidando>
<Si tranquillo... Qualcuno ti ha chiamato per raggiungerti a Milano?>
<No... Chi dovrebbe chiamarmi?>
<La sanguisuga Daniela>
Michele scuote la testa ridendo.

<Perché dovrebbe chiamarmi? Successo qualcosa?>
<Devi firmare dei documenti... Mi ha detto che avrebbe preso un volo subito per venire da in giornata e magari pranzare insieme... Quant'è gentile la tua designer>
<Azzù... Se viene firmo e può andare... Io ho tante cose da fare... Non ho tempo da perdere>

Intanto ha calmato la gelosia di Azzurra.
O quasi.

<Che hai da fare?> Gli chiede curiosa
<Ho deciso di portare Gioia da sua madre... Deve sapere la verità... È così illusa di un suo ritorno che mi sento una merda ogni volta che siamo nel discorso>
<Mik sei pronto davvero a farlo? Emotivamente non è facile e io non sono lì... Mi preoccupo>
<Andrà bene... Si diventa forti per i figli... Devo superare questo scoglio da solo ... Ce la faccio tranquilla.>
<Tienimi aggiornata ti prego... Rimarrò in pensiero altrimenti>
<Tranquilla amore . . . Intanto sto già cercando un appartamento per te. Non vedo l'ora di averti qui con me>
<A chi lo dici... Io sto sistemando le ultime cose così posso partire in pace>
<Tuo padre lo hai sentito?>
<No... Gli ho detto di non chiamarmi perché sarò io a farlo quando ne avrò voglia>
<Capisco... È una tua decisione... Io la rispetto>
<Non c'è altro da aggiungere... Ti mando tutto il lavoro via mail ok?>
<Stai riattaccando?>
<No ... Sono al bar e c'è bisogno di una mano>
<Perché improvvisamente ti sento fredda?>
<È una tua impressione Mik... Ci sentiamo dopo ok?>
<Va bene... Aspetto la tua chiamata> dice e nota dopo qualche secondo la cornetta rossa che ha appena messo fine alla loro chiamata

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora