113 - Crystal e Stefano - Volume due

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Crystal è appena arrivata in ospedale.

Scende e cammina a passo veloce fino all'interno della struttura.

Si fa avere indicazioni su Stefano e le dicono che è ancora in terapia intensiva e che la visita non può andare oltre la mezz'ora di tempo.

Lei ringrazia e si dirige in quella stanza dove trova Stefano legato ad una flebo e lenzuolo che copre il corpo a metà.

Rimane per un attimo davanti alla porta, poggiata con le mani al legno.
Lui l'ha vista e sente già tutto il corpo smuoversi davanti a quella presenza.

<Che fai? Non entri?> dice lui con tono basso

Si guardano ancora.
Si sorridono appena.

<Ti stavo osservando> dice lei, mantenendo il tono basso, visto le circostanze
<Puoi farlo da vicino> ironizza

Lei si avvicina e resta in piedi, di fianco, dove istintivamente porta una mano sulla fronte e lo accarezza dolcemente.

<Come stai?> gli chiede, guardandolo negli occhi
<Ora meglio>

Quella frase ha un doppio significato e a Crystal  non è mica sfuggito.

<Perché prima sei andata via? > dice lui ancora, mentre lei non smette di accarezzargli i capelli
<Ho lasciato spazio a chi si è presa cura di te in questo periodo> lo dice appunto per provocare e ricevere qualche spiegazione in merito
<Io ti devo delle scuse> dice e afferra quella mano che era impegnata nei suoi capelli
<Io invece credo che dovresti solo riposare e riprenderti... Prenderemo questo discorso quando starai meglio>
<Crystal! Guardami negli occhi> dice e lei lo fa

Intanto si siede di fianco.
Lui non smette di tenerle la mano.

<Ho fatto una cazzata... O forse anche di più> comincia a dire
<Io credo che i medicinali abbiano uno strano effetto su di te! Come se avessero il potere delle tue emozioni> ironizza lei
<Lo so che non sono bravo a parlare ed esternare, ma sono in questo schifo di ospedale e se ricordi, è un luogo che non mi fa stare bene, quindi ho pensato di approfittare della situazione per scavare dentro di me e cercare delle risposte>
<E...? Lei hai trovate?>
<Si! Ma prima ho bisogno di dirti che Noelle, beh lei...>
<Ti ha detto che ci siamo parlate fuori?>
<Io non so cosa ti abbia detto, ma a prescindere devo dirtelo io>
<Purtroppo, non vedeva l'ora di dirmelo che ti ha fatto il servizietto Stè> eccola che diventa nuovamente tesa

Qualcuno ha toccato io corpo del suo uomo e lei questo non lo tollera.
Fa male.

Si rialza infatti per non fargli percepire il suo malessere.

<Non so come,ma in quel momento ho pensato solo a farmelo fare...>
<Evita la descrizione per favore! Il punto è che tu non dovevi farla avvicinare a te! Lo so che forse è esagerato, perché non stiamo più insieme da un mese, ma non per questo devi darti la pazza gioia con le altre! Sappiamo perché ci siamo lasciati! Ma a questo punto, conto davvero per te Stè?> lo guarda con braccia conserte
<Basta vedere dove sei ora>
<E? Cosa significa? Magari la tua è solo affezione... Sai che su di me puoi contare>
<Se per questo, avrei chiamato mio fratello no? Sei qui per altre ragioni... Sei una delle mie risposte>

Lei si avvicina.

<Che risposta sarei? Che sono l'unica cretina che è ancora qui a parlarti? Hai idea di cosa ho passato in questo mese Stè? Mi hai tenuta lontana e io ho fatto modo di non intralciare il tuo spazio! Ho rispettato il tuo volere! Ma tu che hai fatto? Hai continuato con le esibizioni ma ok, so il motivo e non dirò nulla in merito, ma... Perché farti fare un servizietto? Ti è così difficile tenerlo nei pantaloni?>
<Hai tutte le ragioni del mondo Crystal! A volte ragiono solo con quello... Ed è per questo che ti ho tenuta lontano... Perché so che hai investito su di me e io al contrario, che ho fatto? Un bel niente> dice e si rialza lentamente, per stare più comodo.
Si precipita lei immediatamente.

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora