3 - Conoscenza

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Gli organizzatori fanno sedere i ragazzi ognuno nei posti riservati. Comincia a sentirsi un rumore di sottofondo ovvero il rombo dei motori.

L'hostess invita tutti ad allacciare le cinture di sicurezza e augura loro un buon viaggio. Azzurra essendo la prima volta che prende il grande mostro di ferro, perde più tempo ad allacciarle, rispetto ad un Michele, che più esperto nel campo, le allaccia anche ad occhi chiusi.

Difatti porta gli occhi su di lei e nota quanto sia impacciata nella situazione.

<Ti serve un manuale d'istruzioni?> dice ironico e si permette di fare lui per lei
<Come ti permetti?> dice lei, alzando il sopracciglio
<Sai come sarebbe finita?> ride lui
<Che in decollo avevi ancora le cinture slacciate> continua a ridere
<Senti... Chi ti credi di essere?> protesta lei.

Quella risata di lui,le urta da dentro
<Io? Sono Michele Morrone, piacere> continua lui con sguardo accattivante e allunga una mano verso di lei.

Azzurra osserva la lunghissima mano, d'altronde perfetta nei lineamenti.
Se c'è una cosa che Azzurra guarda negli uomini sono le mani. Le mani per lei rappresentano tutto.

Ti possono abbracciare, consolare, asciugare le lacrime.
Farti sentire a casa.

<Sai presentarti?> continua lui, mentre aspetta la mano di lei
<Io...> riesce a dire mentre le viene naturale stringergli la mano a causa dell'aereo che si è appena mosso, correndo in maniera sempre più forte e finalmente si stacca da terra.

Sono in fase di decollo e anche questo per Azzurra è tutto nuovo.
Si sente schiacciare sullo schienale del sedile.
Chiude gli occhi quando avverte un vuoto dentro di lei.
Cosa bella e inaspettata, è che Michele le sta stringendo la mano per assicurarla.

L'aereo si stabilizza sulla sua rotta e la voce dell'hostess informa che possono essere slacciate nuovamente le cinture di sicurezza.

<Hai sentito o no? > continua Michele, mentre sorride a vedere Azzurra immobile con la mano nella sua
<Stavi per dirmi il tuo nome tra l'altro> continua ridendo... Lei apre gli occhi
<È Finita?> dice e subito ritrae la mano
<Esatto... Ora puoi scioglierti... Le cinture non servono più> dice e ora perde la testa a riaprirle.

Anche perché non le ha lasciate nemmeno lei.

Non ha capito il sistema.
O forse, è la presenza del bel Michele che le sta togliendo la capacità di intendere e volere.

Michele sì appresta ad aiutarla ancora una volta.
Sono nuovamente vicini e il bel moro non perdere tempo a far ricadere gli occhi tra lo spacco del seno, e notare la gentile rotondità.
Soprattutto si accorge del respiro di lei, poco più rapido della normalità.

Altrettanto Azzurra,si perde tra le vampate di profumo di lui.
<Ok credo di aver capito il meccanismo> dice impacciata, ma dentro di lei si sta convincendo di essere più forte.

Non cedere alle lusinghe del moro.

"Ragazzi come lui meglio saperli gestire dall'inizio" pensa

<Quindi hai capito il meccanismo> continua lui, aderendo nuovamente al suo sedile e guardare dall'oblò.
<Ti ho detto sì>
<E quindi hai capito che devi fingere di non saperlo fare così da essere aiutata... Ovviamente non con tutti - la guarda ora- ma capisco che tipi come me, non ti dispiacciono> dice con tanta di arroganza da ricevere uno schiaffo in pieno viso
<Ops... Mi dispiace> dice lei seria incrociando le braccia al petto. Michele, sorpreso da suo gesto e con mano sul viso la guarda.

<Davvero ne sei capace? >
<Cosa? Di mettere a tacere un arrogante come te? Si... Ti smonto moro> dice e si alza.
Lui se la ride, mentre passa velocemente la lingua fra le labbra carnose per bagnarle.
"Dove va?" pensa lui nel frattempo.

Davide comunica con gli organizzatori e dopo un po' apprende che Azzurra, ha chiesto un cambio posto.
Lui continua a ridere.
È così simpatica e ribelle per lui.
Continua a guardare Azzurra mentre gentilmente scambia posto con Maria.

La stessa è super felicissima di sedersi accanto a lui, ma Michele è stregato dalla bella mora.
Non lo fa notare ma molto spesso la osserva.
Difatti si sono scambiati piccoli sguardi ma intensi.

Azzurra, per evitare di incrociare quegli occhi famelici, punta gli occhi fuori dall'oblò e nota grande simili batuffoli bianchi che scorrono appena sotto le ali.

<Quella che vedete giù è la costa del Mar Tirreno e quella è l'isola d'Elba...> spiega uno degli organizzatori, che insegna geografia da sempre.

Sembra che l'aereo stesse sorvolando un'immensa cartina geografica tanto sono nette e riconoscibili i contorni delle coste delle Isole.

L'aereo continua la sua rotta e Azzurra resta affascinata dallo spettacolo delle Alpi viste dall'alto.

Azzurra si è lasciata dondolare a quanto pare, dal grande mostro d'acciaio così da potersi addormentare.

Ma una voce risuona a gran lunga, richiamando l'attenzione di tutti.

"Signore e signori, è il comandante dell'aereo che vi parla. Fra pochi minuti atterreremo all'aeroporto di Strasburgo. Tutti i passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza".

Ed è lì che Michele la guarda.
Curioso di capire se Azzurra abbia capito come sì faccia. Ma quando vede il ragazzo di fianco aiutarla, sente una lieve gelosia.

Cosa strana da lui... Soprattutto in così poco tempo.

Lo guarda con nervoso e successivamente, prega affinché possa lasciare l'aereo.

Azzurra fa così conoscenza con il bellissimo Antonio, direttamente dalla Spagna.

<Siamo già arrivati> continua Antonio
<Si... Pensavo sarebbe stato pesante e invece, a parte il sonno, non è male viaggiare nell'aereo> continua lei.

Si guardano un nano secondo.
Si sorridono.
Tutto passa davanti agli occhi di Michele, dove gli sta creando un enorme fastidio.

Spazio Autrice

Eh già, Michele sì è preso uno bello schiaffo in pieno viso.

Azzurra, ha conosciuto anche il belloccio Antonio.

Succederà di tutto.

Grazie a chi mi segue anche qui.

Buon sabato sera.

Buon sabato sera

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Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora